Il 4 gennaio 2015 un infarto si è portato via Pino Daniele. Chi ama e ha amato Pino profondamente non può che stare bene a metà, perché una fettina di sé sarà morta, di fatto, insieme a lui. La sua città natale, Napoli, perso un angelo vero, uno dei suoi tanti, ancora non si è ripresa e molto difficilmente riuscirà a farlo − d’altro canto, non l’ha mai fatto.
Vorremmo, in questo articolo, poter dire tante cose, riuscendo ad esprimere compiutamente ciò che è stato Pino Daniele per tutti noi, ma le cose troppo grandi e troppo importanti non sono mai esplicabili con facilità.
Perciò, facciamo una bella cosa: non ci sforziamo di cercare parole che non verranno e non ne parliamo più. Lasciamo, piuttosto, che lo faccia la sua musica come, ininterrottamente, da quel lontano 1977: musica peraltro un po’ speciale e inattesa, come vedrete.
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Gli inediti…
L’esordio musicale di Pino Daniele avviene nel ’77, con Terra Mia. Il secondo album, omonimo, del ’79, chiuderà la produzione di questo decennio.
Per questi primi due lavori un totale di venticinque brani, cui si aggiungono alcune tracce mai incise in studio, di quegli stessi anni.
Vi abbiamo qui proposto due brani per chitarra e voce, apparsi soltanto in trasmissioni radiofoniche dell’epoca.
Che Pacienza è un brano del ’76, anno in cui Pino Daniele suonava come bassista per i Napoli Centrale di James Senese, che poi lo accompagnerà al sax, insieme a tutti quegli altri mostri sacri che formeranno il cosiddetto ‘supergruppo’: Tullio De Piscopo (batteria), Joe Amoruso (tastiere), Rino Zurzolo (basso) e Tony Esposito (percussioni).
Le canzoni composte per altri…
Come ogni grande artista che si rispetti, Pino Daniele ha scritto anche per altri, fin dai primi anni di carriera. Ha firmato, ad esempio, nel 1980, questo brano per Loredana Berté e, più di recente, ha composto per Irene Grandi o, ancora, per Giorgia. Con queste ultime due, inoltre, ha duettato rispettivamente in Se mi vuoi e in Vento di passione.
La seconda canzone proposta, del 1992, è stata scritta da Pino Daniele in lingua napoletana ed è cantata da Fabio Concato.
Le collaborazioni italiane…
Tra gli artisti italiani, Pino Daniele ha girato in tour, nel 1994, con Jovanotti ed Eros Ramazzotti e, nel 2002, con Ron, De Gregori e Fiorella Mannoia. In Boogie Boogie Man (2010) ha riproposto suoi brani in compagnia di Franco Battiato, Mina, Mario Biondi e J-Ax. Ha cantato, inoltre, in un brano di Claudio Baglioni (Io dal mare, 1990), e ha firmato, per Mario Rosini, la meravigliosa Song for Daniela (1992). Ha suonato la chitarra anche in brani di Giorgia, quali Anime sole oppure Tutto è possibile.
Qui lo ritroviamo con altri due grandi artisti napoletani…
Le collaborazioni straniere…
Fin dai primi anni di carriera Pino Daniele ha collaborato con grandi artisti stranieri, a riprova del fatto che in brevissimo tempo fosse diventato un musicista di grande livello. Oltre ad aver aperto concerti per Bob Marley (Milano, 27 giugno 1980) oppure per Carlos Santana e Bob Dylan (Milano, 24 giugno 1984), ha suonato un intero tour, nel 1995, con Pat Metheny e spesso si è esibito con Eric Clapton. In studio, invece, ha registrato con Alphonso Johnson e Wayne Shorter (Bella ‘mbriana, ‘82), Mel Collins (Musicante, ’84), Steve Gadd e Gato Barbieri (Ferryboat, ‘85).
Tra le canzoni scritte con altri, abbiamo Gay cavalier, brano di Richie Havens, contenuto in Common Ground (1983) e Terra me siente, nell’album Apasionado (1985), del sassofonista argentino Gato Barbieri. Oltre a questi, due brani eccezionali insieme ad Al Di Meola, di seguito.
I brani di altri cantati da Pino Daniele…
In occasione dell’edizione 1993 del Premio Tenco, Pino Daniele, premiato con una targa per la miglior canzone italiana dell’anno cantata in dialetto (Sicily, in collaborazione con Chick Corea), si esibisce in un emozionante omaggio a Luigi Tenco, scomparso al Festival di Sanremo 1967.
Qui sotto, invece, celebra Lucio Dalla, in occasione del concerto commemorativo che si tenne a Bologna nel 2013, ad un anno esatto dalla scomparsa dell’artista.
Le colonne sonore…
Pino Daniele ha lavorato tanto anche per il cinema, in primis con il suo grande amico Massimo Troisi, del quale ha curato le colonne sonore per i film Ricomincio da tre (1981), Le vie del signore sono finite (1987) e Pensavo fosse amore… e invece era un calesse (1991). Brani portanti di questi ultimi due film saranno, rispettivamente, Qualcosa arriverà e Quando. Nel 2008 ‘O munn’va è stata utilizzata come colonna sonora per La seconda volta non si scorda mai, di Alessandro Siani. Della sua collaborazione si è avvalso anche Vincenzo Salemme per Amore a prima vista, in cui è contenuta Sì, forever.
Altre colonne sonore sono Assaje, scritta da Pino e cantata da Lina Sastri per Mi manda Picone (1983), di Nanny Loy e Core fujente, per il film d’animazione Opopomoz (2003), di Enzo D’Alò.
Qualche brano poco conosciuto…
Hotel Regina, Tira a carretta, Sud scavame a fossa, Per te, Promenade, Nustalgia…
Pino cantato da altri…
Gino Paoli, Anna Oxa, Fiorella Mannoia, Mango…
Roberto Guardi