Il maghetto più famoso di tutti i tempi, il cui successo lo ha reso un fenomeno di portata mondiale, è cresciuto nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, affrontando il più temibile e pericoloso Mago Oscuro che il mondo della magia abbia mai conosciuto, Lord Voldemort. La saga di Harry Potter, composta da sette affascinanti libri, inizialmente rivolta ad un pubblico di soli bambini, nel corso del tempo ha attirato sempre più un pubblico ampio e adulto. Affascinanti ed attraenti sono le tematiche che la scrittrice ed ideatrice della saga più famosa del nostro secolo ha trattato.
Harry Potter: la magia, l’occulto e i simboli
Il mistero, l’occulto e lo scontro tra magia bianca e magia nera sono le chiavi di lettura dei romanzi di J.K. Rowling. Le tematiche sviluppate in particolar modo nell’ultimo libro, Harry Potter e i Doni della Morte, inseriscono presumibilmente la storia del maghetto nel genere del romanzo gotico. Per avallare questa ipotesi basti pensare alle ambientazioni e alle location in cui si sono svolte le vicende del ragazzo di Godric’s Hollow, sia nei romanzi che nei film omonimi: il Castello di Hogwarts, il villaggio di Hogsmeade, la casa di Voldemort, la Foresta Proibita e tantissimi altri luoghi divenuti leggendari.
Elementi fondamentali di tutta la vicenda, poco accennati nei primi libri, poi trattati in modo più approfondito durante lo sviluppo della storia e la crescita dei personaggi, sono il conflitto tra il Bene e il Male, la scelta tra la vita e la morte, la consapevolezza di quanto la vita sia breve al pensiero della morte. Quasi al termina della sua lunga avventura Harry Potter comprende che la vita non è l’opposto della morte ma è la possibilità di amare e di sacrificarsi per gli altri che rende l’uomo vivo.
Il Vincitore della Morte: il vero significato
Il tema dell’occulto regna sovrano nelle ultime pagine del settimo libro: il maghetto dagli occhi verdi e dalla cicatrice incisa sulla sua fronte diventa uomo. Harry riesce grazie al preziosissimo e vitale aiuto dei suoi amici, attraverso rocambolesche e mortali peripezie, a raccoglie i famosi tre Doni della Morte: la Bacchetta di Sambuco, il Mantello dell’Invisibilità e la Pietra della Resurrezione. Potter riesce così a diventare il “vincitore della morte”, non l’essere immortale che tutti ad una lettura superficiale posso pensare, ma diventa colui il quale può preservarsi dalla morte e possiede il potere supremo di elargire la vita e la morte a suo piacimento.
I Doni della Morte, raffigurati nel libro come una sorta di occhio triangolare dalla pupilla sottile e verticale, in realtà, rappresentano simboli mistici e dell’occulto:
1) La Pietra della Resurrezione, che Silente, il Preside della scuola, amico, protettore e “padre simbolico” di Harry Potter, gli fa recapitare poco dopo la sua morte all’inizio del settimo libro, rappresenta il primo simbolo.
“La Pietra posseduta da Cadmus Peverell, il secondo dei Fratelli Peverell, ha il potere di riportare in vita i morti, ma non di far sì che la loro morte non sia mai accaduta. La leggenda narra che Cadmus Peverell, il primo proprietario della Pietra, la usò nel disperato tentativo di riportare in vita la sua amata; ce la fece, ma ottenne solo la compagnia di una specie di fantasma che non apparteneva del tutto al mondo dei vivi. Diventato pazzo per la sua incapacità di ridarle la vita, si uccise. “
(Credits Font: http://www.potterpedia.it/)
2) La Bacchetta di Sambuco è la bacchetta più potente che esista. Ha la capacità di riparare le altre bacchette restituendogli le loro capacità originarie. Anche se, come certamente gli appassionati avranno avuto modo di comprendere, in realtà la bacchetta non è poi così imbattibile considerando il modo in cui è riuscita a trasmettersi nel tempo, ovvero tramite la sconfitta.
La Bacchetta di Sambuco è semplicemente la più imparziale e spietata delle bacchette visto che prende in considerazione solo la forza. Infatti ognuno si aspetterebbe un po’ di lealtà dalla propria bacchetta. Se si viene disarmati o se si perde in un regolare duello, il legame che c’è tra il mago e la sua bacchetta non viene spezzato. Mentre per la Bacchetta di Sambuco chi vince l’incontro vince anche la sua lealtà. E’ insensibile. Va solo dove si trova la forza. Cambia padrone senza che sia necessaria la morte di quello precedente. Ma, quasi inevitabilmente, attira maghi che sono disposti ad uccidere o ad essere uccisi per lei. O altri come Voldemort che confondono la predisposizione all’omicidio con la forza. – J.K. Rowling.#
3) Il Mantello dell’Invisibilità è un oggetto magico che indossato rende invisibile tutto ciò che copre. Secondo la leggenda potrebbero essere fatti con lana di Camuflone, un animale che ha la capacità di rendersi invisibile. All’interno della storia Xenophilius Lovegood, il padre di Luna, avverte Harry Potter e i suoi amici che tale mantello perderà gradualmente il suo potere fino a diventare opaco.
Poco dopo il Natale del 1997 Xenophilius Lovegood raccontò la fiaba dei tre fratelli ai tre amici e precisò che quello menzionato nella leggenda era un mantello dell’invisibilità straordinario perché , “dura in eterno, fornendo una disillusione costante e impenetrabile, quali che siano gli incantesimi che gli vengono scagliati contro.” Questo mantello è in realtà quello di James Potter, in seguito ereditato da Harry, perché i Potter sono i discendenti diretti del più giovane dei Fratelli, Ignotus Peverell.
In verità, pochi hanno percepito il vero messaggio che la “zia” Rowling ha voluto trasmettere con la storia più avvincente degli ultimi decenni. La simbologia, che si nasconde dietro la vicenda di Harry Potter, non racconta semplicemente la storia di un maghetto che cresce, acquisisce forza e coraggio per sconfiggere il male grazie all’aiuto di tutti i suoi amici. Harry Potter è di più.
Racconta la storia di un ragazzo apparentemente comune ma destinato a fare grandi cose, chiamato ad essere il Prescelto, colui che vive la vita come il dono più grande che abbia ricevuto, quella stessa vita che la madre ha salvato, scegliendo di sacrificare la sua per Amore del figlio. E Harry questo lo comprende nel momento della fine, quando riunisce i simboli della morte e diventa il vincitore, può finalmente percepire l’importanza insostituibile della vita e dell’amore, può finalmente comprendere di aver vinto, accettando la morte e non avendone più paura.
Così dietro la storia di Harry Potter si nasconde la fusione perfetta di quello che appare e di quello che è realmente, dietro la leggenda del Bambino Sopravvissuto si nasconde l’occulto dello scontro finale tra colui che sceglie la morte come arma e potere e colui che sconfigge la morte imparando ad affrontarla e ad accettarla come luogo ultimo del lungo percorso chiamato vita.
Valentina Labattaglia
Sitografia:
- http://www.potterpedia.it/?v=Doni_della_Morte
- http://it.harrypotter.wikia.com/wiki/Pietra_della_Resurrezione