Con il termine esoterismo oggi si intende una serie di dottrine i cui insegnamenti sono rivolti ad una cerchia ristretta di iniziati, i quali diventano in grado di accedere ad una verità occulta, al significato nascosto di tutto ciò che ci circonda. Tali dottrine occulte sono variamente presenti in concezioni religiose e filosofiche, nella maglia, nell’alchimia.
Esoterismo: una nozione antica
Dal punto di vista etimologico, il termine deriva dal greco esoterikos, aggettivo con il quale venivano designati i discepoli di Pitagora, i soli ad aver accesso ad una verità “che sta dentro”, che escludeva la moltitudine dalle lezioni del Maestro. Tuttavia, la definizione di esoterismo si ha per la prima volta nel 1828 grazie agli studi accademici di Antoine Faivre, autore di due testi monumentali: “L’esoterismo” ed “Esoterismo e Tradizione”. Faivre elabora una definizione scientifica dell’esoterismo, definendolo una forma di pensiero, una sorta di ideologia, che trascende dalla religione.
Lo studioso ammette l’esistenza di una serie di corrispondenze simboliche tra il visibile e l’invisibile, che coesistono nell’universo. Attraverso la magia naturalis è possibile l’applicazione concreta delle conoscenze della Natura; si ammette, dunque, l’idea di una natura animata. Infine, tra gli elementi intrinseci annota l’immaginazione e le mediazioni e l’esperienza della trasmutazione. Queste verità occulte sono raggiungibili mediante gli insegnamenti derivati dalla teosofia, dall’alchimia, dalla magia.
Nonostante l’intensificarsi degli studi in materia solo a partire dalla seconda metà del Novecento, la nozione di esoterismo risale alla tarda Antichità. Per i Greci, infatti, religione e filosofia avevano caratteristiche esoteriche. Basti pensare alle modalità con le quali le idee venivano apprese e tramandate: le scuole consistevano in gruppi ristretti di uomini (iniziati), ai quali veniva rivolto un insegnamento di tipo esoterico, cioè “nascosto” a coloro che non facevano parte di tale comunità e, di conseguenza, attraverso una trasmissione orale. Scrive M. D. Richard a proposito del carattere orale delle opere di Platone:
La dottrina non scritta era diretta a un gruppo ristretto formato dagli allievi più dotati di Platone, o, detto altrimenti, alla élite dell’Accademia. Di conseguenza, conviene distinguere due tipi di attività di Platone, ossia: la ricerca e l’insegnamento all’interno della Scuola, da una parte (esoterismo); e, da un’altra parte, la redazione dei Dialoghi rivolti a un grande pubblico (essoterismo).
Dunque, l’esoterismo consiste nella trasmissione di una verità occulta, che l’umanità avrebbe perso, conservandone il ricordo attraverso i misteri, espletati dalla Qabbalah, dall’Alchimia, dall’Ermetismo. L’universo è costituito da una serie di significati primari, dietro i quali coesistono significati secondari (esoterici). L’iniziazione è la strada attraverso la quale è possibile accedere alla verità occulta. L’illuminazione determina la liberazione dalla realtà empirica per raggiungere una dimensione spirituale, oltre il tempo e lo spazio. Il veicolo di trasmissione della conoscenza esoterica attraverso l’iniziazione è costituito dai simboli, provenienti sia dagli elementi naturali sia dall’uomo.
I simboli esoterici
I simboli hanno la capacità di entrare in contatto diretto con l’uomo, con il compito di far emergere una conoscenza sopita, sepolta. Ogni simbolo ha qualcosa da comunicare: l’esoterismo si avvale di simboli per tramandare la verità che sta dietro le cose.
Colui che inizia il cammino dell’illuminazione deve essere in grado di leggere ed interpretare i simboli che lo circondano. Essi non sono nascosti alla nostra vista. Ognuno di noi “è abituato” alla percezione di un messaggio attraverso questi simboli. Tuttavia, perché il messaggio raggiunga consapevolmente il nostro inconscio, dobbiamo essere in grado di leggere in maniera corretta i veicoli di conoscenza.
La nostra quotidianità pullula di simboli: luoghi di culto, insegne di aziende, giochi di ruolo, pubblicità, persino pacchetti di sigarette. Non si tratta di vedere ciò che non è, piuttosto di essere consapevoli del fatto che i nostri padri utilizzavano i simboli per mantenere un contatto con il mondo invisibile e per conservarne i misteri, ma anche come protezione da ciò che non conoscevano e che, quindi, temevano.
Diversi sono i simboli considerati esoterici. Il più diffuso è sicuramente la croce. Costituita da un segmento orizzontale, che richiama la materia (negatività), e da uno verticale, che collega il basso con l’alto (positività), la croce rappresenta il principio universale nel punto di intersezione delle due braccia. È l’identità suprema, il riflesso del macrocosmo attraverso il microcosmo. Nel corso dei secoli, la croce, nella variante della svastica, ha assunto il significato negativo che noi oggi conosciamo. Ciò deriva da un uso e una interpretazione errata che si fa dei veicoli di conoscenza. Molto noto è anche il triangolo con occhio. Il simbolo proviene dall’antico Egitto e stava a rappresentare l’occhio di Horus, l’occhio di Dio che vede tutto. Come per la croce, anche questo simbolo è stato associato alla Massoneria, perdendo il suo valore iniziatico di connessione con il macrocosmo.
Nella cultura contemporanea, si tende a confondere l’esoterismo con le pratiche di carattere magico – settario. L’esoterismo si discosta dall’essere una religione o una corrente ben determinata, ma è costituito da un insieme di simboli e significati che vanno al di là del misticismo.
Dimentica tutto quello che ti hanno insegnato i pedanti. Convinciti che niente ti è impossibile. Pensati in grado di comprendere tutto: le arti, le scienze, la natura di ogni essere vivente. Richiama a te tutte le sensazioni di ciò che esiste: del fuoco, dell’acqua… Immagina di essere ovunque, sulla terra, nel mare, in cielo… di non essere ancora nato, poi di trovarti nel grembo materno, quindi di essere adolescente, vecchio, morto…al di la della morte.
Giordano Bruno
Giovannina Molaro
Bibliografia:
A. Grossato, Forme e correnti dell’esotorismo occidentale, Viridarium n.5, Medusa, 2008.
M.-D. Richard, L’insegnamento orale di Platone. Raccolta delle testimonianze antiche sulle “dottrine non scritte” con analisi e interpretazione, Bompiani, Milano 2008.
A. Faivre, L’esoterismo, Varese, 1992.
A. Faivre, Esoterismo e Tradizione, Elledici, 1999.
Sitografia:
http://www.esoterismoemisteri.com/