I traduttori italiani si lasciano trasportare facilmente dalla fantasia con le traduzioni dei titoli di film stranieri: ecco le 5 peggiori traduzioni in italiano
Il compito dei traduttori è arduo: come fare a rendere un titolo inglese più “accattivante” in italiano? come fare per attirare l’attenzione su di lui? Queste sono le domande principali sulle quali ruota la mente di qualsiasi incaricato, dimenticando, spesso e volentieri, che magari i titoli inglesi siano già perfetti così come sono. Quindi perché complicarsi la vita (e deturpare una locandina) quando basterebbe tradurre letteralmente o, in molti casi, non tradurre affatto? Alcune volte le modifiche passano inosservate, molte altre invece sono molto più eclatanti. Ecco i 5 peggiori titoli di film:
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5. “Le ali della libertà” per “The Shawshank Redemption”
Capolavoro classe 1994, con Morgan Freeman e Tim Robbins, anziché essere tradotto come “La redenzione di Shawshank” ha preso il nome di quella che può sembrare una commedia romantica da strapazzo, nascondendo la drammaticità del film. Sarà che il nome del penitenziario è quasi impronunciabile per un italiano, ma la traduzione risulta un tantino fuorviante, soprattutto se si pensa al ruolo che la pellicola occupa nello scenario cinematografico degli ultimi anni.
4. “Agente 007: licenza di uccidere” per “Dr. No”
La storia del primo titolo del film di Sean Connery nei panni della spia più famosa del mondo è ancora più interessante: l’originale riporta il nome del potente cattivo della pellicola, e la traduzione italiana potrebbe anche essere accettabile, se non fosse che qualche anno dopo uscì nelle sale “007: Licence to kill” e allora l’ironia del destino volle che in Italia si dovesse stravolgere un’altra locandina, col conseguente titolo di “007: Vendetta privata”.
3. “Quasi amici” per “Intouchables”
Chi di noi non ha mai sentito parlare degli “Intoccabili” Sean Connery e Kevin Costner? Credo proprio nessuno (e se ci fosse qualcuno è meglio che non lo dica!), per cui il capolavoro del 1987 resta, appunto, intoccabile. A scontarne le conseguenze è l’omonima commedia francese con Olivier Nakache e Eric Toledano, che si è dovuta accontentare del titolo “Quasi amici“, senza infamia e senza lode.
2. “Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna” per “Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl”
Questa eccezionale pellicola del 2003 che vede Johnny Depp nei panni dello strampalato Capitan Jack Sparrow, ha superato qualsiasi aspettativa: campione d’incassi al botteghino e pioniere di una saga che ha appassionato i giovani di tutto il mondo. Eppure in Italia, per motivi ignoti, anzichè “La maledizione della Perla Nera” il titolo è stato tradotto con “La maledizione della prima luna“. Attendiamo ancora una spiegazione.
1. “Se mi lasci ti cancello” per “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”
La questione riguardante questo film avvampa ancora gli animi di tutti coloro che, guardandolo, hanno versato fiumi di lacrime coinvolti dal tormento interiore di un fantastico Jim Carrey alle prese con una storia d’amore finita male con Kate Winslet. A parte l’oltraggio al poeta inglese Alexander Pope, poiché il titolo originale del film riporta un verso della sua splendida opera “Eloisa to Abelard” (1717), l’insulto più grande è al film stesso: al posto del poetico “Infinita letizia della mente candida” i traduttori italiani hanno ben pensato, trascinati sulla scia del successo precedente “Se scappi, ti sposo”, di cambiare il titolo in “Se mi lasci ti cancello“, degno di una commedia adolescenziale da quattro soldi. Un film drammatico dall’enorme portata emotiva, banalizzato da esigenze di marketing assolutamente non necessarie. Non ci resta che piangere sul velo pietoso ormai steso da tempo su questa infelice decisione.
Camilla Ruffo