Fedez, rapper italiano ventiquattrenne, conquista le classifiche e i cuori degli italiani giorno dopo giorno con le sue canzoni travolgenti.
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Le origini
Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, è un giovanissimo rapper italiano, nato e cresciuto nei pressi di Milano. La sua passione per il rap è cominciata molti anni fa, quando Fedez era ancora un tredicenne che non sapeva cosa fare del suo futuro; dopo aver assistito ad un’esibizione di freestyle nella sua scuola, ha però capito quale sarebbe stata la sua strada.
Inizialmente i genitori non erano entusiasti delle prospettive che Federico aveva creato per il suo futuro ma con un po’ di fortuna, dopo aver pubblicato il suo primo album nel 2006 in freedownload su internet ed aver venduto più di duemila copie, è arrivato il successo concreto.
«Sono stato davvero fortunato – afferma onestamente il cantante – non ho studiato niente ed ero rassegnato a fare un lavoro che non mi piaceva, non avevo grandi doti a parte lo scrivere, quindi ho puntato tutto sulla musica».
La strada per il successo
Durante gli anni della sua carriera Fedez ha fatto strada grazie alle sue rime, al ritmo coinvolgente delle sue canzoni, alla sua voglia di fare e sicuramente anche grazie al suo bel visino, ma la carta più importante che ha saputo giocare è stata la sua voglia di denunciare e far riflettere, attraverso le sue canzoni, sui problemi attuali dello Stato Italiano.
In più il cantante ha deciso di mettersi in proprio ed essere manager di se stesso per non dipendere da nessuno, così ha creato, assieme al suo collega J-Ax, un’etichetta discografica che gli permetta di promuovere nuovi talenti: NewTopia.
Fedez, persona concreta e senza peli sulla lingua, non abbandona mai la sua voglia di rinnovarsi: ha infatti imparato in poco tempo a suonare la chitarra e la batteria.
È stato poi scelto nel 2014 come giudice dell’ottava edizione del talent show XFactor dove, nonostante la sua giovane età (25 anni), ha dimostrato grande maturità, sia umana che tecnica, nella gestione del suo ruolo. La partecipazione allo show gli ha dato ancor più visibilità, contribuendo a rendere il suo nuovo singolo Magnifico una hit nazionale e assicurandogli il doppio disco di platino per il suo nuovo album Pop-Hoolista.
Il lato umano di Fedez
In fin dei conti, quello che fondamentalmente prende di più del personaggio di Fedez è il suo lato umano, così apparentemente lontano ma in realtà molto vicino alle problematiche che affliggono la società ed i giovani che oggi possono vedere all’orizzonte solo una densa coltre di nebbia, un abisso insicuro in cui per forza di cose si deve nuotare.
È questo che il cantante, con il suo Political rap, denuncia e mette in evidenza: uno stato marcio all’interno che con una facciata elaborata copre tutte le proprie falle, concentrandosi su problemi minori aggirando quelli più gravi.
Proprio Fedez, durante un’intervista per Enrico Mentana riguardante un contrasto che il rapper ha avuto con alcuni politici dopo aver esposto le sue idee nella canzone Pop-Hoolista, afferma: «Penso che i politici debbano parlare di altro, delle problematiche del nostro paese, non di me». aggiungendo poi «è assurdo che una persona che dice ciò che pensa venga vista come un alieno». Ed in effetti è esattamente questo che il rapper fa: espone il suo punto di vista criticando le cose che non condivide, facendo appello alla libertà che ognuno ha di sviluppare un proprio pensiero.
Il nuovo tour
Dal 21 Marzo Federico comincerà a girare l’Italia con il suo nuovo tour, accompagnato anche dall’astro nascente di xFactor Vivian, toccando Milano, Napoli, Roma, Firenze e Bologna. Per l’enorme successo il cantante è stato persino costretto ad aggiungere un’ulteriore data al tour: sarà infatti per due giorni consecutivi al Forum d’Assago, per soddisfare le richieste dei fan.
Il divertimento è garantito, tra canzoni più movimentate ad alcune più tranquille incentrate particolarmente su problematiche civili. Con un irriverente sarcasmo e ritmi travolgenti, Fedez diviene giorno dopo giorno la voce degli italiani che non vogliono più chiudere gli occhi su ciò che gli accade attorno.
Non ci fermiamo alle precedenze
Ma ci fermiamo alle apparenze
Abbiamo più punti interrogativi che punti di riferimento
Guardiamo tutti le stesse cose
Indossiamo gli stessi vestiti
Mettiamo le stesse scarpe
Siamo specchi che non riflettono
Prigionieri del presente in un paese senza futuro
O reagiamo o ci troviamo a cucire l’orlo del baratro
E a quel punto i rimorsi faranno più male dei morsi
Daniela Diodato