Parte la rubrica alla scoperta della nuova musica proveniente dal Sannio. Ma facciamo un attimo il punto della situazione…
Episodio #0: dal Sannio con furore
La situazione della musica made in Italy non gode di ottima salute. Dando una rapidissima occhiata a quello che ci circonda, possiamo notare che il panorama cosiddetto mainstream offre principalmente cantanti usa-e-getta venuti alla ribalta nei talent-show, da gettare nel tritacarne mediatico per poi tagliarli fuori dal giro dopo al massimo un paio d’anni, senza troppe distinzioni tra quelli più o meno artisticamente validi.
Poi ci sono gli artisti, dalla lunga carriera alle spalle, della canzone melodica all’italiana e relative variazioni sul tema, i quali sono attualmente l’unico prodotto musicale di esportazione che abbiamo e che funziona soprattutto in Sudamerica e nell’Est europeo. Infine c’è il panorama cosiddetto indie, che tuttavia non offre granché di meglio: le band di punta ormai si limitano a riciclare vecchi schemi musicali provenienti da oltreoceano o da oltremanica condendoli con un po’ di (pseudo)spessore intellettuale, mentre la maggioranza delle band cosiddette emergenti, soprattutto nelle grandi città, non riesce a trovare spazi adeguati per portare avanti la propria musica.
Ma basta allontanarsi dalla città per non perdere del tutto le speranze. Spingendosi in provincia la situazione cambia, e parecchio. Qui suonare è decisamente più facile dato che innanzitutto il problema della mancanza di spazio non si pone: in genere si tende a vivere in case di dimensioni maggiori o comunque più isolate rispetto alle case cittadine e chiunque ha, o può procurarsi, un garage, una soffitta, una stanzetta o persino un pollaio in cui provare.
I locali che fanno musica poi sono di solito di più rispetto alla città e specialmente in estate c’è tutto un fiorire di sagre, feste e celebrazioni varie con cui tutti i giovani musicisti della zona riescono a farsi le ossa ed anche un minimo di cassa. Senza contare che i paesi sono piccoli, ci si conosce un po’ tutti ed è più facile supportarsi a vicenda.
Ed è proprio alla scoperta di una di queste piccole realtà che voglio portarvi nella rubrica che mi appresto a scrivere. C’è una zona specifica della Campania in cui il panorama è vivo e fiorente: il Sannio. Qui il numero di giovani musicisti è inconsuetamente alto, tant’è che una recente statistica ha indicato la provincia di Benevento come quella con più giovani musicisti nel Centro-Sud. Questi ragazzi generalmente hanno ereditato la passione per uno strumento musicale da genitori e parenti, poiché la musica da sempre è il mezzo più utilizzato nelle zone a vocazione agricola per intrattenersi e scacciare la monotonia della vita fin troppo tranquilla dei piccoli centri, e sin dall’adolescenza coltivano la propria passione creando band e diffondendo la propria musica in giro.
Dopo il Neapolitan Power degli anni Ottanta è arrivato il momento del Samnium Power insomma, e andremo presto a scoprirlo qui su laC∞Ltura.com: in ogni numero di questa rubrica tratteremo una band o un artista in particolare proveniente dal Sannio.
È da qui che ripartirà la musica italiana? È dal Sannio che il panorama musicale nazionale troverà la nuova linfa? Chissà. Nel frattempo iniziamo a conoscerla, così da non farci trovare impreparati.
Giacomo Tarkus Sannino