Cipro: isola dei cipressi e del rame pt.1

Questa bellissima ed incantevole isola è la terza per estensione dopo la Sicilia e la Sardegna nel mar Mediterraneo. Dichiarata membro dell’Unione europea dal 1 maggio 2014, è situata a breve distanza dal Vicino Oriente e dall’Egitto (circa 500 km).

Isola dei cipressi e del rame? Perché? Il nome “Cipro” deriva sia da κυπάρισσος (kypárissos) ovvero il nome greco del cipresso, e da eteocipriota che significa rame, derivato da un lemma sumerico con riferimento ai copiosi giacimenti presenti sull’isola.

Cipro
Mappa dell’isola

Le lingue ufficiali sono greco e turco e la capitale è Nicosia. Il turco è parlato nella zona Nord dell’isola di Cipro mentre il greco nella zona Sud dell’isola. Inoltre, per via della dominazione britannica, è presente un largo uso della lingua inglese. Viene parlato anche un dialetto arabo di tipo siro-palestinese in via di estinzione parlato dalla comunità maronita di Kormakiti, originato da uno stanziamento di cristiani maroniti libanesi nel XII secolo.

Il mix culturale di quest’isola è molto alto e le etnie principali, secondo statistiche demografiche, sono i greco-ciprioti i quali costituiscono la maggioranza, poi abbiamo i turco-ciprioti in schiacciante minoranza e, infine, ulteriori etnie costituenti circa il 3-4%. Il nucleo religioso principale è quello ortodosso, mentre il nucleo minore è costituito dalla religione musulmana.

Cipro: un excursus storico

L’isola di Cipro nasce, storicamente, nell’era neolitica che va dal 7000 al 2000 a.C. I primi abitanti che fondarono le antiche città provenivano dalla Siria e dall’Anatolia e a questo periodo risalgono le prime produzioni in rame. Nell’era del bronzo, Cipro diviene importante grazie alle esportazione dei suddetti oggetti in rame. In seguito l’isola subisce numerose colonizzazioni fino al 475 a.C., anno in cui viene assoggettata all’impero Persiano.

Nel 333 a.C. Alessandro Magno mette fine all’impero Persiano, e Cipro viene inglobata nell’impero macedone. L’isola, a seguito della morte di Alessandro, si trova invischiata nella spartizione del suo impero fra i Diadochi: la dinastia tolemaica, che prende il nome da Tolomeo, il generale a cui andò Cipro, regnò sull’isola per il periodo chiamato ellenistico. Dal 58 a.C. al 330 d.C. Cipro diviene parte della Repubblica Romana e, in seguito, dell’impero romano; con la divisione dell’impero in due, saranno i bizantini a controllare l’isola.

Nel 1191 Riccardo Cuor di Leone, al tempo della terza Crociata, conquista Cipro. L’isola sarà ceduta, l’anno successivo, ai Templari, che la cedettero, a loro volta, alla dinastia Lusignano. Nel 1489 Cipro viene annessa alla Repubblica di Venezia fino al 1571. Nel 1874 l’amministrazione dell’isola diviene appannaggio dell’Inghilterra e, con il trattato di Losanna (1925), Cipro diviene ufficialmente colonia britannica.

Successivamente, nel 1959, a Zurigo, furono ratificate le basi del trattato per l’indipendenza di Cipro, che diverrà effettiva nel 1960 con la fondazione della Repubblica di Cipro.

Nel 1963 si verifica una bipartizione dell’isola ed una conseguente formazione di due comunità, ognuna delle quali ha il proprio sistema amministrativo cosi come i propri usi e costumi; greco-ortodossi da una parte e turco-musulmani dall’altra.

Dal 1974 in poi vine posto l’accento sulle differenze etnico-religiose e l’odio reciproco. Nonostante ciò l’isola gode di una grande tranquillità interna e l’economia di Cipro Nord è basata principalmente sul turismo. Nel 2004 gli sforzi politici premono le amministrazioni per arrivare a concordare una lenta ma significativa riunione delle due parti dell’isola.

Il motivo di questa doppia natura di Cipro risiede appunto nella sua collocazione geografica e nella sua situazione storico-politica.

Fabrizio Consiglio