Gli anni passano ma Saint Seiya sembra non passare mai di moda. La serie, arrivata per la prima volta in Italia nel marzo del lontano 1990 con il titolo I Cavalieri dello Zodiaco, narra le avventure di Seiya (Pegasus per i telespettatori nostrani) e dei suoi compagni ed ha cominciato a farsi largo sul mercato del bel paese inizialmente solo come anime, diffuso da Odeon Tv (nonostante per ben due volte sia stato interrotto all’episodio cinquantadue). L’ottimo seguito raccolto sul piccolo schermo spinse in seguito la Granata Press a voler pubblicare, nel luglio 1992, anche l’originaria serie a fumetti.
Le precedenti produzioni
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti ed i Cavalieri di Saori (tradotto in Lady Isabel) hanno saputo reinventarsi in vari modi. La saga del Santuario resta la migliore in assoluto sia per la trama orizzontale che per la psicologia dei personaggi che ci vengono presentati. Segue la meno fortunata serie di Asgard dove è palese la mancanza di un background cartaceo, ideata come puro riempitivo in attesa di Nettuno. Questo terzo capitolo ricalca maggiormente i toni della scalata al Grande Tempio ma non riesce ad eguagliarla in bellezza. Tra una saga e l’altra nascono anche quattro produzioni cinematografiche, difficili da contestualizzare pienamente nella trama tradizionale, che lasciano il tempo che trovano e non sembrano esaltare particolarmente i vari fan.
Nel 2002 arriva il rilancio del marchio Saint Seiya con la produzione di Hades, l’ultima parte del manga. Questo nuovo capitolo è sicuramente il più sudato dai produttori, i quali scelsero di dividerlo in una trilogia di OAV (31 puntate in totale) che ha visto la luce in un intervallo di tempo notevole, tra il novembre 2002 e l’agosto 2008. Discreta fu l’accoglienza, sempre nel 2002, per il romanzo Gigantomachia.
Maggior successo riuscirono ad ottenere, invece, le nuove serie a fumetti che spaziono da spin-off a prequel e sequel: Episode G, Next Dimension, The Lost Canvas, Saint Seiya Ω e Saint Seiya – Seintia Shō (ancora inedito in Italia). In tempi recenti fanno la comparsa anche un quinto ed un sesto film, un’altra serie di OAV ed una nuova saga per tv.
Saint Seiya – Soul of Gold
Il 29 ottobre del 2014 viene annunciata la produzione di un nuovo progetto legato all’universo di Saint Seiya: Soul of Gold. La storyline sarà ambientata dopo gli eventi della saga di Hades e vedrà come protagonisti i Gold Saints (i nostri cavalieri d’oro), ritornati misteriosamente in vita dopo il sacrificio al Muro del Pianto. Una scelta, quella di puntare i riflettori sui padroni delle dodici case, probabilmente dipesa dal buon successo di Episode G.
La storia sarà ambientata ad Asgard dove i protagonisti si troveranno costretti ad affrontare i nuovi God Warriors. Non si conoscono i dettagli della trama ma, a quanto pare, le armature d’oro saranno ulteriormente potenziate grazie al sangue divino della dea Atena.
Saint Seiya: Soul of Gold nasce anche come festeggiamento per i trent’anni di vita del brand. La prima stagione sarà composta da tredici episodi che verranno trasmessi a partire dall’11 aprile 2015. Prodotta dalla Toei Animation, sarà diretta da Takeshi Furuta e sceneggiata da Toshimitsu Takeuchi. La caratterizzazione dei personaggi, invece, sarà affidata a Hideyuki Motohashi. Per pubblicizzare la serie sono inoltre stati resi disponibili due trailer .
https://www.youtube.com/watch?v=dco5kq7yVY8
Mentre il primo video pare confermare che Aiolia (Ioria) sarà il protagonista della serie, il secondo pare suggerire il luogo in cui potrebbero verificarsi i combattimenti: i nove mondi di Yggdrasill, l’albero cosmico della mitologia norrena.
Secondo la tradizione questo leggendario frassino sorregge con i suoi rami i regni nati dal sacrificio di Ymir: Asaheimr, il regno degli Aesir; Helheim, il regno dei morti; Svartálfaheim, il regno degli elfi oscuri e dei nani; Niflheim, il regno della nebbia; Jötunheim, il regno dei giganti; Midgard, il regno degli uomini; Vanaheim, il regno dei Vanir; Alfheim, il regno degli elfi della luce; Muspelheim, il mondo del fuoco.
Masami Kurumada, ideatore della serie, pronto a festeggiare i quarant’anni di carriera come mangaka, si è dunque prefisso l’obiettivo di omaggiare il suo pubblico fornendo un prodotto innovativo ed accattivante ma che, al tempo stesso, non scontenti gli storici fan dei Saints.
Dopo aver sperimentato nuove vesti grafiche, con Soul of Gold si ritorna quidni al disegno tradizionale ripartendo da uno dei personaggi più amati, quel cavaliere della quinta casa che già nella prima saga sembrava avere le potenzialità giuste per guidare il racconto da protagonista.
Luca Cerbone