Sam Simon, co-creatore della nota serie d’animazione “I Simpson” insieme a Matt Groening e James L. Brooks, è venuto a mancare all’età di 59 anni a causa di un aggravarsi del suo cancro al colon. A dare l’annuncio il sito di gossip “Tmz” che ha anche riportato una nota della “Sam Simon Fondation” al riguardo: “Per quelli che lo conoscevano, la sua voce rimarrà per sempre nelle nostre menti; il suo senso dell’umorismo continuerà a farci ridere, e la sua compassione e generosità sarà sampre presente nelle nostre vite”.
La vita di Sam Simon
Laureatosi alla Standford University nel 1977, Simon lavorò ai Filmation Studios curando numerose serie animate televisive, per poi dar vita, insieme a Groening e Brooks, a “I Simpson” nel 1989. Fin da subito Simon era convinto che si trattasse di un buon prodotto, ma era abbastanza scettico circa le sue effettive possibilità di successo: dovette ricredersi dato che, da quel momento in avanti, la serie fruttò a Simon un guadagno di circa 10 milioni di dollari all’anno.
Dal 1993 smise di lavorare al programma, dedicandosi ad altre attività, ed alla sua fondazione di beneficienza a favore dei cani randagi. Nel 2004 Simon venne eletto miglior manager nel campo del pugilato in seguito alla sua assistenza al celebre peso massimo Lamon Brewster. Nel 2012 gli viene diagnosticato il cancro al colon che lo condurrà alla morte dopo appena tre anni a causa di alcune complicazioni.
I personaggi
Tra i contributi principali di Simon alla nota serie d’animazione spiccano in particolare due personaggi, il commissario Winchester ed il miliardario Mr. Burns. Il primo è una parodia dell’agente di polizia incompetente e sovente corrotto che tanto spesso è possibile incontrare in forma seria in numerose fiction poliziesche; il suo Q.I., estremamente basso, unito al particolare accento ed ai siparietti comici che coinvolgono i suoi ben più svegli assistenti sono le sue caratteristiche essenziali.
Ma è Mr. Burns a costituirel’apice della creatività di Simon, presentandosi come un riuscito mix tra Paperon De Paperon ed il signor Scrooge: avaro, crudele, sarcastico ed apparentemente dotato di una sorta di immortalità dovuta paradossalmente proprio alla sua decrepita vecchiaia, Burns mostra allo stesso tempo un’invidiabile intelligenza, un ottimo fiuto per gli affari ed uno spirito avventuroso ed indomito. Le sue ramanzine nei confronti di Homer, così come i continui riferimenti a Bismark ed all’antica Prussia poi hanno contribuito a farlo entrare nella leggenda.
Se anche Simon è morto dunque, qualcosa di lui sopravvive tutt’ora nel suo grande lavoro.
Alessandro Ruffo