Elaine Sturtevant in mostra al museo MADRE

Rielaborazione ed autodeterminazione con un tocco di originalità che l’ha sempre contraddistinta, questa è la pittura di Elaine Sturtevant (1924-2014). Sturtevant Sturtevant invece è il titolo della restrospettiva in mostra al museo MADRE di Napoli in Via Settembrini 79, nel periodo compreso tra il 01/05/2015 e il 29/09/2015.

Il vernissage d’inaugurazione si terrà il giorno 30 aprile presso il 3° piano del museo partenopeo. L’evento è stato organizzato grazie alla coordinazione e cura di Stéphanie Moisdon. Ci troviamo dinanzi ad una grande conquista per il mondo dell’arte e per l’arte italiana in generale, essendo la prima volta in cui un’istituzione italiana si mette in gioco raccontando la storia artistica di una delle più influenti pittrici del secolo corrente.

Elaine Sturtevant
Elaine Sturtevant

In molti, sbagliando, potrebbero aver definito Elaine Sturtevant una mera copista. Appropriarsi di un’icona o di un simbolo di artisti già affermati, anche suoi contemporanei, per poi rielaborarla non può essere definito plagio o copia.

La caratteristica della pittura della Sturtevant era proprio quella di analizzare e sottolineare in maniera significativa i punti essenziali della pittura dei suoi colleghi, così da permetterne una più attenta lettura dell’opera all’osservatore ignaro. Mediante l’aggiunta di piccoli elementi chiarificatori, alle copie degli originali, la pittrice cercava di definire i concetti che si celavano dietro il simbolo iconografico.

Da Duchamp a Haring, da Warhol a Jones, le opere di tutti questi importanti rappresentanti della pop-art hanno assunto il ruolo di protagonsiti nel percorso di ricerca di  Elaine Sturtevant. Non possiamo parlare di uno stile vero e proprio, almeno non così facile da riconoscere; quello che è facilmente riconoscibile è sicuramente un sentimento sarcastico ed ironico che attraversa tutta la serie di opere conosciute come i cosiddetti “doppi inganni”.

Si è giunti a definire la Sturtevant come la fondatrice del movimento detto Appropriazionismo, questo avrebbe garantito lo sviluppo di un atteggiamento critico e raziocinante nei confronti della Modern-Art.

I suoi capolavori hanno generato molteplici e contrastanti polemiche, divenute addirittura oggetto di discussioni costruttive in ambito filosofico e letterario. Questo attento studio didattico-artistico di Elaine Sturtevant ha comicniato a godere dei suoi primi riconoscimenti a partire dal 2000, anno in cui ha avuto inizio un processo evolutivo legato alla digitalizzazione e alla comunicazione video-cinematografica.

In questo periodo comincia il legame con la Video arte che si concretizza nell’opera dal titolo “Elastic Tango”, nove schermi televisivi affiancati, in riproduzione e accompagnati da un sottofondo musicale.

Elastic Tango
Elastic Tango

L’approvazione da parte del mondo museale nei confronti di un’artista così provocatoria ma allo stesso tempo riflessiva ha avuto inizio intorno agli anni ’90 e tutt’ora si protrae. Nel 2011 la  54 Biennale di Venezia le ha riconosciuto il Leone d’Oro alla carriera.

Oltre oceano è stata protagonista di molte retrospettive enel 2014 e 2015 il MoMA-Museum of Modern Art di New York e il MoCA-Museum of Contemporary Art di Los Angeles hanno dedicato a Sturtevant la prima retrospettiva dell’America settentrionale.

In Europa ha esposto nel 2004 presso gli spazi del MMK-Museum für Moderne Kunst di Francoforte, nel 2010 al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris a Parigi, spaziando in oltre tra Inghilterra, Svizzera e Svezia.

Elaine Sturtevant: la sua biografia

Elaine Sturtevant
Elaine Sturtevant

Elaine Frances Horan ( Sturtevant) nasce il 23 agosto 1924 e muore il 7 maggio del 2014. Originaria di Lakewood in Ohio, intraprende studi di psicologia presso l’Università dell’Iowa.

Dopo il divorzio avvenuto nel 1960, Elaine Sturtevant si avvicina la mondo dell’arte e alla Art Students League di New York. Comincia immediatamente la sua frequentazione con artisti famosi ed esponenti della pop-art, Warhol e Rauschenberg tra i primi.

Spesso è stata accusata di plagio e molte erano le inimicizie che si creò per il suo modo di dipingere. Dal 1980 la sua attenzione si concentrò su una seconda generazione di artisti, come Robert Gober, Anselm Kiefer, Paul McCarthy, e Felix Gonzalez-Torres. Parigi è la città che l’ha accolta per molti anni e che l’ha anche vista morire.

Vincenzo Morrone

 

ORARI MOSTRA
DAL 01.05 AL 21.09.2015
Lunedì / Sabato
10.00 – 19.30
Domenica
10.00 – 20.00

Martedì chiuso

Fonti: the Guardian, il Post, AD today, Marieclaire, Insideart, Estetika