A confermarlo è un recente articolo della Brigham Young University di Salt Lake City, pubblicato sull’American Journal of Physiology: Endocrinology and Metabolism. “Chi vive con un fumatore, soprattutto se bambino, ha un maggiore rischio di problemi cardiovascolari e metabolici”, spiega Benjamin Bikman, autore della ricerca.
Fumo passivo negli USA
Soltanto negli Usa metà della popolazione è esposta ogni giorno al fumo
passivo e circa il 20% dei bambini vive con un fumatore in casa.
Il problema del fumo passivo, secondo recenti ricerche, non
porterebbe patologie soltanto da un punto di vista respiratorio,
ma anche a livello metabolico. Le persone soggette a fumo passivo
infatti tendono ad ingrassare.
Per quale motivo?
La ricerca sul fumo passivo
Nello studio i ricercatori hanno voluto analizzare, nei topi, il legame tra fumo e funzioni metaboliche, in particolare il meccanismo per cui i fumatori diventano resistenti all’insulina. Il fumo passivo spinge alcune macromolecole lipidiche, le ceramidi, ad alterare i mitocondri (organuli cellulari fondamentali per il metabolismo) causando problemi cellulari e inibendo la capacità delle cellule di rispondere all’insulina.
”La nostra ricerca – aggiunge Bikman – mostra che tra le risposte al fumo passivo del nostro organismo c’è l’alterazione della sensibilità all’insulina. Una volta che questa continua ad aumentare, si ingrassa”.
Questo è un problema che soprattutto a livello infantile colpisce molto. Non è infatti atipico trovare bambini che soffrono di sovrappeso o di problemi cardiovascolari che convivono con genitori fumatori.
Il problema sta appunto nelle ceramidi, che, se venissero inibite, potrebbero invertire gli effetti del fumo.
I ricercatori hanno scoperto che quando i topi vengono trattati con mioriocina non prendevano peso né soffrivano di problemi di metabolismo.
Se però, oltre al fumo passivo, i roditori venivano alimentati con una dieta ricca di zuccheri, il danno metabolico non poteva essere risolto. Gli studiosi stanno quindi cercando un inibitore delle ceramidi che sia valido e sicuro anche per gli uomini, in modo da proteggere chi è esposto al fumo passivo.
Il problema del fumo passivo è quindi assolutamente non trascurabile, in quanto soltanto in Italia provoca 2800 morti ogni anno, senza contare le problematiche metaboliche a cui sono soggetti i minori, ai quali, ahimé, non viene data la possibilità di scegliere.
Christian Nardelli