Dopo aver affrontato il dilemma casatiello dolce o salato (nel dubbio li facciamo entrambe), ed esserci cimentati nella preparazione della colomba e delle uova di cioccolato, i nuovi protagonisti della prossima ricetta sono i taralli dolci.
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Culti e religiosità
Il giovedì Santo è l’ultimo giorno della Quaresima: con esso finisce il digiuno quaresimale e inizia il Triduo pasquale dei tre giorni «Passionis et Resurrectionis Domini», che si conclude con i secondi vespri della Domenica di Pasqua.
Nella liturgia del giovedì Santo, nel suo vangelo Giovanni richiama l’attenzione sul gesto di Gesù che lava i piedi ai suoi e lascia, come suo testamento di parola e di esempio, di fare altrettanto tra i fratelli. Non comanda di ripetere un rito, ma di fare come lui, cioè di rifare in ogni tempo e in ogni comunità gesti di servizio vicendevole.
Giovedì Santo, inoltre, la Chiesa rivive l’Ultima Cena, durante la quale Gesù, alla vigilia della sua passione e morte, ha istituito i Sacramenti dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In quella stessa notte, Gesù ci ha lasciato il comandamento nuovo, “mandatum novum”, quello dell’amore fraterno.
Taralli dolci: le origini
Dalle raschiature e dalla pasta frolla che avanza quando si confezionano le pastiere nascono i veri taralli di Pasqua napoletani.
La ricetta
Ingredienti per circa 30 taralli:
1 kg farina
8 uova (4 intere, 4 tuorli)
600 g zucchero
250 g burro
2 bustine di lievito per dolci
1 bustina di vanillina(o meglio i semini di una bacca di vaniglia)
scorza di 1 limone grattugiato
limoncello o liquore a piacere
Procedimento:
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, spolverare le bustine di lievito per dolci (tipo PANEANGELI), poi aggiungere le uova e lo zucchero e mescolarli al centro. Aggiungere ancora il burro a pezzetti, la vanillina, la scorza di limone, il liquore e mescolare il tutto fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla.
Prendere dei pezzi dall’impasto, arrotolarli come salamini e unire le estremità. Cercare di ottenere taralli di uguali misure per rendere la cottura in forno omogenea è l’ideale. Appoggiare i taralli sulla teglia ricoperta di carta forno, passare con un pennello un tuorlo d’uovo sbattuto e poi coprire con zucchero semolato. Infornare a 180° per circa 20 minuti.
Buon appetito!
Taralli dolci glassati
Ingredienti:
300 g di farina
100 g zucchero
2 uova
90 g strutto (in assenza si può usare il burro)
6 g lievito per dolci
scorza grattugiata di limone a piacere
Per la glassa:
400 g di zucchero
3 bicchieri da vino di acqua
succo di limone
Procedimento:
Il procedimento è molto semplice. BisognasSetacciare la farina, il lievito e lo zucchero, aggiungere lo strutto e le uova e impastare fino a quando la pasta risulterà solida e omogenea.
A questo punto tagliare dei pezzi di impasto e stenderli fino a formare dei piccoli cilindri del diametro di un centimetro e lunghi circa 10. Porre i due lembi estremi a ferro di cavallo e poi farli congiungere fino a formare la classica forma del tarallo.
Prima di infornare decorare con una glassa di zucchero e codette colorate (in napoletano “diavulilli“).
Per la glassa mettere in pentola lo zucchero con l’acqua fino a farlo sciogliere ed ottenere “il filo allo zucchero” alzando il cucchiaio. A questo punto si versa in una coppa di creta e si lavora a lungo con un cucchiaio di legno finché il tutto non diventa bianco, nel caso si indurisce un pò bisogna aggiungere il succo di limone.
Mettere in forno a 180-190° per 10 minuti circa.
Buon appetito!
Roberta Intatto
Sitografia
http://www.maranatha.it/Festiv2/triduo/GiosPage.htm
http://liturgia.silvestrini.org/speciali/7.html