Feudalesimo e Libertà, il fittizio partito politico di stampo medievale, sbarca in tutte le librerie con La Divina Commedia quasi mille anni dopo, una riedizione dell’opera di Dante Alighieri ambientata nel terzo millennio. Noi de La Cooltura abbiamo intervistato quelli di FeL per saperne di più.
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1) Allora, innanzitutto ben ritrovati sulle pagine de La Cooltura. Oggi parliamo della vostra nuova opera, La Divina Commedia quasi mille anni dopo: potete spiegarci di cosa si tratta?
Salute Messeri! Si tratta d’un pregevole tomo scritto a mano con penna d’oca et calamaio dalli nostri amanuensi, poichè noi ripudiam la stampa a caratteri mobili dello satanasso Gutenbergo. Lo tomo est stato miniato da Don Alemanno, in modo che anche li analfabeti servi della gleba potessero comprender le vicende.
2) Come vi è venuta l’idea di “riaggiornare” la Divina Commedia?
La modernità ce ne ha offerto spunto: vedere tutti questi scellerati che peccano ogneddì ci ha fatto pensare che probabilmente han dimenticato cosa li attende una volta trapassati. Meglio ricordarglielo dimodochè si redimano prìa che sia troppo tardi et finiscano nelli abissi infernali ad esser vittime di indicibili supplizi, che abbiam descritto nello tomo.
3) Sino ad ora FeL si era dedicata ad immagini e, seppur lunghi, “semplici” stati su Facebook. Ora invece avete pubblicato un libro. È stato difficile passare dallo scrivere brevi post allo scrivere un libro di 128 pagine?
In parte si, est stato necessario curare maggiormente il linguaggio et inoltre abbiam voluto renderlo un poco più “dantesco” rispetto al solito mediante alcune forme et termini utilizzati dal Sommo Poeta. La cosa più complicata est stata riuscire a soddisfare contemporaneamente i tre obiettivi che ci siamo preposti: che il linguaggio fosse originale, che avesse uno stile che ricorda quello dantesco, che fosse tuttavia comprensibile anche allo volgo.
4) Fino ad ora avete scherzato molto su un ipotetico ritorno al Medioevo, con annesso abbandono della tecnologia. Ora sulla copertina della vostra opera campeggia un “Spegnete l’Egophono voi ch’intrate”. Dobbiamo supporre che la critica contro le nuove tecnologie ora sia diventata “seria”?
In realtà posso affermare che la critica alle nuove tecnologie est sempre stata seria: l’homo est oramai servo dei marchingegni tecnologici. Meglio servi della gleba piuttosto.
5) Con la Divina Commedia vi ritenete ufficialmente entrati nel mondo della satira?
Probabilmente ora potremo raggiungere un pubblico più ampio rispetto a quello di Musoliber (Facebook) che ci ha seguiti finora, ma da quando FeL ha visto la luce ci siamo sempre considerati all’interno del mondo della satira: la politica e i beceri costumi moderni sono al centro delle nostre invettive ogni dì.
6) Com’è stato collaborare con Don Alemanno, l’autore dei disegni?
Ci siamo trovati molto bene, anche dal punto di vista umano! Capita ormai abbastanza spesso che si vada a prendere una birra insieme: lo modo migliore per sfornare idee ad alto potenziale!
7) La “Divina Commedia quasi mille anni dopo” è entrata in Top 10 di Amazon: a cosa si deve, secondo voi, questo grande successo?
Credo sia dovuto al fatto che li seguaci dello Imperatore siano molto affezionati: siam stati particolarmente sorpresi nel vedere quanti han ordinato lo tomo a scatola chiusa, dandoci un idea della fiducia che ripongono in FeL! Da parte nostra cerchiam sempre di fare in modo che ricevan delli prodotti pregevoli con i quali possano sollazzarsi et dalle opinioni che abbiamo ricevuto finora siam riusciti a centrar l’obietttivo per ora le recensioni su Amazon hanno tutte il massimo dei voti e anche questo immagino abbia contribuito alla scalata.
8) Dobbiamo aspettarci un seguito? Se sì, quando arriverà?
Certamente! Codesto primo volume contiene solamente li primi sette canti dell’Inferno; il prossimo, che probabilmente sarà un poco più corposo, verrà presentato al “Lucca Manoscripti et Ludi” (Lucca Comics and Games) a fine Ottobre.
9) Piero Angela è il Virgilio del terzo millennio: perchè avete scelto lui? E il “Magister” sa della vostra scelta?
Piero Angela è un baluardo di cultura nel buio della modernità, per questo ci è sembrato perfetto come Guida. Ovviamente anche lui dimora negli Inferi, avendo dato credito alle eresie galileiane, copernicane o a quelle che affermano che le scimmie son parenti nostri. Non sappiamo se lui sia venuto a conoscenza: il ruolo di messaggero è stato affidato al figlio Alberto, al quale abbiam consegnato personalmente una copia del tomo al Salone del libro di Torino. Con nostro magno stupore Messer Alberto ci conosceva!
10) Domanda che esula un po’ dal resto: quanto, di ciò che scrivete, condividete realmente e quanto è, invece, semplice ironia?
Condividiamo ovviamente tutto, altrimenti non potremmo essere così chiari nell’esporre il nostro programma elettorale et sociale. Del resto chi non potrebbe essere d’accordo con quel che diciamo? Ad esempio, è lampante che una nuova epidemia di peste sarebbe positiva per l’umanità, accorciando le file alle poste, diminuendo lo traffico nelle strade, facendo in modo che nelle carrozze pubbliche vi sia sempre posto a sedere e rallentando la diffusione dell’ebola.
11) Ultima domanda a tema libero: avete un messaggio da lasciare ai nostri lettori?
Certamente, ci congediam mediante una delle nostre massime elettorali, che da sola basta a convincere un lettore a votare feudale: “Nella democrazia è il tuo voto che conta, nel feudalesimo è il tuo Conte che vota!”
Per saperne di più
Davide Esposito