Musica e parodia, due cose che spesso vanno ad incrociarsi fino a creare dei veri e propri fenomeni virali: l’ultimo è la parodia sugli Alt-J.
Nel caotico mondo di internet, tra polemiche e discussioni, sta spopolando un ironico video di due ragazzi diventati per molti idoli del web. I due, in un breve filmato amatoriale fatto in casa, tra una galletta di riso e l’altra, ironizzano sullo stile degli Alt- J, il trio inglese alternative indie pop famoso per l’uso (alcune volte eccessivo) del sintetizzatore che si mescola con testi dai toni intimisti. Ecco il video di come scrivere una canzone degli Alt-J:
Nessuna offesa per gli Alt-J e per i suoi fan ma questo video è geniale. Il duo si scoprirà poi appartenere ad un gruppo psych-rock di Montreal, i Fleece, che involontariamente hanno ottenuto una discreta pubblicità.
Dagli Alt-J per ora nessuna riposta, mentre il duo ha pubblicato la canzone anche su Soundcloud, con il titolo “In my butt (Alt-J Parody)”. Insomma, una parodia che sta avendo successo e che ironizza su tutto il movimento hipster che osanna il gruppo inglese. Ma non è certo la prima parodia ad avere questo effetto.
Anche i Radiohead sono stati vittima di uno dei comici più apprezzati degli Stati Uniti, Reggie Watts, nato in Germania e leader dei Maktub, un gruppo soul/ progressive rock. Ecco il video direttamente da un suo spettacolo:
http://https://www.youtube.com/watch?v=DfkPmbg1ymM
Insomma, una parodia sullo stile eccessivamente malinconico di Thom Yorke, leader dei Radiohead, e del polistrumentismo elettronico di Johnny Greenwood, soprattutto nei live. Il video è molto divertente, è molto ironico, ma soprattutto non critico. Reggie Watts ha definito in un’intervista i Radiohead meravigliosi, in quanto hanno riempito un vuoto nella musica mondiale.
C’è anche chi si definisce il Re della parodia musicale, e sfrutta YouTube per farsi notare con un montaggio video degno delle clip dei cantanti famosi, ossia Bart Baker: milioni di visualizzazioni per le sue parodie che prendono di mira le canzoni pop di successo. Per non parlare delle Epic Rap Battles of History, divenute ormai un cult virale, con parodie in rima su Mozart, Beethoven, Justin Bieber, Skrillex ed altri personaggi storici.
Ma abbiamo fatto un salto enorme, partendo dall’ironia spontanea dei due ragazzi canadesi ad un fenomeno di massa come le ERB. Abbiamo visto però che la parodia si può fare in vari modi, da quella “fatta in casa”, più genuina e più sottile, a quella molto più organizzata e molto più pubblicizzata (ma anche più visualizzata). Quale tipo di parodia preferite? Ne conoscete altre? Fatecelo sapere!
Diego Sbriglia