Nel 1948, lo psicologo americano Bertram R. Forer sottopose i suoi studenti ad un esperimento che prevedeva la somministrazione di un test di personalità e la successiva valutazione dell’accuratezza del test da parte degli studenti stessi. Invece dei veri risultati Forer consegnò ad ognuno di loro lo stesso foglio con tredici identici punti copiati da un testo di astrologia. Gli studenti furono invitati a dare un voto da 0 a 5 riguardo l’efficacia del test secondo l’esattezza che riscontravano nella descrizione della loro personalità e sorprendentemente risultò che la media della valutazione era di 4 punti. Una media estremamente alta.
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Le Universalcharakteristik
L’esperimento di Forer dimostra quanto poco attendibile sia il giudizio personale riguardo descrizioni della propria personalità. Le persone tendono ad accettare acriticamente delle affermazioni generalizzate riguardo sé stesse nel momento in cui queste affermazioni posseggono una validità universale potendo essere applicate indistintamente a tutto un gruppo culturale. Otto Bobertag definisce questo tipo di tratti psicologici Universalcharakteristik. Questi vengono riconosciuti dalla maggioranza degli individui come tratti unici e distintivi della propria personalità, soprattutto quando si tratta di caratteristiche positive, senza prendere in considerazione il fatto di condividerli con un altissimo numero di persone.
L’unicità dell’individuo trascende ampiamente le Universalcharakteristik; essa risiede nel peso assunto da certi tratti di personalità rispetto ad altri nel determinare il comportamento dell’individuo e nella differenza quantitativa che si stabilisce nei confronti di altre persone. L’individualità sta pertanto nella configurazione tra varie caratteristiche che prese a sé stanti potrebbero essere riferite a chiunque ma in diverse gradazioni estremamente variabili. Una persona mediamente ingenua non è al corrente di ciò e tende ad accettare descrizioni consistenti in un becero elenco di caratteristiche universalmente valide.
Astrologia autoritaria
Lo stesso discorso si applica alle previsioni astrologiche, il cosiddetto oroscopo. Anche questo si costituisce di proposizioni estremamente vaghe e impersonali che potrebbero adattarsi a qualunque persona e – come Forer ha mostrato – essere considerate valide dalla maggioranza dei lettori di rubriche astrologiche. Ma cosa spinge esattamente le persone ad accettare astrologia e oroscopi?
Adorno, nel suo The Stars down to Earth, ritiene che siano delle forti esigenze pulsionali a far sì che la gente prenda per vere le previsioni astrologiche e queste esigenze pulsionali sarebbero riconducibili al bisogno di sottomettersi ad un’autorità.
L’astrologia contemporanea è infatti divenuta una «superstizione secondaria» (per la distinzione sociologica di gruppi primari e secondari vedere qui), dice Adorno, vale a dire una superstizione in cui l’esperienza primaria della sua pratica non viene fatta e di cui giungono solo i risultati acriticamente consumati ed approvati dal fruitore. Nelle rubriche astrologiche regnano buon senso e paradossale razionalità che invita il lettore a comportarsi correttamente seguendo il «consiglio delle stelle»; l’irrazionalità astrologica – che un tempo esplodeva in profezie catastrofiche e teorie antropo–geo-centriche – si è ridotta ad una caratteristica formale, vale a dire l’autorità astratta.
L’autorità dell’astrologo si esercita nella sottile minaccia contenuta nell’origine delle sue previsioni: esse provengono da una forza naturale ed incontrollabile, gli astri; una fonte impersonale, oggettivata e pertanto inaccessibile e senza identità. I miti consigli di una condotta sensata e tranquilla contenuti nell’oroscopo celano proprio la minaccia di terribili guai che sorgono all’orizzonte per chi non rispetta gli ordini provenienti dallo spazio.
Questa tendenza dell’astrologia, continua Adorno, si armonizza perfettamente con un’altra tendenza, questa volta sociale
Le persone ingenue non riescono a valutare la complessità di una società fortemente organizzata e istituzionalizzata; anche quelle più smaliziate, d’altro canto, non riescono a capirle in termini chiari di coerenza e ragione, ma si trovano di fronte ostilità e assurdità varie, la più vistosa delle quali è la minaccia portata all’umanità da quella stessa tecnologia che è stata promossa per rendere la vita più facile. Chi vuole sopravvivere nelle attuali condizioni è tentato di «accettare» simili assurdità, come il verdetto degli astri, anziché penetrarle col pensiero, il che significherebbe disagio in molti sensi
La sottomissione che appaga
Gli individui osservano attoniti un sistema sociale ipercomplesso che vedono come totalmente indipendente dalla loro volontà e i cui processi sono inesorabili. Il sistema viene così proiettato sugli astri in modo da dare a questi processi una dignità superiore che possa riflettersi anche sulle vittime dei processi stessi. Il consiglio sovrannaturale dei corpi celesti non è altro che una proiezione delle direttive sociali che impongono un comportamento in cui solo chi si adatta aderendo completamente all’ordine esistente ha qualche possibilità di sopravvivere soddisfacendo le contraddittorie esigenze del sistema sociale.
Questo atteggiamento di perfetta accettazione di una volontà giudicata «superiore» è innegabilmente più comodo dell’impegno intellettuale e politico richiesto per una comprensione reale del sistema ed un suo eventuale cambiamento. Palese è la somiglianza alla sottomissione alla volontà delle forze naturali che venivano divinizzate nei tempi antichi, con la differenza che ad essere rese sovrannaturali sono ora le forze sociali. Allo stesso modo in cui si effettuava un sacrificio richiesto dalla divinità del tuono per ingraziarsela e non incorrere nella sua ira, il lettore di oroscopo segue scrupolosamente le indicazioni provenienti dalla congiunzione di Marte e Saturno.
«Essere razionali» significa non mettere in discussione situazioni irrazionali, ma riuscire a trarne il massimo vantaggio dal punto di vista del proprio interesse privato
Ora si può osservare chiaramente il bisogno infantile di autorità e controllo nella condotta di coloro che seguono la moda dell’«occultismo secondario», ciò che è messo ancora più chiaramente in luce da un’arguta considerazione di stampo psicoanalitico da parte di Adorno riguardo la soddisfazione che l’astrologia reca ad un bisogno primitivo. Seguire ciecamente delle indicazioni per timore di un’entità superiore reca una soddisfazione passiva del piacere sessuale essendo questo atteggiamento una sottomissione ad un potere assoluto. L’astrologia permette di staccare questo potere incontrollabile dalla figura paterna mascherandola e quindi rendendo accettabile il piacere derivante dalla sottomissione ad essa.
Giovanni Marco Ferone
Fonti
Bibliografia: Bertram R. Forer, The fallacy of personal validation: a classroom demonstration of gullibility, Veterans Administration Mental Hygiene Clinic, Los Angeles; T.W. Adorno, The Stars down to Earth in Soziologische Schriften II, 1975 Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main
Fonte immagini media: Bertram R. Forer, The fallacy of personal validation: a classroom demonstration of gullibility, Veterans Administration Mental Hygiene Clinic, Los Angeles; II;