Gotham City è una delle città fumettistiche più conosciute al mondo, essendo la patria di Batman. Essa è da sempre vista, da autori e da lettori, come una delle due facce di una stessa medaglia, quella oscura. L’altra, quella luminosa, è Metropolis, patria di Superman.
Dennis O’Neil definisce queste due città come due zone di New York, “Metropolis dalla 14° strada in su, Gotham sotto la 14°”. A Frank Miller è invece attribuita l’idea che le due città rappresentino, metaforicamente, New York di giorno e di notte.
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Due criminali, due eroi
– A volte mi sembra che tutti i magazzini vuoti in America siano usati per qualcosa di losco.
– A Gotham questo è certo.
C’è anche un altro paragone che si potrebbe fare: Metropolis è la New York moderna, Gotham è quella degli “anni ruggenti”.
A Gotham regna la pazzia: non è raro trovare Batman alle prese con dei ladruncoli di strada, non è raro che qualcuno minacci di far saltare in aria qualcosa, non è per niente rara una sparatoria. Come tornare all’epoca dei gangster, in versione più moderna. In una città simile, corrotta e divorata da se stessa, l’unico tipo di eroe concepibile è violento, è aggressivo, è spaventoso, è Batman.
Metropolis, d’altro canto, ha come suo maggior nemico Lex Luthor, rappresentazione del tipico affarista corrotto e senza scrupoli che maschera i propri crimini ricorrendo al potere economico e politico di cui dispone in grande misura, essendo una delle personalità più influenti del mondo intero.
Una città di questo tipo richiede un eroismo che non sia basato sul terrore, richiede un approccio diverso alla lotta per la giustizia. È indispensabile combattere il crimine attraverso la fiducia e non attraverso il terrore: una città simile ha bisogno di Superman.
La lotta al crimine
La diversità nella concezione della lotta al crimine nelle due città traspare più volte nei fumetti: in “The Dark Knight Returns” ad sempio Batman insulta Superman, accusandolo di essere divenuto una barzelletta, un burattino al soldo della politica.
In “Kingdom Come” Superman guarda una Gotham modellata dal pipistrello, che a suo modo funziona: un vero e proprio stato di polizia, dove il crimine non viene commesso non perché socialmente sbagliato ma per paura della punizione.
Ne “La Morte di Superman”, al funerale dello stesso, Batman cattura un terrorista: gli dice che è fortunato poichè in onore al suo vecchio amico non lo punirà come suo solito ma come lui stesso avrebbe fatto, non spezzandongli svariate costole ma facendolo arrestare dalla polizia.
Gotham, una città corrotta
Gotham affonda le sue radici nel male, essendo stata edificata sopra la tomba di un mago malvagio che affermò che la sua essenza si sarebbe infiltrata nel terreno. Ciò porta alla nascita di villain come Ra’s al Ghul che vedono nella distruzione totale della città e nella sua successiva ricostruzione l’unica via di salvezza per la stessa. Nel suo progetto di sterminio vede il bene compiuto attraverso la ferocia.
Metropolis, d’altro canto, non sembra vantare simili storie alle sue spalle: nella modernità e nel benessere non sembra esserci spazio per le vecchie superstizioni. In una città simile il pericolo non è nella sua distruzione per mano di un criminale, il pericolo risiede nel controllo politico da parte di un criminale. Lex non è spinto dalla voglia di distruggere ma da quella di dominare.
Gotham e Metropolis: due facce, stessa medaglia
Cosa hanno in comune queste due città? Se all’apparenza sembrano l’una l’opposta dell’altra (anche nelle ambientazioni: Gotham è ritratta come città notturna, Metropolis come città luminosa), c’è da considerare che entrambe hanno i loro scheletri nell’armadio. La differenza è che l’armadio di Gotham ha le ante rotte e spalancate, quello di Metropolis è chiuso a chiave. Entrambe le città hanno bisogno di un custode, ed i custodi sono opposti quanto complementari.
Non può esserci giustizia con il solo terrore, non può esserci (ad ora?) giustizia con la sola fiducia e senso morale. Abbiamo bisogno di fidarci, come facciamo con Superman, ma abbiamo anche bisogno di essere spaventati dalla punizione che solo Batman può infliggerci.
Marco Giusto