Film profondo, reale e particolare. Se mi lasci ti cancello, diretto da Michel Gondry racconta la singolare fine di una storia d’amore molto intensa.
Si immagini, anche solo per un attimo, di poter cancellare effettivamente tutti i ricordi.
O meglio, sradicare dalla propria mente tutti i momenti felici. Quegli stessi momenti che, ora, dopo tutta la felicità, l’allegria e la spensieratezza passata, al chiudere gli occhi si ripresentano prepotentemente, facendo ripercorrere l’eden della felicità trascorsa e provocando, così, un dolore lacerante, non fisico ma atroce. Se mi lasci ti cancello
Se mi lasci ti cancello, ne vale la pena?
Questo nucleo riflessivo diventa realtà nel film Se mi lasci ti cancello diretto da Michel Gondry nel 2004.
Vincitore nel 2005 dell’Oscar per la migliore sceneggiatura, a cura di Charlie Kaufman, porta come titolo originale Eternal Sunshine of the Spotless Mind tratto da un verso dell’opera Eloisa e Abelard (1717) a cura di Alexander Pope.
La trasposizione italiana del titolo, intraducibile letteralmente nella nostra lingua, è stata forse azzardata in quanto ha banalizzato, agli occhi di chi non abbia mai guardato il film, lo stesso.
Il contenuto concettuale è interessante e ricco di spunti riflessivi a vari livelli interpretativi.
I protagonisti della pellicola sono Joel Barish, un uomo molto introverso, intrappolato nella routine quotidiana, interpretato da un fantastico e quanto mai serioso Jim Carrey, una vera e propria rivelazione di talento in questo film.
Altra protagonista è Kate Winslet nei panni di Clementine Kruczynsky, ragazza estroversa, dalla personalità forte ed a tratti ribelle.
I due si conoscono per caso, su di una spiaggia, in un giorno in cui Joel decide di rompere bruscamente la routine e scappare da quell’insopportabile ciclicità dei suoi giorni, ciclicità, che come vedremo, ritornerà nella storia.
Dopo il primo incontro, i due intraprendono da subito una relazione amorosa che troncheranno dopo due anni a causa di un rapporto che iniziava a diventare troppo turbolento.
Il fulcro di tutto è racchiuso proprio nella fine della loro storia d’amore, in quanto Clementine in preda alla sofferenza decide di rivolgersi ad una clinica specializzata, in grado di eliminare tutti i ricordi inerenti ad una determinata esperienza, in questo caso alla sua storia d’amore con Joel.
Quando quest’ultimo viene a conoscenza dell’accaduto decide di seguire le scelte della sua ex compagna per eliminare tutto di lei dalla sua vita, non limitandosi solo agli aspetti più fisici e materiali.
Ma qualcosa durante la procedura va storto: Joel in fondo non è pronto ad eliminare dai suoi ricordi due anni di amore, di felicità e di piacere.
Non è pronto a ritornare su quella spiaggia e non ripensare alla donna che ha amato e che ama.
E dunque, mentre l’apparecchio che gli attanaglia la testa gli succhia via una parte di vita, Joel inizia a nascondere il ricordo di Clementine in ricordi più vecchi e dimenticati.
Nulla da fare, gli esperti che monitoravano l’operazione riescono a risolvere il problema e l’indomani Joel è lo stesso uomo che due anni prima aveva deciso di rompere con la routine e di andare a trascorrere una giornata al mare, da solo, come sempre.
In fin dei conti, ogni volta che si taglia con il passato, chiunque vorrebbe non mettere più piede nella selva oscura dei ricordi ed entrare per qualche ora in estasi per poter dimenticare tutto ed iniziare da capo l’indomani.
Per evitare gli strazianti martiri del dolore si è pronti a tutto, anche a dimenticare anni della propria vita, dimenticando però che spesso dagli errori si impara molto.
Ad ogni modo non sempre funziona eliminare, resettare. Non sempre funziona affidarsi ad una macchina che asettica, veloce, infallibile opera per noi.
Ed è questo il caso di Joel e Clementine che nonostante l’amore, l’odio, il rancore e l’assurda decisione di volersi cancellare, per caso, un giorno, in cui Joel voleva rompere con la routine quotidiana si rincontreranno, sulla stessa spiaggia e nonostante vengano a conoscenza di ciò che è accaduto, di come sia finita tra loro e di come abbiano reciprocamente deciso di cancellarsi, si abbandoneranno ai sentimenti più dolci.
Le ambientazioni e la fotografia sono ottime ed in determinate occasioni molto suggestive.
Originalissima la narrazione.
La bellezza del film, ovviamente risiede più che nella storia d’amore in sé, nel suo contorno e nell’aspetto riflessivo, nel fatto che ognuno può essere in grado di pensare: “se ci fosse questa possibilità cosa farei?”.
Corinne Cocca