Con l’arrivo dell’estate c’è un esponenziale aumento di consumo di bibite zuccherate, le quali nel 2010 hanno portato a circa 133.000 morti per diabete, 45.000 morti per malattie cardiovascolari e 6.450 decessi per cancro. L’impatto delle bevande zuccherate varia notevolmente tra le popolazioni. Circa il 76 per cento dei decessi che si stima siano ad esse collegati si è verificato nei paesi a basso o medio reddito.
Bevande zuccherate: lo studio
“Molti paesi del mondo hanno un numero significativo di decessi che si verificano a causa di un singolo fattore dietetico: le bevande zuccherate. Dovrebbe essere una priorità globale quella di ridurre sostanzialmente o eliminare le bevande zuccherate dalla dieta“. A parlare è Dariush Mozaffarian, autore di uno studio appena pubblicato su Circulation e preside della Scuola di Nutrizione Friedman presso la Tufts University di Boston. Lo afferma sulla scorta dei risultati della prima relazione globale dettagliata sull’impatto delle bevande zuccherate svolta dal suo team.
Secondo questa ricerca infatti l’impatto che le bibite zuccherate hanno sul diabete, sulle malattie cardiovascolari e sul cancro è diretto e allarmante. Dei 20 paesi più popolosi, il Messico ha avuto il più alto tasso di mortalità attribuibile alle bevande zuccherate con una stima di 405 morti per milione di adulti (24.000 decessi totali). Gli Stati Uniti, sono secondi, con 125 morti per milione di adulti (25.000 decessi totali). Mozaffarian inoltre aggiunge:”Alcuni cambiamenti nella dieta della popolazione, come l’aumento del consumo di frutta e verdura, possono essere difficili a causa dell’agricoltura, dei costi, della conservazione e di altre criticità. Questo non è complicato. Non ci sono benefici per la salute legati alle bevande zuccherate, e l’impatto potenziale di una riduzione dei consumi è il risparmio di decine di migliaia di morti ogni anno”.
L’effetto delle bevande zuccherate sui bambini
Quello delle bevande zuccherate è un problema che risulta dannoso soprattutto per i bambini. Fra i ragazzini che le consumano, le bibite di questo tipo sono la prima causa di un apporto calorico troppo alto. A dirlo uno studio della University of North Carolina di Chapel Hill, pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine. Inoltre, il consumo di bibite come la soda dolcificata, i drink alla frutta e gli energy drink, e’ associato anche con un piu’ alto consumo di cibi poco sani. I ricercatori hanno esaminato campioni provenienti da 10.955 bambini fra i 2 e gli 8 anni. Le bibite zuccherate sono le principali cause del maggior apporto calorico fra i bambini di 1-5 anni e quelli fra 6 e 11 anni.
Cosa fare dunque?
Abolirle completamente dalla dieta è una soluzione eccessiva e anche sbagliata, in quanto in alcuni casi (ipotensione etc), un modesto consumo di bevande zuccherate, può portare relativi benefici. E’ molto importante limitarne l’uso, soprattutto ai bambini, i quali sono i più esposti alle patologie sopracitate. E poi diciamocela tutta, cosa c’è di meglio di un bel bicchiere d’acqua fresca in una giornata estiva?
Christian Nardelli