Liternum : “Lì dove giace Scipione l’Africano”

Liternum : “Lì dove giace Scipione l’Africano”

Ti scrivo mentre me ne sto a riposo nella villa di Scipione L’Africano…è il sepolcro di un cosi grande uomo. Sono convinto che la sua anima è ritornata in cielo, non perché comandò grandi eserciti, ma per la sua straordinaria moderazione e per il suo amore di patria”

mappa Lago patria e Comune di Giugliano in Campania
mappa Lago patria e Comune di Giugliano in Campania

Così scrisse Seneca in una lettera a Lucilio, durante il suo soggiorno a Liternum, dunque, abbiamo prova che anche il famoso filosofo romano abbia trascorso del tempo proprio nell’area archeologica di cui parleremo.

Probabilmente non molti conoscono Liternum, o almeno ignorano i suoi aspetti più interessanti.

Liternum
Liternum

Situata nel Comune di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, Liternum è un’antica città romana, fondata quasi sicuramente intorno al 194 a.C. dalla stirpe degli Osci, in epoca preistorica, e sviluppandosi poi come centro abitato sulla sponda del lago Patria, venne a far parte insieme ad Atella delle città Osche Confederate. Liternum nacque dall’esigenza di procurarsi una colonia marittima proprio sulla sponda del lago, infatti nacque insieme alle altre due città marittime di Puteoli e Volturnum. Da queste antichissime origini tracciamo ora gli aspetti più singolari e attraenti di questo sito.

Busto di Scipione L'Africano (scultura)
Busto di Scipione L’Africano (scultura)

Il primo aspetto curioso è proprio quel riferimento di Seneca a Scipione l’Africano. In effetti, Tito Livio ci narra che la città  fu assegnata a trecento veterani della seconda guerra punica, probabilmente dell’esercito di Publio Cornelio Scipione detto l’Africano, che proprio qui durante il suo esilio pare avesse deciso di costruire la sua dimora, dove morì e fu sepolto. Ebbene, a dispetto delle apparenze non sempre gradevoli dei territori in provincia di Napoli, risulterà di certo sorprendente scoprire che proprio lì giacciono i resti di  un personaggio così rilevante!

Incisione commemorativa per Publio Cornelio Scipione detto l'Africano
Incisione commemorativa per Publio Cornelio Scipione detto l’Africano

Ma le sorprese che ci riserva questo sito, non sono terminate. Interessante è anche l’origine di una strada ancora oggi utilizzata dai campani, chiamata Via Domitiana, che ci risulta voluta dall’imperatore Domiziano per collegare questa zona a Puteoli, e fu senza dubbio con questo collegamento urbano che Liternum raggiunse un grandissimo sviluppo economico e commerciale, fungendo da crocevia per le comunicazioni e gli scambi con Roma. Dopo un periodo di declino per la presenza dei Vichinghi, Liternum acquisì grande importanza anche in periodo medioevale divenendo sede episcopale della Diocesi di Aversa.

Parco Archeologico di Liternum
Parco Archeologico di Liternum

Naturalmente mai saremmo venuti a conoscenza di informazioni cosi utili senza l’intervento degli archeologi che nel 1932 con i primi scavi scoprirono una quantità sorprendente di ricchezze accumulate in questa zona, a partire dall’ara di Scipione L’Africano, fino ad un’intera necropoli imperiale… un tesoro che in pochi immaginano!

Ara funeraria di Scipione l'Africano
Ara funeraria di Scipione l’Africano

Ma cosa resta oggi di Liternum?

Innanzitutto dell’antica Liternum è visibile ancora oggi il Foro, che accoglie la tomba di Scipione, una piazza cinta su tre lati da portici e da resti di colonne in laterizio. Ma ancora da ammirare restano il Tempio dedicato alla famosa triade capitolina, Giove, Minerva e Giunone, e la Basilica costruita all’epoca di Silla. Tutto ciò che è ancora visibile appartiene però ad epoche diverse: ne è un esempio l’Anfiteatro, quasi sicuramente di epoca repubblicana, restaurato poi in epoca imperiale insieme alla costruzione delle Terme, anch’esse ancora visitabili. I resti però meglio conservati riguardano la zona della Necropoli con circa 150 sepolture di differenti tipologie.

colonne in laterizio
colonne in laterizio

La questione di Liternum oggi è molto delicata, e divenne complicata da quando nacque la volontà di rendere Liternum un sito archeologico di importanza mondiale quanto Ercolano e Pompei, volontà purtroppo polemizzata ma soprattutto in forte contrasto con la mancanza di fondi sufficienti per riqualificare il sito come parco archeologico.

Litorale Domitio
Litorale Domitio

La gestione quindi del Parco archeologico di Liternum, non è mai stata semplice, come non è semplice pubblicizzarne l’interesse, le visite, le relative ricerche, per questo si è diffuso il concetto di una Liternum “dimenticata” e soprattutto troppo degradata rispetto all’importanza che meriterebbe. Spesso il parco archeologico è stato ritrovato in pessime condizioni, invaso dai rifiuti e sempre meno curato, una Liternum dimenticata dalle autorità, dalla giustizia, forse anche dalla sua stessa gente.

Parco archeologico di Liternum in pianta
Parco archeologico di Liternum in pianta

Che gli appassionati di storia e gli archeologi si preoccupino per il destino di un luogo cosi importante è del tutto naturale, anche necessario, ma ciò che ci auguriamo è che gli stessi campani si rendano conto e si informino sul meraviglioso patrimonio che circonda le loro abitazioni, basterebbe un briciolo di sana informazione e un grande amore per la propria terra, per rendere giustizia alla bellezza della nostra storia.

Martina Napolitano

fonti : cir.campania.beniculturali.it/archeogiugliano ; www.romanoimpero.comwww.ilfattoquotidiano.it