Nanak Sahib (1469-1539) rappresenta il primo dei Guru sikh, fondatore del sikhismo. Egli è stato un importante filosofo e mistico indiano che diede vita ad una nuova dottrina che prevedeva una riforma di tipo sociale atta al cambiamento del mondo attraverso il comportamento dell’uomo.
Nanak aveva origini molto umili ed era amante della scrittura e del viaggio. Viaggiò per circa trent’anni, a piedi, di paese in paese, alla ricerca di se stesso accompagnato dal suo fedele seguace Mardana, un musulmano che suonava la ribecca. Insieme intonavano credi e lodi al Signore.
L’intento principale di Nanak era quello di insegnare l’amore di Dio agli uomini, indipendentemente dalla suddivisione sociale in caste o dalle diverse tipologie di religioni. Egli voleva insidiare nella mente umana la certezza dell’amore di un essere così grande che risiedeva in tutti a prescindere da qualsiasi diversità etica o morale. Credeva negli uomini di carità.
Nanak: amore per la fede
Durante la sua infanzia, quando suo padre lo mandava al mercato a comperare dei recipienti egli anziché svolgere tale mansione regalava denaro alle persone affamate consolidando interiormente l’idea che non c’era miglior affare che dar da mangiare agli affamati.
Nanak distribuiva perennemente ai poveri tutto ciò che possedeva e quando qualcuno gli domandava il perché egli rispondeva:
“Na koi hindu, na musulman
Non c’è ne indù ne mussulmano”.
Secondo la mentalità dell’epoca tutti i gruppi religiosi erano completamente differenti tra loro, pertanto dovevano provvedere singolarmente alla sopravvivenza del proprio popolo. Era quasi inconcepibile l’idea che le diverse minoranze religiose potessero aiutarsi tra loro. Nanak voleva creare un popolo nuovo in cui l’uomo poteva trovare nei propri simili espressione di se stesso e lo fece con l’aiuto di nove profeti che perfezionarono e modificarono, volta per volta, determinati aspetti di questa nuovo modo di vivere. Egli era vicino a tutte le religioni.
La morte
Quando Guru Nanak morì scoppiò un forte litigio tra i mussulmani e gli indù. Ambedue gruppi religiosi pretendevano le spoglie del Guru e volevano organizzare il funerale in maniera differente, secondo le proprie tradizioni religiose.
Per placare le controversie si decise di porre dei mazzi di fiori ad ambo i lati delle spoglie e quelli che al mattino seguente si sarebbero rivelati essere più freschi avrebbero avuto le spoglie del Guru.
L’indomani però ci fu una gran bella sorpresa poiché il corpo del Guru Nanak scomparve. In definitiva fu deciso che il lenzuolo che copriva il corpo fosse diviso a metà; metà lenzuolo fu bruciato dagli indù e l’altra metà fu sepolta dai mussulmani.
Tutto per conservare in eterno il ricordo di colui che aveva offerto tanto al mondo.
Sabrina Mautone
Fonti
Fonte Immagini Nanak: Google.
Bibliografia: Sikh Gurus.
Curiosità: Gautama Buddha, Om – Origine di tutti i mantra, Siddharta.