Oliver Hardy nasce ad Atlanta, in Georgia, negli Stati Uniti, nel 1892, meglio noto in Italia con il soprannome di Ollio (Ollie negli Usa). Hardy è infatti principalmente conosciuto per le scene comiche assieme al collega Stan Laurel: insieme hanno formato, infatti, il celebre duo comico Stanlio e Ollio – in inglese Laurel&Hardy.
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Oliver Hardy, heavy di Hollywood
Sin da bambino manifesta la propria predisposizione per il mondo dello spettacolo, sia da cantante che da attore.
Il suo debutto da attore comico avviene nel 1914, con il corto cinematografico muto Outwitting Dad. Da questo momento in poi, fino alla sua morte, avvenuta il 7 agosto del 1957, Oliver Hardy girerà più di quattrocento film, sia muti che sonori.
Fra la fine degli anni Dieci e l’inizio degli anni Venti, lavora a Jacksonville e Hollywood, interpretando principalmente un tipo di carattere molto diffuso nei film muti, noto come heavy – che tradotto letteralmente significa “pesante” -, il “cattivo” che intimidisce per la propria stazza.
Stanlio e Ollio
Il primo film che vede in scena il duo comico Stanlio e Ollio è Cane fortunato, nel 1921, ma è grazie alla Hal Roach Studios, la casa cinematografica di Hal Roach, che Oliver Hardy e Stan Laurel iniziano a collaborare, rendendosi protagonisti di cortometraggi e film che ottengono un enorme successo.
La grande popolarità delle scene comiche di Stanlio e Ollio è spiegato da Hardy con la familiarità del pubblico con le figure di Stanlio e Ollio. «Il mondo è pieno di Laurel e Hardy», spiega l’attore «C’è sempre uno stupido, il tipo stupido, a cui non accade mai niente di male, e il tipo furbo che è addirittura più stupido del tipo stupido, solo che non lo sa».
Oliver Hardy e Stan Laurel producono assieme sessanta cortometraggi e sedici lungometraggi, ma bisogna aspettare il 1932 perché una delle loro opere si aggiudichi un Oscar. In quell’anno, infatti, La scala musicale (The Music Box) vince l’Academy Award come miglior cortometraggio.
Le scene comiche di Stanlio e Ollio – così come quelle di Charlie Chaplin, dei fratelli Marx – sono spesso considerate fra le migliori espressioni del genere comico slapstick, che sfrutta il linguaggio del corpo, gag semplici e schemi tipici per generare divertimento.
Ollio, nelle scene, è prepotente, sicuro di sé, tratta l’amico Stanlio come uno sciocco, come il colpevole di tutte le disgrazie che i due subiscono nelle storie, benché spesso sia anche Ollio a dimostrare la propria incapacità. Ollio in alcune occasioni si rivolge direttamente al pubblico per lamentarsi delle sventure che gli sono capitate utilizzando l’espediente cinematografico conosciuto come camera-look, il cui successo si deve proprio ad Oliver Hardy.
Le voci di Stanlio e Ollio
L’avvento del sonoro del mondo del cinema non porta al declino di Stanlio e Ollio, anzi gli attori arricchiscono le loro performance sia sfruttando i propri accenti caratteristici – Hardy ha l’accento del sud degli Usa, mentre Laurel quello inglese – e introducendo dialoghi e battute divertenti, che tuttavia non sostituiscono le precedenti gag basate solo su gesti e immagini.
Il doppiaggio italiano presenta alcune particolarità, che lo rendono originale e divertente, risolvendo con successo il problema della lingua. Sono, infatti, finiti i tempi del muto, in cui bastava semplicemente tradurre le didascalie in fase di montaggio.
Nonostante il succedersi di diversi doppiatori – fra cui il più noto è sicuramente Alberto Sordi, voce di Ollio in alcune pellicole -, le voci dei due personaggi hanno mantenuto alcune peculiarità, in linea con i loro caratteri, e non con le voci originali dei due attori. Stanlio parla quasi in falsetto, con toni piagnucolosi, mentre Ollio ha una voce da basso.
La fine degli anni d’oro
Negli 1939, Oliver Hardy lavora in coppia con la ex star del muto Harry Langdon nel film Zenobia, scritto in origine per Laurel, il cui contratto è, però, scaduto.
Il declino della popolarità di Stanlio e Ollio si ha negli anni Quaranta, quando si distaccano dalla Hal Roach Studios e firmano con la Tewntieth Century Fox. Tuttavia, il nuovo studio cinematografico non permette a Laurel di dirigere e scrivere i film, e non lascia spazio ad alcun tipo di improvvisazione. La qualità delle loro opere cala vertiginosamente, e l’ultimo film con la Twentieth Century Fox è del 1945, I Toreador.
Nel 1949 Oliver Hardy recita al fianco di John Wayne – con cui ha già collaborato sul palco teatrale per beneficenza – in Il ritorno del kentuckiano (The fighting kentuckian). Inizialmente, nonostante l’amicizia con Wayne, Hardy non vuole recitare senza Stan Laurel temendo che il pubblico pensi ad una rottura del duo. Dietro insistenza di Wayne, tuttavia, accetta il ruolo.
Oliver Hardy e Stan Laurel tornano insieme sulla scena solo nel 1951, con il film francese Atollo K, il loro ultimo film, considerato generalmente anche il peggiore della coppia. Entrambi gli attori, durante le riprese, sono malati: Hardy soffre di problemi cardiaci, problemi che lo portano alla morte sei anni dopo.
Hardy ottiene una stella, postuma, sulla Walk of Fame di Hollywood nel 1960.
Francesca Santoro
Fonti
New Georgia Encyclopedia – Oliver Hardy
Internet Movie Database – Oliver Hardy