Ilaria Iodice: ‘Napoli è la città in cui credo’
Oltre un anno. Dopo un anno a Porta Capuana si sente ancora la sua presenza e la sua allegria, più forte e più energica che mai. Ilaria Iodice è scomparsa un anno fa, una giovane vita spezzata all’improvviso. Ma in giro per Napoli, per i luoghi che amava, la sua storia viene ancora raccontata, il suo messaggio è ancora ascoltato e il suo ricordo è tenuto sempre vivo. Ilaria Iodice è ancora lì. “Combatte” ogni giorno con tenacia la sua battaglia: riscoprire con l’arte e la cultura, salvare e rivalutare agli occhi del mondo la città che ha scelto di amare.
Ventisei anni passati a Napoli, sei mesi a Londra, ho deciso qual è la città in cui credo. Ho passato gli anni all’Università collezionando e studiando libri di storia Napoletana comprati a Port’Alba o alla bancarella a San Biagio dei Librai, e scendendo nei cunicoli della città sotterranea come guida turistica. Nella mia camera c’è una gattina nera che combina disastri, un armadio stracolmo dei vestiti comprati nelle ore di depressione meteorologica a Londra, la collezione di Dylan Dog e dei manga di Ai Yazawa. Amo Napoli, la sua storia, i suoi segreti, le sue contraddizioni. Amo i vicoli e la street art. Amo scrivere. Dopo l’ultimo anno come direttrice del Lanificio25, continuo a scrivere perdendomi e ritrovandomi tra i vicoli di Napoli, la sua storia, i suoi segreti, e le sue contraddizioni.”
(https://ilariaiodice.wordpress.com/)
Ilaria credeva in quello che faceva, non si arrendeva, scriveva: “Ogni giorno il suo volto stanco viene preso a schiaffi. Ogni giorno, scopro una di quelle ferite. Ogni giorno sento il bisogno di fare qualcosa. Amo Napoli, la sua storia, i suoi segreti, le sue contraddizioni. Amo i vicoli e la street art. Amo scrivere. Dopo l’ultimo anno come direttrice del Lanificio25, continuo a scrivere perdendomi e ritrovandomi tra i vicoli di Napoli, la sua storia, i suoi segreti, e le sue contraddizioni. Ho capito chi sonoLeDueSirene. Una delle due ha ancora la forza di osservare, scrivere, credere di cambiare le cose.”
Ilaria sognava. Il suo sogno era probabilmente quello di credere davvero nelle sue passioni, di realizzare concretamente progetti reali nel quartiere in cui viveva. Il suo desiderio è diventato realtà. La famiglia e gli amici si sono impegnati nel realizzare alcuni importanti traguardi portando avanti il suo sogno: che i suoi progetti non si perdessero ma diventassero esempi concreti di amore per Napoli.
A Porta Capuana è stato finalmente realizzato il restauro della Fontana del Formiello, situata alle spalle di Castel Capuano, in piazza Enrico de Nicola. Guida turistica per la città di Napoli, Ilaria raccontava la storia della Fontana del Formiello. In suo ricordo e in suo onore, la fontana è stata “riportata all’antico splendore” dall’Associazione Culturale Le Due Sirene.
“Le fontane sono alimentate da lacrime d’amore”
(Matilde Serao)
Ilaria adorava conoscere la storia di ogni angolo del suo quartiere, camminava per le stradine strette, lì dove il sole non riesce a brillare, e scorgeva nell’aria i segreti dell’antica Partenope, percepiva le contraddizioni e le speranze di una città troppo spesso ferita e abbandonata. Diffondeva e raccontava alla gente attraverso le visite turistiche, i suoi scritti e i suoi pensieri l’amore incondizionato per Napoli.
L’impegno costante e la continua difesa sono state le armi della sua lotta personale per far capire alla gente che Napoli può cambiare, sempre e forse in meglio. Il suo messaggio e il suo sogno d’amore sono stati ascoltati. Il restauro dell’edicola di San Gennaro, le visite guidate al Tunnel Borbonico, i turisti e i cittadini che si fermano attirati dal bianco lucente della Fontana del Formiello sono testimonianza della vittoria di Ilaria.
Il suo messaggio è impresso a Porta Capuana. Le speranze e le emozioni di Ilaria Iodice vivono negli occhi e nel cuore di chi ha dato vita ai suoi sogni. Ilaria Iodice continuerà a vivere e sorridere ogni volta che un passante si fermerà a visitare la Chiesa di Santa Caterina a Formiello, ogni volta che un turista ammirerà la piazza dove operava, i monumenti che amava. Ilaria continuerà a vivere nei sogni di ogni ragazzo che sceglie di amare la sua città, senza rifiutarla e oltraggiarla. Il suo ricordo continuerà a vivere attraverso le sue parole. “Napoli città delle contraddizioni, città presa a schiaffi ogni giorno ma che riesce a rialzarsi nonostante le ferite e i colpi ricevuti.”
Città imperfetta e rinnegata, Napoli attende di essere compresa e guarita, attende di essere sostenuta e rivalutata e ha bisogno di qualcuno che creda davvero che possa cambiare. Questo il messaggio di Ilaria, per non dimenticare il suo sogno d’amore.
“Gli uomini passano, le idee restano”
(Giovanni Falcone)
Valentina Labattaglia