Ewan McGregor nasce a Crieff, in Scozia, il 31 marzo del 1971. Incoraggiato anche dai genitori e ispirato da suo zio, Denis Lawson — interprete di Wedge Antilles nella trilogia originale di Star Wars —, lascia la scuola per dedicarsi agli studi di recitazione.
Dopo aver ottenuto ruoli minori in Piccoli omicidi tra amici, film di esordio di Danny Boyle — che nel 2010 vince il premio Oscar per The Millionaire —, e Le cinque vite di Hector (Being Human), di Bill Forsyth, con Robin Williams, Ewan McGregor è nel ruolo di protagonista in Trainspotting, secondo film del regista Boyle.
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, ha un enorme successo, tanto da essere al decimo post nella classifica del Brithish Film Insititute dei cento miglior film britannici, e «rappresenta un importante passo avanti per McGregor, che interpreta un affascinante, improbabile antieroe» (Mick LaSalle, San Francisco Chronicle).
«Questo è Star Wars!»
Negli anni seguenti Ewan McGregor dimostra una predilezione per film con budget ridotto e indipendenti, finché nel 1999 non viene scelto per il ruolo di Obi-Wan Kenobi, Maestro Jedi di Anakin Skywalker, nel film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma di George Lucas, decisamente non in linea con le sue pellicole precedenti e le opinioni manifestate. «So cosa ho detto ma, hey! Questo è Star Wars!», è la spiegazione dell’attore a questa deviazione dalla rotta.
Per il suo personaggio, McGregor ha studiato accuratamente Alec Guinness, l’attore che ha interpretato Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale (1977-1983). «Ho dovuto trasformarmi in un giovane Alec Guinness», ha detto McGregor, che ha cercato di imitarlo in ogni cosa, soprattutto nel modo di parlare.
Ewan McGregor anche performer musicale
Nel 2000, McGregor veste i panni dello scrittore inglese James Joyce nel film indipendente Nora, al fianco di Susan Lynch. Nel 2001, l’attore torna a interpretare uno scrittore, questa volta però fittizio, in Moulin Rouge!, pellicola di tutt’altra natura, ispirata a La Bohème di Giacomo Puccini. Vincitore di due premi Oscar — migliore sceneggiatura e migliori costumi —, il musical vede il cast messo a dura prova per le numerose performance canore a cui sono sottoposti gli attori, difficoltose soprattutto nei duetti e nelle scene di canto corale.
L’atmosfera è surreale, tipica del genere — «la luna sorride, le stelle brillano, gli amanti ballano su una piattaforma di soffici nuvole» —, il tutto reso credibile soprattutto grazie a Ewan McGregor, «attore fantastico e dinamico performer musicale» che «ha il talento di convincerci delle emozioni liriche che scaturiscono da lui» (Edward Guthmann, San Francisco Chronicle).
Notevoli le esecuzioni canore in Your Song e All you need is love di McGregor, definito da Rita Kempley del Washington Post «il più coinvolgente del film» da questo punto di vista.
Nello stesso anno, l’attore scozzese partecipa come protagonista al film di Ridley Scott Black Hawk Down, mentre nel 2002 è di nuovo Obi-Wan Kenobi in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni.
Nel 2003 Ewan McGregor si immerge nel surrealismo di Tim Burton, con Big Fish – Storie di una vita incredibile, e dopo aver concluso il ciclo di Star Wars con Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005), è nel cast del film di Woody Allen Sogni e delitti (Cassandra’s Dream, 2007). Nel 2009 è uno dei personaggi principali in Angeli e Demoni, film di Ron Howard, basato sull’omonimo romanzo di Dan Brown., in cui secondo Alessandra Levantesi di La Stampa «la sola interpretazione di qualche intensità è quella del camerlengo Ewan McGregor».
Insieme a George Clooney e Kevin Spacey, McGregor è nella commedia L’uomo che fissa le capre (2009) di Grant Heslov, e nel 2012 affianca Naomi Watts nel film The Impossible, «in una interpretazione di ferocia e sentimento» (Peter Travers, Rolling Stones).
Nel 2015 è nel cast di Mortdecai, con Johnny Depp di David Koepp, fim flop ai botteghini e per lo più stroncato dalla critica.
Francesca Santoro