Francesco Artibani è un fiume creativo in piena.
Lo sceneggiatore 47enne romano è stato uno dei protagonisti dell’appena concluso Lucca Comics con ben due delle sue ultime creazioni: l’ultimo episodio di Monster Allergy, la serie creata insieme a Katja Centomo, Alessandro Barbucci e Barbara Canepa e che ha ottenuto un successo internazionale diventando anche una serie animata, e la nuova storia della saga di PK, Il raggio nero, realizzata graficamente anche stavolta da Lorenzo Pastrovicchio e Max Monteduro, già al lavoro con Artibani nel precedente PK – Potere e Potenza, e attualmente in corso sul settimanale Topolino.
Lo abbiamo raggiunto per chiedergli le sue impressioni sull’evento appena trascorso e qualche curiosità su questi due suoi nuovi lavori, entrambi lungamente attesi e accolti benissimo.
Com’è andata al Lucca Comics?
Molto bene, malgrado l’influenza. Il lancio del volume di Monster Allergy e la presentazione della nuova storia di Pikappa hanno avuto un grande riscontro e questo ha bilanciato tutti i disagi e i malanni. Non vado mai volentieri alle fiere del fumetto ma sicuramente sono tornato a casa soddisfatto.
Sei andato lì sia per PK che per Monster Allergy. Com’è stata la risposta del pubblico alle due proposte?
L’accoglienza per Monster Allergy è stata commovente, davvero. Da un punto di vista brutalmente pratico il volume e l’albo numero 30 hanno venduto tantissimo ma l’affetto dei lettori verso la serie, vedere la gente sorpresa che abbracciava il pupazzone di Bombo, la folla allo stand della Tunuè e il pubblico che riempiva la sala per l’incontro con gli autori… beh, sono state cose molto belle. Anche per Pikappa le cose sono filate lisce (ma lì c’era un altro tipo di attesa. Sono stati incontri confortanti, quel genere di appuntamenti che ti caricano e ti spingono a fare bene.
Com’è stato scrivere il “vero” ultimo episodio di Monster Allergy a nove anni dalla chiusura della serie?
Ho lavorato al soggetto e alla sceneggiatura come sempre insieme a Katja Centomo e per entrambi c’erano tanti timori ma anche il grandissimo desiderio di ritrovare Zick, Elena e tutti gli altri mostri. Ci siamo preparati bene, abbiamo studiato e ripassato la materia ma i personaggi li avevamo ben chiari, riprenderli è stato naturale. Dovevamo confrontarci con alcune novità e dei cambiamenti importanti e quella è stata la parte più divertente di tutta l’impresa.
Come mai dopo tutto questo tempo tu e la tua squadra siete tornati a scrivere quest’ultimo episodio?
Perché la casa editrice Tunué, nelle persone di Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente, ci ha dato questa opportunità con la classica proposta che non si può rifiutare: una ristampa completa e di grande pregio e la possibilità di scrivere una storia “importante” per l’intera serie. Con Tunué abbiamo lavorato benissimo; l’editore ha fatto un grande investimento e questo ci ha messi nella condizione di lavorare nel modo migliore. La banda, come nei Blues Brothers, si è ritrovata senza problemi, da parte di tutti c’era veramente una voglia enorme di ripartire con un nuovo episodio.
La nuova storia di PK, Il Raggio Nero, riprende il filo della storia di Potere e Potenza partendo dalla distruzione della Ducklair Tower. Adesso ha esordito un nuovo nemico, Moldrock. Nel prosieguo della storia cosa ci aspetta?
Assisteremo al confronto tra Pikappa e il suo avversario e ovviamente seguiremo l’impresa del papero mascherato per tornare a casa. Ma, senza spoilerare troppo, questa storia aprirà degli scenari nuovi e inattesi che avranno conseguenze “pesanti” sulle prossime storie. Nel quarto episodio avremo tre epiloghi, uno più importante dell’altro.
Personalmente mi ha colpito molto il taglio spiccatamente adulto e ricco di azione che non lesina la violenza, taglio già presente in Potere e Potenza e che invece si è visto meno ne Gli Argini del Tempo. Qui addirittura alla fine del secondo episodio si vede quella che sembra un esecuzione capitale a tutti gli effetti. In PK continui a tenere l’asticella in alto sotto questo punto di vista, quindi?
Forse “Potere e potenza” era più inquietante (si suggeriva anche un epilogo drammatico per Paperino…). Questa nuova storia è certamente più ricca d’azione e più muscolare. L’asticella, al di là di tutto, con PK deve sempre essere alta perché si tratta di una serie che non concede rilassamenti, tutto deve sempre essere al massimo, spettacolare e sorprendente. Questo ritorno di PK io perlomeno lo intendo così, una serie dove ogni episodio dev’essere migliore del precedente.
L’accoglienza dei lettori su Internet de Il Raggio Nero fino ad ora è stata molto positiva. In che modo ha influito il “feedback” dei lettori su Potere e Potenza nella stesura di questa nuova storia?
Ho letto anch’io molti commenti e generalmente l’accoglienza è stata davvero buona – e di questo non posso che esserne contento. I riscontri e i commenti alla mia precedente storia non hanno pesato; non credo che uno sceneggiatore debba ascoltare pareri e richieste, non per scortesia o per arroganza ma semplicemente perché sono convinto che sia dannoso scrivere qualcosa per accontentare una parte di pubblico. Chi scrive in rete è una minoranza rumorosa (attenta, preparata e puntigliosa – ma pur sempre una minoranza) che non rispecchia però i gusti e il punto di vista della maggioranza dei lettori. Uno scrittore di fumetti, nei limiti del possibile, dovrebbe provare sempre a sorprendere e a spiazzare e questo non accade se fai del cosiddetto fanservice – lì ti limiti ad accontentare. Insomma, preferisco sbagliare da solo, senza l’aiuto di nessuno.
Il primo episodio si ricollega piuttosto direttamente ad uno degli ultimi numeri di PKNA, “Nella nebbia”. Non c’è il rischio che i nuovi fan, o anche chi si approccia a PK per la prima volta, possano rimanere disorientati?
Non credo, la storia è comprensibilissima anche per chi non ha letto quella storia, ci sono delle spiegazioni veloci e tutto dovrebbe risultare comprensibile.
Ad occuparti delle storie di PK ci sono soltanto le coppie autoriali formate da te e Pastrovicchio e da Sisti e Sciarrone oppure ci saranno delle nuove storie realizzate da qualche altra vecchia gloria del PK Team o addirittura da nuove leve?
Non ne ho idea, per ora ho sempre lavorato con Lorenzo trovandomi benissimo e l’intenzione è quella di realizzare insieme anche le prossime storie. L’unica eccezione sarà rappresentata dall’episodio per il ventennale di PK (Lorenzo è alle prese con il terzo episodio di Darkenblot).
E’ vicino il ritorno di PK su una testata autonoma?
Per il momento le storie di PK continueranno a essere ospitare sulle pagine del settimanale ma i piani editoriali possono sempre cambiare.
L’anno prossimo ricorrerà il ventennale della saga di PK. In che modo verrà celebrato?
L’unica cosa che so è che qualcosa accadrà, probabilmente in occasione del Comicon di Napoli. Non ho idea di quali saranno le celebrazioni ma aspetto fiducioso delle belle sorprese da parte della redazione.
Nella tua precedente intervista per La COOLtura, a febbraio, ci anticipasti qualcosina riguardo una sorta di cross-over fra PK e DoubleDuck. Puoi dirci qualcos’altro?
Questa informazione è classificata come riservata, se parlo sarò costretto a spezzare la capsula di cianuro che ho nel molare sinistro. Hai una domanda di riserva?
Giacomo Sannino