Il grasso corporeo viene percepito oggi nella cultura occidentale come qualcosa di estremamente disdicevole. Esso è avversato e combattuto da più fronti, dall’estetica alla scienza medica, passando per la psicologia, data l’immagine negativa di sé che indurrebbe.
Se la cultura della tecnica e della globalizzazione riconosce apertamente la propria repulsione verso i chili di troppo, è bene ricordare che non è sempre stato così. La Bibbia e le culture non ancora occidentalizzate condividono un’altra visione del grasso corporeo.
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Grasso corporeo: piaga dell’Occidente
Il grasso corporeo eccessivo è divenuto oggetto di una forte campagna di sensibilizzazione. La scienza medica ha dimostrato da anni quanto esso sia pericoloso e nocivo per la salute. Nei paesi super industrializzati esso rappresenta una vera e propria minaccia.
Il grasso corporeo in eccesso aumenta notevolmente le probabilità di malattie cardiovascolari o di sviluppare gravi patologie croniche. L’obesità, oltre ad appesantire i corpi e gli animi, appesantisce sensibilmente anche il fragile sistema del servizi sanitari nazionali.
Una maggiore cura di sé quindi, non solo apporterebbe dei grandi benefici a livello personale, ma sarebbe di grande beneficio all’intera collettività.
Anche i paesi in via di sviluppo non sono al riparo dalle conseguenze negative dell’essere sovrappeso. Una dieta ipercalorica è sempre segno di malnutrizione. Non è sufficiente avere a disposizione del cibo per sopravvivere. Bisogna anche essere consapevoli del proprio fabbisogno nutrizionale ed agire di conseguenza. I paesi in via di sviluppo, nonostante siano usciti dall’indigenza, non riescono ancora a garantire un’alimentazione sana ai propri abitanti. I cosiddetti ‘cibi spazzatura’ infatti, sono spesso molto più economici dei prodotti salutari. Il risultato è che l’obesità non è più una malattia esclusiva dei paesi con i redditi pro capite più elevati, ma sta iniziando ad affliggere anche i paesi in via di sviluppo.
Grasso corporeo: un nemico recente
Se la battaglia contro il grasso corporeo in eccesso è condivisa ed appoggiata praticamente all’unanimità, è interessante ricordare che non è sempre stato così. Fino a pochi decenni fa, nell’Italia prima del boom economico del dopoguerra e della conseguente assimilazione della cultura statunitense, il grasso corporeo in eccesso non destava preoccupazioni.
Nei paesi poveri infatti, ancor oggi il grasso è accolto molto positivamente, come segno di salute, ricchezza ed affermazione sociale. Possiamo dire che questa convinzione è vecchia di millenni, tanto che, anche i testi della Bibbia la testimoniano. Prendiamo per esempio il libro dei Giudici 3, 29:
In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno.
L’aggettivo ebraico che la traduzione italiana rende con il termine ‘robusti’, è šāmēn. Questo termine significa grasso, ma i Moabiti in questione non erano sicuramente preoccupati per il loro grasso corporeo eccessivo. La versione italiana della Bibbia CEI 2008 traduce ottimamente questo versetto. Nelle culture antiche, dire grasso significava dire forte, valoroso, temibile. In questa ricorrenza il testo vuole affermare che i guerrieri in questione erano veramente degli avversari potenti e che sconfiggerli sarebbe stata una grande impresa.
Se il termine šāmēn fosse stato tradotto in italiano come grasso corporeo, è evidente che si sarebbe scelto un letteralismo fuorviante. Ci troviamo di fronte ad un altro paradigma culturale. La Palestina dell’antichità è assimilabile ad un paese odierno con scarse risorse. Allora come oggi nei paesi poveri, dire grasso era come dire forte, in ottima salute: l’esatto contrario di oggi.
Nella nostra cultura minacciata dall’obesità e dal grasso corporeo in eccesso, tradurre šāmēn rispettando il suo significato avrebbe impedito la comprensione del testo. Lo scenario che si sarebbe descritto sarebbe stato quello di una facile operazione militare contro dei soldati sovrappeso e quindi inadeguati alla battaglia.
Christian Sabbatini
Fonti
Immagine in evidenza: www.saluteintestinale.com,
Immagini media: www.saluteintestinale.com, blog.edoapp.it, lecconews.lc
Software utilizzati: BibleWorks 8
Bibliografia
Bibbia CEI 2008
L. Koehler-W. Baumgartner, The Hebrew and Aramaic Lexicon of the Old Testament, Brill, Boston 2001, 1567.