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Palio del Viccio
Col termine palio risulta spontaneo ed immediato far ricondurre la nostra mente al Palio di Siena, la nota competizione equestre che vede come protagoniste le 17 Contrade di Siena. Ebbene, oltre a questo conosciutissimo evento senese, anche nel sud Italia si svolge una festa per certi aspetti simili, ma di uguale bellezza. In provincia di Bari, a Palo del Colle, durante il martedì grasso, si tiene il Palio del Viccio, una storica manifestazione cavalleresca dalle remote origini.
La tradizione narra che questa festa sia nata dal desiderio, da parte di stallieri e artieri ippici, di esibire la propria maestria nell’addestramento equino. Alcuni studiosi, grazie ad alcune fonti letterarie, sembrerebbero far risalire tale festività al 24 d.C.: fu proprio Plinio il Vecchio che, nella sua Naturalis Historia, scrisse dei giochi che si tenevano in Puglia secondo le usanze dei palesi.
Ma in cosa consiste questo antico evento pugliese?
Palio del Viccio, evento antico e ricco di storia, col tempo ha subìto diverse modifiche. Nella versione originale, una robusta fune veniva legata e tesa tra due balconi del piccolo Comune di Palo del Colle; proprio su questa corda veniva appeso un tacchino vivo (da qui deriva il nome della festività: “viccio” significa per l’appunto “tacchino” in dialetto).
Lo scopo dei cavalieri era quello di colpire ed uccidere il povero animale cercando di farlo cadere dalla fune. Fortunatamente questa macabra usanza, che rendeva la morte dell’animale lunga e agonizzante, è stata definitivamente sostituita: sulla fune vi è tuttora la presenza del tacchino posto in una gabbia, ma l’intento dei partecipanti non è più quello di uccidere il gallinaccio, bensì quello di squarciare una vescica riempita d’acqua.
In questo gioco la bravura, l’equilibrio e la coordinazione dei partecipanti sono elementi fondamentali. Per riuscire nell’intento, bisogna saper coordinare la velocità del proprio cavallo, specialmente per via della strada in salita, con la postura del proprio corpo. Una volta raggiunto il punto in cui è stata posta la fune, il partecipante dovrà alzarsi sulle staffe e puntare l’asta acuminata verso la vescica piena d’acqua; tutto ciò con una rapidità e una precisione unica, regalando agli spettatori uno spettacolo straordinario. Il premio destinato al vincitore del Palio del Viccio è proprio un tacchino.
Altre attività del Palio del Viccio
Oltre alla corsa, il Palio del Viccio offre anche altre attività per intrattenere il pubblico. Più precisamente, nel 2014 vi è stata una vera e propria esplosione di novità. La festa si è arricchita di nuovi elementi quali il mercatino medievale, tornei d’armi tra i cavalieri appiedati, le esibizioni dei falconieri e i banchetti degli antichi mestieri (l’armaiolo, la tessitrice, lo speziale, ecc.). Le vie della città sono state animate dalla presenza di giocolieri e cantori. Quello stesso anno fu anche allestita una sala dedicata agli strumenti di tortura medioevali, realizzati dagli artigiani di Palo del Colle.
Il Palio dei Rioni
Sempre nel 2014, tra le diverse novità, vi è stata l’aggiunta dei rioni. La gara, dall’essere una competizione tra cavalieri singoli, è divenuta una gara a squadre affiancate da arcieri esperti in tiro con l’arco storico. Il gioco di apertura del Palio è rappresentato dalla corsa coi sacchi a staffetta. Successivamente le squadre dovranno sfidarsi in altri giochi: l’albero della cuccagna, il tiro alla fune con la ruota e il tiro con l’arco storico.
Luna Scotti
Sitografia: