L’8 dicembre 2015, una sequenza numerica ha messo in relazione ogni individuo con l’evento più atteso in tutto il mondo: il Giubileo della Misericordia.
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L’importanza dei numeri
Tutta ciò che ci circonda, compresa la nostra esistenza, è determinato dai numeri: immaginiamo l’Universo come un’infinita sequenza di numeri, la cui combinazione genera condizioni e circostanze dell’esistere.
Secondo Jung, il numero è la più primitiva espressione dello spirito, ossia l’aspetto dinamico dell’inconscio. L’inconscio collettivo è come un campo di energia dentro il quale splendono gli Archetipi, secondo un ordine ben preciso. Tale principio ordinatore è stabilito dai numeri.
Agostino riteneva che la mente avesse il compito di rintracciare le corrispondenze matematiche dell’Universo, dove i numeri rappresentano un linguaggio divino offerto agli umani per conoscerne i segreti.
I numeri sono simboli, laddove i simboli rappresentano un sistema di decodificazione di tutte le cose. Dunque, i numeri consentono di oltrepassare le nostre barriere mentali, al di là della quale è possibile entrare in connessione con lo Spirito dentro di noi e con l’Universo.
Attraverso i numeri, nel cervello viene attivato un codice che scandisce la nostra esistenza: l’ora ci “comanda” quando andare e tornare, le date ci ricordano le ricorrenze che per noi sono importanti, determinando “quantitativamente” la nostra vita. I numeri vanno a comporre messaggi che provengono dal mondo esterno per stimolare il nostro inconscio alla comprensione.
Giubileo della Misericordia: cosa c’è da sapere
Il Giubileo è l’anno di remissione dei peccati, un momento di riconciliazione e conversione. Il termine deriva dall’ebraico yobel, un corno d’ariete che veniva suonato per segnalare l’inizio del Giubileo, ossia un periodo che ricorreva ogni 50 anni, durante il quale la terra riposava prima della semina, avveniva la liberazione degli schiavi e la restituzione delle terre confiscate.
Una tradizione iniziata nel 1300 da Bonifacio VIII, che concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma, desiderosi di allontanarsi dal peccato, attraverso la confessione e la preghiera.
Il Giubileo indetto da Papa Francesco ha come tema la misericordia. Da un estratto della bolla di indizione del Giubileo leggiamo le parole del Papa sul significato della misericordia:
[…] Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato.
Il Giubileo è un avvenimento carico di significati e di rituali, che iniziano con l’apertura della Porta Santa: la porta simboleggia il passaggio dal buio del peccato al cammino verso la salvezza. Una Porta, il cui ciclo scultoreo narra la storia umana dall’alba dei tempi ai giorni nostri, che si apre solo durante l’Anno Santo e che stabilisce un percorso “straordinario” per la redenzione.
Come milioni di fedeli, ho seguito in diretta l’apertura della Porta Santa, con l’accortezza di cronometrare l’evento: Papa Francesco spalanca i sacri battenti precisamente alle ore 11:11, così come riporta anche romatoday.it, che ha aggiornato gli utenti in diretta durante tutta la durata della celebrazione.
Le segrete, ma non celate, corrispondenze dell’Universo sono entrate perfettamente in connessione con questo evento mondiale. Il cammino straordinario di salvezza inizia alle ore 11:11, una numerologia che possiede una straordinaria valenza simbolica e mistica. Un caso? Niente accade per inerzia…
11:11 e il cammino verso la retta via
In un clima di attesa e di gioia collettiva, il Papa spalanca ai fedeli di tutto il mondo la Porta Santa: sono le ore 11:11, non un minuto prima, non un minuto dopo. Qualcuno penserà ad una coincidenza, qualcun’altro ad una follia. Eppure 11:11 non è solo la scansione del tempo sui nostri orologi; è molto di più.
11:11 è un simbolo, che contiene una forte energia spirituale, una sequenza nella quale il numero maestro 11 costituisce il Genio. I numeri maestri sono pensati per aiutare l’uomo a raggiungere l’illuminazione, accessibile a coloro che hanno gli occhi per vedere queste energie. La sequenza 11:11 (quante volte ci è capitato di vederla sui nostri orologi?) attiva dentro di noi una connessione con la Realtà superiore. È un messaggio che proviene dal mondo esterno con la funzione di metterci in comunicazione con la strada giusta: il cammino verso la via della Luce.
E il Giubileo non ha forse questo compito di condurre i fedeli, attraverso il pellegrinaggio, alla retta via, liberandoli dal peccato grazie al perdono e alla misericordia?
L’11:11 è il ponte tra la dualità e l’Unità, un messaggio che proviene dal linguaggio divino. 11:11 è un portale: nel 1992, il giorno 11 gennaio alle ore 11:11 venne condotto per la prima volta uno speciale esperimento in diverse parti del mondo che vide coinvolte più di 144000 persone divise in gruppi, con lo scopo di aprire attraverso un rituale un portale dimensionale rappresentato dall’ 11:11. Quando siamo dinanzi all’11:11 apriamo un portale in noi stessi per accedere al Mondo Superiore, connettendoci con le energie divine che ci circondano.
Alle ore 11:11 la Porta Santa del Giubileo si apre, permettendo una connessione tra gli uomini e il divino.
Il significato del numero 11 e la sua ricorrenza
Il numero 11 è considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana ed è associato a una forte intuizione e una grande apertura mentale. L’Archetipo corrispondente a questo numero è quello del Genio, legato al livello di illuminazione della coscienza.
Il numero 11 è numero primo ed è palindromo di se stesso, ha un valore simbolico visionario e profetico. Rappresenta l’unione del macrocosmo e del microcosmo; secondo gli Arabi attraverso l’11 era possibile raggiungere la conoscenza di Dio. In Cina, è il numero del Tao, la via del cielo e della terra, nonché di unione tra i due mondi.
La presenza del numero 11 ricorre anche nelle Sacre Scritture (ben 42 volte): undici sono i seguaci di Gesù dopo il tradimento di Giuda; Gioachim e Zedechia hanno regnato ciascuno undici anni a Gerusalemme; nelle prescrizioni date da Geova a Mosé per la costruzione del santuario, Mosè deve fare undici lenzuola di pelo di capra per formare una tenda sopra la Residenza; Giuseppe, tradito dai suoi fratelli e salvatore della sua tribù, è l’undicesimo figlio di Giacobbe; numero di pianeti del nostro sistema solare menzionati nel sogno di Giuseppe; la Vergine Maria è presente in undici stazioni sul percorso della croce; la Chiesa cattolica e la Chiesa Ortodossa celebrano la Pasqua in date diverse. Ma ogni 11 anni le due date di questa festività coincidono.
Le corrispondenze possono essere infinite. 11 è anche il numero degli anni di durata di alcuni regimi: il Primo Impero francese, dal 1804 al 1815; l’Impero Hitleriano, dal 1933 al 1944; la IV Repubblica francese, dal 1947 al 1958. Secondo alcuni studiosi di numerologia, i potenti sono a conoscenza del significato e della valenza dei numeri. Di certo il numero 11 ricorre spesso in avvenimenti tragici: le Torri Gemelle, il sisma di Tokyo, la strage di Madrid, e non solo.
Tuttavia, nel clima di misericordia e perdono di questo Giubileo straordinario, ci piace considerare l’aspetto positivo di questo numero: alle ore 11:11 inizia il cammino verso la retta via.
Giovannina Molaro
Sitografia:
http://statoquantico.it/lenergia-dell-1111/
http://animeradianti.com/il-significato-dell1111-novembre-2010/