Le stelle del cinema e della televisione le conoscono tutti, ma Ilaria Abbiento forse la conoscono ancora in pochi, nonostante sia una delle più promettenti fotografe napoletane, nonché l’ultima vincitrice di uno dei più importanti premi italiani di fotografia: “Portfolio Italia – Gran Premio Apromastore Pentax” ad Alto Fest 2015.
Studentessa prima e libera professionista poi, Ilaria Abbiento si sta affermando in maniera rapida e concreta nel mondo dell’Arte Contemporanea trascinando con sé tutta la sua passione per la città di Napoli. Il titolo del suo ultimo lavoro, che le ha permesso di vincere il concorso promosso da Alto Fest ed ottenere un premio in denaro di 1500 euro, è “Corrispondenze”.
Si tratta di una creazione pregevole, emotivamente importante e che suscita curiosità ma al contempo affascina per le scenografie molto intimistiche. In Corrispondenze la Letteratura viene a contatto con l’Arte: si tratta di un interscambio equo tra nostalgia epistolare, spesso poche righe o parole di significato simbolico, accompagnate da una foto che ritrae gli stessi mittenti, il tutto in busta chiusa.
Qui si consolida il rapporto tra la parola e l’immagine, il conflitto non violento, su quale prevalga sull’altra in maniera più esemplificativa e comprensiva per chi osserva. L’idea di Ilaria Abbiento di restaurare uno schema comunicativo ormai in perenne deperimento è da apprezzare, oggigiorno sono ben poche le persone che godono ancora del piacere di intraprendere uno scambio epistolare, considerando che la tecnologia ha invaso e modificato tutte le forme di dialogo.
I soggetti protagonisti delle foto dell’artista sono tutti parte attiva del progetto, infatti ciascuno di essi ha messo a disposizione la scenografia entro la quale viene ritratto, ha scritto ma contemporaneamante ricevuto anche una lettera. Si tratta sostanzialmente di persone comuni, in ambienti altrettanto comuni, domestici, familiari e in pose quanto mai naturali senza alcuna posa di forma artificiosa, ma tutte denotano una caratteristica evidente che si vuole far trasparire.
L’intenzione di Ilaria Abbiento è non tanto quella di costringere l’osservatore ad una plastica analisi della scena che si trova dinanzi, ma di incuriosire, generare interrogativi, volontà di sapere e di scoprire magari chi è la persona ritratta, dove si trova il posto alle sue spalle, e per farlo l’unico modo è intraprendere delle “Corrispondenze”.
Nelle foto della giovane fotografa napoletana si può leggere una sorta di involontario studio scientifico, quasi come se si volesse portare alla ribalta una tradizione, una forma esteticamente laica ma implicitamente religiosissima della città di Napoli, questo è evidente anche in ” In ogni luogo”, progetto che ha preceduto ” Corrispondenze”.
La fotografia di Ilaria Abbiento è uno strumento utile per infrangere i soliti stereotipi e preconcetti che si creano intorno ad una delle più belle città del mondo, guardando una realtà quotidiana con gli occhi di chi la vede tutti i giorni e non con gli occhi di un fantomatico critico, la cui conoscenza è basata unicamente sulla lettura di racconti altrettanto fantomatici.
Nostalgia, attesa, curiosità, misticismo, colori ricercati, passione e irriverenza, naturalismo e storia, affetto e difetto, Arte e Design, queste sono tutte le caratteristiche di questa artista alla quale si augura una grande fortuna.
Vincenzo Morrone
Fonti : Repubblica.it, racnamagazine.it,