Le regole del caos: analisi del film ambientato a Versailles

Le regole del caos (A Little Chaos) è un film del 2014 — uscito in Italia nel giugno 2015 — prodotto dalla BBC e diretto da Alan Rickman, che non si cimentava nel ruolo di regista da L’ospite d’inverno del 1997, il suo primo esordio alla regia. Rickman è per lo più conosciuto nel mondo del cinema per la sua notevole carriera di attore ed è fra i più versatili e celebri attori britannici del momento.

Realtà storica e pura fantasia

Le regole del caos è ambientato nella Francia del XVII secolo — nel 1682, per la precisione, come annunciato all’inizio del film — durante la costruzione dei giardini della reggia di Versailles per volontà del re Luigi XIV, interpretato da Alan Rickman, regista e uno degli attori principali. Altra figura realmente esistita è l’architetto del paesaggio André Le Nôtre (Matthias Schoenaerts), di cui tuttavia non viene rispettata la vera età: nato nel 1613, Le Nôtre dovrebbe dimostrare circa settant’anni, mentre risulta chiaramente più giovane di Luigi XIV, nato nel 1638 e che, invece, sembra più anziano dei suoi quarantaquattro anni.

Del tutto fittizio è invece il personaggio di Sabine De Barra (Kate Winslet), giovane donna architetto di paesaggi. Un po’ anacronistico, in effetti, che una donna potesse esercitare una professione e godere dell’autonomia mostrata ne Le regole del caos. Tuttavia Alan Rickman stesso ha dichiarato che gli piaceva l’idea «di inserire un personaggio completamente inventato nel mezzo di un po’ di storia conosciuta» (Susan King, Los Angeles Times), e «Le regole del caos non vuole fingersi un’opera storica realistica» (Stephen Holden, The New York Times): sia la manipolazione dell’età di André e del re, sia il personaggio di Sabine — poco plausibile nella sua modernità — sono, quindi, chiaramente funzionali alla narrazione e non criticabili in quanto inseriti in un film che non si fregia di essere storico.  Le regole del caos non si preoccupa, infatti, di esporre fatti storici, ma di raccontare la storia d’amore fra André e Sabine, nonché il singolare comportamento e carattere di Sabine.

Le regole del caos
Kate Winslet e Matthias Schoenaerts in una scena del film

È, infatti, evidente sin dall’inizio che tra la donna e André, che affida a Sabine l’incarico di realizzare uno dei giardini del Palazzo, la nuova residenza della famiglia reale, ci sia un’attrazione. L’infelice matrimonio di André e le reticenze di Sabine, che cela il dolore per la perdita della figlia e del marito, ritardano tuttavia il lieto fine per la coppia.

Sabine De Barra, donna moderna nel XVII secolo

Ne Le regole del caos emerge chiaramente la tenacia di Sabine, che non si lascia demoralizzare dalle circostanze avverse alla riuscita del suo audace progetto architettonico, che non soggiace alle regole dell’ordine e della simmetria seguite invece con solerzia da André Le Nôtre. Una tenacia che consente a Sabine di gestire con maestria e disinvoltura, forse fin troppa per l’epoca, un ambiente di corte che le è estraneo, fino ad entrare in contatto con il re in persona e suo fratello (Stanley Tucci). Alla morte della regina consorte, Maria Teresa di Spagna, sarà proprio Sabine a suggerire al sovrano di Francia di contrarre un matrimonio segreto con una donna molto pia ma di umili origini, la futura seconda moglie di Luigi XIV Françoise de Maintenon.

Le regole del caos
Kate Winslet, che veste i panni di Sabine, «ancora una volta fornisce un’interpretazione che ci cattura con la sua bellezza, sensualità ed intelligenza» (Bill Zwecker, Chicago Sun-Times); la Winslet, il cui «mix di grazia, buonsenso e tristezza interiore è la ragione principale per continuare la visione» (David Rooney, The Hollywood Reporter), è dunque colonna portante e star de Le regole del caos, non impeccabile dal punto di vista della regia. Alan Rickman, infatti, deve molto al suo cast per la riuscita del suo film. Senza le doti già descritte della Winslet, l’ottima caratterizzazione di Tucci e la performance di Rickman stesso — regale, affettato, borioso, vulnerabile, fragile, umano — adatta al Re Sole, Le regole del caos risulterebbe un po’ statico e privo di colore.

Privo di spessore è il protagonista maschile Schoenaerts, la cui chimica con la Winslet non sembra funzionare: l’attore «fallisce nel cercare di convincerci che ci sia un’attrazione» (Stephanie Merry, The Washington Post). Kate Winslet «prende per mano l’impacciato e poco espressivo Matthias Schoenaerts» (Maurizio Acerbi, Il Giornale), che dunque non si dimostra all’altezza dei suoi colleghi.
Decisamente più affiatati Kate Winslet e Alan Rickman — pur non essendovi fra i due nemmeno un accenno di romanticismo —, nella scena del primo incontro fra Sabine e Luigi XIV, una delle più memorabili de film.

Le regole del caos
L’incontro fra Sabine De Barra (Kate Winslet) e re Luigi XIV (Alan Rickman)

Francesca Santoro

 Fonti

Internet Movie Database

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