Nato a Chicago nel 1942, Harrison Ford ha scoperto la recitazione al college e ha poi partecipato ad alcuni dei film statunitensi di maggiore successo, facendosi amare per la sua aria da mascalzone e per l’indubbia bravura nel caratterizzare personaggi indimenticabili.
È possibile che non abbia mai preso l’Oscar perchè i miei film lasciano più spazio alla storia che alla singola interpretazione. A me interessa che il film sia buono nel suo complesso, non avere il mio momento di gloria. La mia ambizione è di far provare emozioni alla gente. (repubblica.it, 18-10-2006)
Una serie di successi
Harrison Ford, tuttavia, non ha raggiunto il successo immediatamente. Per mantenere sé stesso e la moglie, infatti, ha lavorato anche come falegname. La foto che lo ritrae assieme al suo gruppo di lavoro è stata postata su Facebook da Sergio Mendes, un musicista che affidò al suo team la costruzione del proprio studio di registrazione.
Dopo i primi ruoli secondari, la svolta arriva con la partecipazione al film di George Lucas American Graffiti nel 1973.
È, però, il personaggio del contrabbandiere Han (Ian) Solo a portarlo davvero al successo. Dal 1977 al 1983, Ford è uno dei protagonisti dell’amata prima trilogia della saga fantascientifica di Star Wars, creata proprio da Lucas, con il quale l’attore aveva già collaborato.
Per ottenere questo ruolo iconico, pare che abbia affrontato la concorrenza di altri mostri sacri di Hollywood, quali De Niro e Stallone, e che abbia vinto in quanto vicino all’idea che Lucas aveva su come il personaggio sarebbe dovuto essere, ironico e fuori dagli schemi. Negli anni seguenti, tuttavia, ha preso le distanze da Solo, tanto che si vocifera abbia addirittura desiderato che morisse ne Il ritorno dello Jedi.
Di seguito, uno dei primi provini, in cui Harrison Ford è assieme a Mark Hamill, già selezionato per il ruolo di Luke Skywalker, con il quale discute della scomparsa del pianeta Alderaan.
Un altro importantissimo ruolo che ha rivoluzionato la sua carriera, poi, è stato senza dubbio quello dell’avventuroso archeologo Indiana Jones. Personaggio particolarmente caratteristico e ideato, anche questo, da Lucas, è stato il protagonista di quattro film diretti da Steven Spielberg, i primi tre girati negli anni ’80 e l’ultimo nel 2008.
Il soprannome Indiana (o Indy), con cui è universalmente conosciuto il brillante “dottor Jones”, viene dal nome di un cane di George Lucas ed egli conduce una doppia vita: è un rispettabile e tranquillo docente di archeologia ma anche un impavido cacciatori di tesori, passione che lo porta a girare il mondo e a rischiare la vita in pericolose e avvincenti avventure.
Ma i successi dell’attore non finiscono qui. Tra gli altri film rimasti nella storia del cinema in cui ha recitato, infatti, ci sono titoli quali Apocalypse Now film di guerra diretto da Francis Ford Coppola nel ’79 e liberamente ispirato a Cuore di tenebra di Joseph Conrad, che tramite personaggi enigmatici e situazioni folli descrive il dilemma morale legato alla guerra in Vietnam.
Ci sono poi Blade Runner, film di fantascienza diretto da Ridley Scott nell’82, in cui si da la caccia a replicanti simili all’uomo. Sabrina, il remake dell’omonimo film con Audry Hepburn, in cui interpreta un serio imprenditore al fianco di Julia Ormond sotto la regia di Sydney Pollak, in una commedia romantica e spassosa datata 1995. Air Force One, diretto da Wolfgang Petersen nel 1997, in cui Harrison Ford interpreta un Presidente degli Stati Uniti il cui aereo viene preso in ostaggio da dei terroristi.
Gli ultimi progetti di Harrison Ford
Il 2015 lo ha visto impegnato in Adaline – L’eterna giovinezza, assieme all’attrice di Gossip Girl Blake Lively, toccante e malinconico film sullo scorrere del tempo.
E ora, dopo essere tornato a vestire i panni di Han Solo, pare proprio che Ford sia pronto a ricalarsi sia in quelli di Indiana Jones in un quinto capitolo della saga, il cui copione dovrebbe essere in fase di scrittura, che in quelli di Rick Deckart nel seguito di Blade Runner.
Nonostante i suoi 73 anni, quindi, l’attore dallo sguardo sornione sembra non voler abbandonare Hollywood (e i suoi ingaggi da capogiro, a sei cifre) ma è pronto a calarsi sia in un nuove che in vecchie avventure.
Chiara Martino