Quello dei “ragazzi di Via Panisperna” è il nome attribuito ad un gruppo di giovani fisici italiani che collaborarono insieme ad Enrico Fermi per scoprire le proprietà dei neutroni lenti. Il gruppo di ricerca fu così soprannominato perché il loro lavoro si svolgeva nell’Istituto di Fisica dell’Università di Roma sito in Via Panisperna.
Indice dell'articolo
I ragazzi di Via Panisperna: i componenti del gruppo
Enrico Fermi
Egli nacque a Roma il 29 settembre 1901 e fin dall’adolescenza mostrò un grande interesse per la fisica, studiando in maniera autonoma materie come matematica, geometria analitica e analisi infinitesimale. La stessa cosa fu fatta all’università, tanto da divenire uno studente modello per tutti. Discusse una tesi sperimentale, il cui argomento era la formazione delle immagini con i raggi X. In seguito alla laurea si trasferì in Germania e poi in Olanda: qui Enrico Fermi conobbe Albert Einstein che mostrò nei suoi confronti grande simpatia e stima. Si occupò della quantizzazione del gas perfetto e delle incongruenze che affiorano nell’applicazione delle condizioni quantiche di Sommerfeld a sistemi contenenti elementi identici. In seguito nell’autunno del 1962 tornò a Roma nell’Istituto di Fisica in Via Panisperna, dove iniziò il periodo più fervido della sua vita e grazie all’appoggio di Orso Maria Corbino creò il gruppo di collaboratori che prese il nome i “ragazzi di Via Panisperna“. Ecco i componenti:
-
- Franco Rasetti
-
- Emilio Segrè
-
-
- Edoardo Amaldi
- Bruno Pontecorvo.
-
Franco Rasetti
Egli fu compagno di studi di Enrico Fermi all’università di Pisa; in seguito fu chiamato da Orso Maria Corbino a Roma dove gli fu assegnata la cattedra di spettroscopia, dedicandosi ad essa e compiendo studi sull’effetto raman nei gas. Tra il 1934 e il 1938 collaborò con Fermi alle ricerche di radioattività indotta e sui neutroni lenti. In seguito dopo essersi trasferito in Canada e negli Stati Uniti si dedicò alle ricerche sui raggi cosmici e sulla spettroscopia nucleare. Da non dimenticare la sua passione per la geologia e la paleontologia.
Emilio Segrè
Si laureò a Roma nel 1928 e fece parte dei “ragazzi di Via Panisperna” collaborando con Enrico Fermi sulla radioattività indotta e sui neutroni lenti. In seguito si rifugiò negli Stati Uniti dove insegnò all’Università di Berkeley e partecipò con Enrico Fermi e Bruno Rossi per la realizzazione delle armi nucleari. Nel 1955 collaborò con Owen Chamberlain scoprendo l‘antiprotone tra i prodotti dell’interazione proteone – nucleone ad altissima energia. Per questa importante scoperta ricevette il Premio Nobel per la Fisica.
Edoardo Amaldi
Anche egli si laureò a Roma e nel 1931 si trasferì a Lipsia per studiare la diffrazione a raggi X nei liquidi. Nel dopoguerra svolse un ruolo importante e determinante nella costruzione in Italia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e in Europa nel Conseil Europeen pour la Recherche Nucleaire (CERN). E’ stato uno dei principali protagonisti della Nascita dei Laboratori di Frascati dei progetti spaziali ESRO. Si occupò dello studio delle particelle elementari promuovendo anche la ricerca delle grosse onde gravitazionali. Inoltre il suo impegno per il disarmo fu attivo e costante, aderendo al movimento pacifista Pugwash. Infine nel 1966 fu presidente dell’International School on Disarmement and Reserch of Conflicts.
Bruno Pontecorvo
Si laureò con Enrico Fermi nel 1934 e si trasferì dopo poco a Parigi nell’Istituto del Radio, ottenendo notevoli risultati nel settore della fisica nucleare. Nel 1943 partecipò alla reazione del primo reattore nucleare canadese e nel 1950 si trasferì in Unione Sovietica presso l’Istituto Nucleare di Dubna. Molto importanti furono gli studi effettuati sulla fisica dei neutrini: egli ipotizzò l’esistenza di due forme ovvero la “variante e” e la “variante m”. Infine ideò il metodo cloro – argon per la loro rivelazione.
I ragazzi di Via Panisperna: studi, ricerche e lavori
Inizialmente il gruppo, chiamato i “ragazzi di Corbino”, si occupò di spettroscopia e dello studio del nucleo atomico: particolarmente interessante fu la teoria del decadimento beta. Il lavoro dei “ragazzi di Via Panisperna” sulla fisica del neutrone proseguì fino al 1935, ma alla fine dell’anno Rasetti si recò in America, Pontecorvo a Parigi e Segrè ricevette la cattedra di fisica a Palermo; rimasero solo Enrico Fermi e Edoardo Amaldi che proseguirono le ricerche scoprendo l’assorbimento risonante dei nuetroni da parte di alcuni nuclei. Nello stesso periodo Enrico Fermi formulò la teoria del rallentamento dei neutroni.
L’impegno di questi giovani fisici italiani è stato davvero molto importante e ha contribuito a numerose ricerche nel campo della fisica diventate ormai pilastri per la scienza.
Roberta Miele
Bibliografia
G. Colangelo; M. Temporelli – La banda di Via Panisperna: Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia – Hoepli Editore.