Il tesoro è un’opera d’arte contemporanea, vincitrice del concorso un’Opera per il Castello 2014. Realizzata dall’artista Claudio Beorchia.
L’ambiente nascosto del Castel Sant’ Elmo di Napoli è avvolto dalla forza dirompente della luce che emana il tesoro dell’artista Claudio Beorchia.
La possente presenza fisica e lo spazio strategicamente contenuto creano un forte stupore nello spettatore appena entrato. Una pepita d’oro luminosa e preziosa è facilmente riconoscibile agli occhi di chi guarda, ma è avvicinandosi che svela la sua identità. Passeggiare attorno al tesoro significa fare quello che ogni opera d’arte richiede al suo fruitore, ossia dialogare. Basta sfiorare l’imponente pepita per vedere come questo organismo, apparentemente statico, sia vivente e si muova sensibilmente ad ogni spostamento d’aria generatosi accanto: esso ‘respira’.
Il tesoro ‘nascosto’ è composto da coperte termiche, oramai divenute facilmente riconoscibili per le recenti vicende contemporanee legate ai tragici soccorsi in mare dei numerosi immigrati, che ogni giorno approdano sulle nostre coste. Esso assume una duplice chiave di lettura: un’opera che va oltre la sua lettura superficiale ‘vista da lontano’ di semplice pepita preziosa, per essere, una volta avvicinatisi, un organismo ‘vivente’. Dialoga con lo spazio e con il mondo circostante, con la realtà esterna alle mura del Castello e con il dramma dell’immigrazione,in cui le coperte termiche sono divenute oramai note nell’ immaginario sociale, in quanto avvolgono le innumerevoli vite sopravvissute al difficoltoso viaggio in mare per fuggire alla guerra.
Il giovane Beorchia ci chiede così di confrontarci con la sua opera coerentemente ‘parlante’, per suggerirci numerosi spunti di riflessione. Vi è un vero e proprio ritorno alla comunicazione tra l’opera e il suo fruitore, affinché quest’ultimo riesca ad andare oltre la preziosità di un materiale così pesante ma prestigioso per la nostra società, per lasciarsi coinvolgere da sentimenti che, con ‘leggerezza’, come una tenue corrente d’aria, si rivolgano al mondo sociale, a chi trova in un rischioso viaggio in mare la speranza e la salvezza, lasciando ogni proprio “tesoro” sulla terra ferma.
L’opera è vincitrice del concorso Un’opera per il castello del 2014, che aveva come tema lo spazio della comunicazione. Connessioni e condivisioni. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere gli artisti contemporanei in ascesa, valutando una serie di proposte adatte per la realizzazione di un’opera vincitrice, che poi entri a far parte della collezione permanente di Castel Sant’ Elmo di Napoli. Il progetto, promosso da Angela Tecce e con l’impegno costante di Claudia Borrelli, è un’ottima occasione per aggiornarsi sul panorama artistico contemporaneo e consentire ai giovani artisti di farsi conoscere, anche grazie al ricco catalogo del concorso, che dedica spazio anche ai progetti delle opere non vincitrici. Claudio Beorchia, vincitore di questa IV edizione, è un’artista che vanta già importanti esperienze nell’ ambito della sua formazione sia in Italia e all’ estero ed è un tipico esempio delle interessanti figure che caratterizzano il panorama artistico contemporaneo.
Le opere degli anni precedenti sono divenute parte integrante del noto Castello napoletano, caratterizzano la stessa morfologia dell’edificio, ottenendo così una sorta di museo a cielo aperto. Il bando del concorso 2015, che propone il tema uno sguardo altrove sarà chiuso il 10 marzo 2016. Tutte le informazioni utili sono presenti sul sito http://www.polonapoli-projects.beniculturali.it/. In attesa del prossimo vincitore, passeggiare per il Castel Sant’Elmo può essere un’occasione per conoscere il linguaggio di questi artisti emergenti.
Fonti: Catalogo: Un’opera per il castello 2014, IV edizione,lo spazio e la comunicazione. Connessioni e condivisione, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli, Prismi, editrice politecnica napoli srl, Napoli, Castel Sant’Elmo, 28 novembre 2015.
Angela Maselli