Mantra मन्त्र è un termine sanscrito che rappresenta l’espressione sacra dell’invocazione. Corrisponde ad un verso del Veda, preghiera e canto sacro. Letteralmente si traduce con “ciò che libera la mente” da Manas che significa mente e Trayati che significa liberare. Tale credenza si è diffusa attraverso il Vedismo, Brahmanesimo, Buddhismo, Giainismo, Induismo e Sikhismo.
È un suono che permette alla mente di liberarsi dai pensieri e spesso esso viene recitato e ripetuto più volte attraverso delle lettere, parole o vere e proprie frasi in sanscrito. Nei testi sacri la tecnica di scrittura si sviluppa su due righe, dette “slokas” o anche una riga singola.
Si crea così un effetto che si manifesta a livello sia fisico, energetico che mentale, una raccolta di onde sonore che trasmette una vibrazione simpatetica alla mente ed è il fondamento della scienza spirituale del Tantra “ciò che libera dal torpore dell’ignoranza” da Tan = oscurità, ignoranza .
I Mantra esistenti al mondo sono molto numerosi e soprattutto possono essere usati per molteplici scopi. Il più conosciuto è l’“Om” (AUM).
« śatamin nu śarado anti devā yatrā naścakrā jarasaṃ tanūnām putrāso yatra pitaro bhavanti mā no madhyā rīriṣatāyurghantoḥ »
« Ci stan davanti cento anni, o dèi, entro i quali avete stabilito la consunzione dei nostri corpi per vecchiaia, entro i quali i nostri figli diventano padri: non colpite il corso della nostra vita a metà del suo cammino. »
La sillaba Aum per gli scrittori Indù rappresenta un mantra; è un’emanazione di Brahman ossia il Creatore di ogni cosa nell’Universo.
- Śānti: libera dalle malattie, problemi psicologici, paura, illusione.
- Istambhan: servono per bloccare qualsiasi tipo di essere vivente od oggetto inanimato.
- Mohana: sono usati per ammaliare uomini, donne e anche animali.
- Uchchatan: servono a sconvolgere l’equilibrio mentale aumentando il dubbio, l’incertezza, la paura.
- Vaśikaran: il loro scopo è quello di sottomettere le persone fino a renderle schiave così da perdere la capacità di scelta.
- Ākarśan: vengono utilizzati per attrarre persone che vivono lontano.
Mantra: i più conosciuti
Śiva panchākśara mantra: Oṃ namaḥ Śivāya
“Io mi inchino davanti a Śiva”. Viene ripetuto in genere 108 volte, o anche 5 volte tre volte al giorno.
Hare Krsna mantra: Hare Kṛṣṇa Hare Kṛṣṇa | Kṛṣṇa Kṛṣṇa Hare Hare | Hare Rāma Hare Rāma | Rāma Rāma Hare Hare
Hare è appellativo di Visnu Rama.
Mantra rāja: Śrīṃ Hrīṃ Klīṃ Kṛṣṇāya Svāhā
“Fortuna, Illusione, Desiderio, Offerta al dio oscuro” Il mantra invoca tre aspetti del dio, e ha come scopo di ispirare l’amore divino.
Fonti:
Fonte citazione Mantra: Ṛgveda, I,89,9. Traduzione di Saverio Sani, in Ṛgveda, Venezia, Marsilio, 2000, pag.178)
Fonte articolo ed ulteriori informazioni: http://www.mantraefficaci.it/ ; http://www.ilgiardinodegliilluminati.it/mantra/come_praticare_il_mantra.html
Curiosità: Gautama Buddha, Om – Origine di tutti i mantra (II), Siddharta.