Museo di Anatomia Umana e Scienze
Il Museo di Anatomia Umana è uno dei più importanti musei universitari della città di Napoli, situato presso l’Istituto di Anatomia Umana nei chiostri di Santa Patrizia della SUN, Seconda Università degli Studi di Napoli. Il Museo cittadino, tra i più importanti a livello nazionale, è stato chiuso per molto tempo e soltanto da poco viene riaperto al pubblico durante particolari periodi o in occasioni speciali. La struttura fu fondata tra la fine del diciottesimo secolo e gli inizi del secolo successivo. L’intenzione iniziale e lo scopo principale era di interesse didattico: furono inserite e collocate alcune importanti collezioni relative alle scoperte e ricerche dell’evoluzionismo di Charles Darwin.
La sezione centrale e meglio strutturata del museo è il settore relativo all’anatomia normale. Gli studiosi hanno collocato un insieme di organi in cera curata da Francesco Citarelli e una sequenza di organi interni essiccati posti in esposizione. Una sezione altrettanto importante è il settore relativo all’anatomia patologica, ambito che studia e si occupa della scienza anatomica delle malformazioni dovute ad alterazioni provocate dalle malattie. Nella sezione è possibile trovare esposti feti malformati, teste dotate in un solo occhio e numerosi esempi di reperti malformati.
Il Museo di Anatomia è tra i più importanti in Europa e contiene infatti un omero preparato nel sedicesimo secolo dal noto anatomista fiammingo Andrea Vesalio.
La storia
Come ogni luogo di cultura che si rispetti, il Museo Anatomico della Seconda Università di Napoli ha una storia di prestigio e di grande importanza per il capoluogo partenopeo. Il 1997, dopo numerosi anni di silenzio, dimenticanza e quasi abbandono totale, il Museo riapriva finalmente al pubblico le sue porte e le sue immense “ricchezze”, riconsegnando alla città di Napoli e all’interesse nazionale un patrimonio culturale scientifico di grande importanza e testimonianza del settore scientifico, più in particolare anatomico.
Quasi dieci anni dopo la Seconda Università di Napoli, in quanto ente facente parte delle istituzioni culturali e scientifiche della città, ha dato forma e vita al progetto MUSA, Museo Universitario delle Scienze e delle Arti. Il progetto si basa sull’individuare e sfruttare meglio le conoscenze e le competenze del Museo per una maggiore fruizione e diffusione dei beni storici dell’Ateneo. Qualche anno fa, esattamente nel 2012, il nuovo Statuto di Ateneo ha individuato ed indicato nel MUSA uno dei centri di maggiore riferimento e locazione della SUN, affidando la gestione dell’ente culturale ad un direttore amministrativo e ad un Comitato esperto e specializzato nel settore scientifico.
MUSA
Con il progetto del MUSA il Museo Anatomico ha di nuovo riguadagnato la giusta attenzione e considerazione a livello nazionale. Molte sono le visite guidate organizzate per turisti non solo campani e per scolaresche provenienti dalle più importanti città italiane. Il MUSA rappresenta la possibilità di rivedere e rivalutare il concetto stesso di museo e di patrimonio culturale e scientifico-anatomico.
Il museo non è soltanto un luogo di “accumulo storico”, come viene grossolanamente definito dai non esperti del mestiere e del settore, non è soltanto un contenitore di oggetti, ma rappresenta una nuova possibilità di valorizzazione e fruizione, di ritrovata curiosità e crescita socio-culturale del patrimonio territoriale che rappresenta.
Nel MUSA, oltre alle più datate e ben organizzate strutture dei vecchi Museo Anatomico e Farmacologico, sono presenti gli archivi museali universitari, il patrimonio monumentale, scientifico e culturale di cui la SUN gestisce la conservazione, in più si aggiungano i nuovi progetti riguardanti le realtà tecnico-scientifiche, come il MUSA, che hanno contribuito alla rivalutazione di parte del territorio.
Per adempiere all’organizzazione dei vecchi musei, anche il MUSA è articolato e suddiviso in sezioni precise. La più nota è la Sezione di Anatomia in cui è raccolta la prestigiosa collezione del vecchio Museo di Anatomia di Napoli. Altre sezioni in cui è articolato il Museo di Anatomia sono la sezione di Farmacologia, di Stomatologia, quella Bibliografica e quella Artistica.
In ogni settore ci sono specifiche competenze, strumenti e tecniche adeguate e idonee ai diversi ambiti di studio ed è possibile trovare anche nuove tecniche innovative per l’organizzazione del museo e il materiale di ricerca. Le attività museali del territorio vengono coordinate e gestite grazie alla Conferenza Nazionale dei Rettori, i cui membri riportano e si confrontano sulle rispettive ed individuali esperienze universitarie.
Sezione di anatomia