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Videoclip: Premessa
Sin dalla sua nascita il videoclip ha rivestito un fondamentale ruolo promozionale e fruitivo all’interno dell’industria discografica, contribuendo alla nascita della cosiddetta “tv musicale”, il cui prototipo negli Stati Uniti fu Mtv. Quale fu l’importanza di tale mezzo è presto detto: grazie al video i cantanti diventano degli artisti a tutto tondo, dovendo esprimere in pochi minuti un’esibizione capace di rappresentare la propria personalità, ricorrendo spesso alla recitazione o all’esecuzione di elaborate coreografie per adempiere meglio al compito. Ciò permise di creare un rapporto più “intimo” tra spettatore e cantante, il quale, soprattutto se debuttante, cessava di essere semplicemente una voce, ma diventava un volto, un’attitudine, uno stile.
Videoclip: Riconoscibilità
Uno dei motivi del successo del video è proprio la sua capacità di rendere riconoscibile il pezzo che sponsorizza: una melodia debole o poco immediata può comunque diventare celebre se associata a un video distintivo, come allo stesso tempo un cantante o un gruppo non particolarmente carismatico può farsi valere grazie a un generoso contributo audiovisivo, intento che sarebbe decisamente più arduo se attuato esclusivamente mediante passaggi radiofonici ed esibizioni televisive, che raramente possiedono tale potenza.
Videoclip: Potenza
Quella che è un po’ la raison d’etre del videoclip. Uno strumento capace di racchiudere un messaggio da far trapelare in un tempo ristretto, deve farsi carico di una potenza interpretativa straordinaria per far sì che possa funzionare. Ecco perché col passare degli anni l’essenza del video ha subito un’evoluzione evidente e necessario: da mera vetrina espositiva per gli artisti si trasformò in un contenitore narrativo, per poi diventare un mezzo divulgativo concettuale e allusivo. Questi tre modi di concepire lo strumento visivo tuttora convivono senza che nessuno abbia preso il sopravvento sugli altri due, anzi, talvolta essi sono presenti all’interno dello stesso video:
Videoclip: Esempi
Videoclip Espositivo: Bjork – “It’s Oh So Quiet”
Bjork canta e balla per tutta la durata del video, nonostante la presenza di effetti speciali non è presente né l’elemento narrativo né quello concettuale
Videoclip Narrativo: Hozier – “Take Me To Church”
Hozier non è presente all’interno del video, dunque viene a mancare l’elemento espositivo. Viene narrata la tragica storia di un amore omosessuale senza evidenti sottotesti allusivi
Videoclip Concettuale: Massive Attack – “Teardrop”
I Massive Attack non compaiono in scena né tantomeno è presente un intreccio narrativo. Il video è interamente concettuale.
Videoclip Espositivo + Narrativo: Marilyn Manson: “The Dope Show”
Manson è in scena per tutto il tempo (elemento espositivo) interpretando un alieno che diventa una rockstar (elemento narrativo).
Videoclip Espositivo + Concettuale: Peter Gabriel – “Sledgehammer“
Peter Gabriel è il protagonista indiscusso del video (elemento espositivo) partecipando a una serie di scenette altamente surreali (elemento concettuale) ma prive di narrazione.
Videoclip Narrativo + Concettuale: Roger Sanchez – “Another Chance“
Il Dj non è presente in scena. Viene mostrato l’incontro tra due giovani (elemento narrativo). Il cuore trasportato dalla ragazza rappresenta l’elemento concettuale.
Videoclip Espositivo + Narrativo + Concettuale: Radiohead – “Karma Police“
https://www.youtube.com/watch?v=IBH97ma9YiI
Thom York è presente in scena (elemento espositivo) all’interno della macchina che insegue il malcapitato (elemento narrativo), tuttavia l’elemento concettuale è preponderante.
Alfredo Gabriele Galassi