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Dante&Descartes: piccolo paradiso di libri perduti
Dante&Descartes: antichissima libreria a Piazza del Gesù.
La particolarità della vivace e colorata città partenopea si nascondei negli angoli più reconditi, nei vicoletti stretti e poco sconosciuti, negli anfratti che profumano ancora di antico. Lungo questa scia di suggestive sorprese si colloca un piccolo locale, nascosto ma conosciuto. In un angolo della centrale Piazza del Gesù, esattamente al civico numero 14, si nasconde un luogo magico per gli appassionati di lettura, letteratura e antichità.
Si tratta della famosa libreria Dante&Descartes, situata di fronte la Chiesa del Gesù Nuovo, da oltre cinque anni coordinata dal librario Giancarlo di Maio, giovane ragazzo di 28 anni che gestisce l’attività, erede di una importante famiglia di librai ed esperti del settore. Il piccolo paradiso è ricco di libri usati, nuovi, introvabili, colorati e ingialliti dal tempo, un piccolo luogo in cui il tempo, a volte, sembra essersi fermato, in cui la storia aleggia nell’aria come il pulviscolo e illumina i curiosi come un raggio di sole al mattino.
La storia del civico 14 di Piazza del Gesù
Sebbene prima della libreria Dante&Descartes il locale fosse stato abbandonato, all’inizio dello scorso secolo era sorta lì una tipografia e, come racconta Giancarlo, il suo piccolo mondo attira sempre ragazzi universitari, amanti dei libri, insegnati ed esperti studiosi interessanti di storia locale e non, di arte, di cultura. In qualsiasi momento si può andare nella libreria Dante&Descartes per parlare con Giancarlo o con il padre Raimondo Di Maio circa l’ultimo progetto editoriale o l’attività collegata alla libreria o la ricerca di qualche volumetto perso nel tempo, considerato introvabile e poi apparso magicamente tra quei libri che profumano di storia.
Di recente, Raimondo si è occupato dell’aspetto editoriale del nuovo racconto di Erri De Luca, scrittore napoletano molto amato dai giovani, creando piccole edizioni tascabili con copertine rigide e raffigurati scene della bella Napoli. Rovistando tra le pile di libri antichi e impolverati della libreria, si è potuto scorgere il catalogo dei libri rari che Dante&Descartes propone ai suoi affezionati clienti.
Ci sono volumi che trattano di storia napoletana, dei grandi classici italiani, ma si possono scoprire anche interessanti letture che parlano di psicologia infantile, di storia delle scienze umane o di romanzi gotici, dalla letteratura orientale alle trattistiche di linguistica napoletana, dalla saggistica inglese ai racconti popolari. Davvero, un paradiso di libri!
Perdere un luogo di storia…
Di recente, però, il piccolo locale in Piazza del Gesù è stato messo in vendita e la bellissima avventura di Giancarlo rischia davvero di terminare la sua corsa, come è accaduto per altre storiche e famose librerie napoletane, ad esempio Guida, Pironti, Amato. La notizia ha scioccato tutti gli addicted e gli affezionati del piccolo angolo di Dante&Descartes: quando un posto del genere, segno tangibile di qualcuno che lotta ancora per salvare e conservare la cultura, il patrimonio, l’arte per diffondere il sapere, rischia di chiudere, un pezzo di storia scompare.
Tuttavia, il libraio, Giancarlo non si è dato per vinto e ha reagito facendo affidamento sul messaggio della sua storia, della sua avventura e di ciò che per la sua famiglia significa cultura. Anziché rivolgersi ad enti pubblici per salvare il suo negozio, ha deciso, con l’aiuto e la collaborazione del padre, di comprare il locale e ha coinvolto, nel suo progetto di vita, anche i suoi lettori, i suoi clienti e la gente curiosa.
L’appello di Giancarlo
La proposta di Giancarlo è finalizzata ad una raccolta fondi.
“La libreria Dante & Descartes a piazza del Gesù Nuovo 14, è storia recente, iniziata quasi per caso nel maggio del 2011, quando nel locale che scegliemmo non volava nemmeno una carta. Paradossalmente un luogo così centrale, in piazza del Gesù Nuovo era stato abbandonato da più di dieci anni. […]La prima vendita, dopo tre o quattro giorni, a una ragazza (di cui in seguito diventai amico) che aveva visto uscire da una scatola un cofanetto con la Trilogia di Samuel Beckett.
Allo stesso tempo, non so se per bravura mia o grazie al luogo colmo di libri che era diventata la libreria, iniziò un traffico di persone che entrava e usciva in cerca di nuove proposte o di libri perduti, consigli di lettura o semplicemente per trattenersi e prendere un caffè in compagnia. La libreria ha sempre ospitato tantissime letture, presentazioni di libri o riviste, discussioni su svariati temi, e anche grazie a tutto ciò il gruppo di amici e lettori è diventato sempre più assiduo e attento alla vita e alle proposte della libreria.
Mentre accadeva tutto questo, nella mia vita e nella vita di tanti lettori, questo luogo è stato messo in vendita dai proprietari e per qualcuno è diventato un buon investimento, una possibile fonte di rendita per aumentare la propria ricchezza. I proprietari hanno ricevuto un’offerta per il locale. Adesso ho un mese di tempo per esercitare il mio diritto sull’immobile.
Tra non poche difficoltà, sto cercando di acquistare il locale. Ho raggiunto una buona parte della cifra necessaria e non manca moltissimo. Il mio obiettivo è di poter continuare l’attività libraria in una delle principali piazze del centro antico e non abbandonare un luogo dove sicuramente in futuro i libri non saranno più al centro.Questa campagna di finanziamento è volutamente semplice e chiara chiunque donerà qualcosa alla causa riceverà in cambio l’equivalente della cifra in libri scelti o chiesti se non disponibili in libreria.
La garanzia che offro è unica se riesco in questa impresa: finché sarò in vita (e spero anche dopo di me) a piazza del Gesù Nuovo 14 ci sarà una libreria stracolma di libri a disposizione dei lettori, appunto.”
Gli interessati e i curiosi. che sottoscrivono, avranno diritto all’acquisto anticipato di libri per la cifra donata. Ci si augura, naturalmente, che l’appello per salvare la libreria Dante&Descartes abbia il meritato riscontro e la giusta attenzione e che il luogo magico in cui un tempo “non volava nemmeno una carta” possa continuare a rappresentare il piccolo angolo di cultura in cui i libri odorano di storia e hanno il sapore dell’antico.
Valentina Labattaglia
Fonti:Dante&Descartes
- La citazione per l’appello alla libreria Dante&Descartes è stata tratta da qui, clicca per leggere interamente