Gesualdo è un piccolo paese collocato nel cuore dell’Irpinia, a ridosso della valle del fiume Fredane e la valle dell’ Ufita.Concentrato su una dolce collina, dove si erge il Castello simbolo massimo della comunità e testimonianza di storia remota, conta circa 3534 abitanti e gode di vedute panoramiche spettacolari. Ricco di stradine ed angoli nascosti, è una realtà tipica e caratteristica che il visitatore scopre con curiosità ed interesse.Circondato dai paesi limitrofi di Fontanarosa, Frigento, Grottaminarda, Paternopoli e Villamaina, il centro irpino gesualdino si contraddistingue, oltre che per la presenza della rocca-forte, per la sua devozione al santo patrono s. Vincenzo, ed è qui che si tiene il famoso rituale del volo dell’angelo: tradizione rinnovata ogni anno nell’ultima domenica del mese di agosto.
A Gesualdo ricorrenti sono anche diversi eventi organizzati al fine di promuovere il territorio, basti pensare all’ appuntamento culturale e folkloristico oramai fisso di “Saperi e Sapori” o al più recente di questi prossimi primi giorni di giugno, dove si terrà “Gesualdo Expone” : un’iniziativa per incentivare l’Irpinia e i cui protagonisti saranno gli antichi mestieri, l’artigianato del posto, l’enogastronomia e tanto altro ancora.
Gesualdo e cenni storici
Secondo la Storia, Gesualdo prenderebbe il nome da “Sessualdo”, ambasciatore del duca Romualdo. Cipriano De Meo ipotizza che questo cavaliere, a cui sarebbero state donate le terre ricche di boschi intorno alla rocca, si chiamasse Gis o Ghiz; per cui il toponimo deriverebbe dal tedesco Gis-wald, ovvero “Bosco di Gis” e da qui sarebbe venuto fuori “Gesivaldum”, poi diventato l’attuale Gesualdo. Il paese, dunque, ha origini molto antiche, risalenti all’ epoca longobarda e normanna. L’ultimo esponente del famoso casato Gesualdo fu Carlo, principe madrigalista di grande fama, nipote di san Carlo; fu lui a far restaurare il castello e arricchire il paese con chiese, conventi, acquedotti e fontane ancora oggi qui presenti.
Lo stemma di questa illustre famiglia, che nel ‘500 raggiunse l’apice della sua notorietà, raffigura un leone nero con cinque gigli rossi.
Gesualdo e il suo castello
Il Castello di Gesualdo si trova nel centro focale del paese e, riguardo ad esso, ci sono due differenti versioni storiche: la prima sostiene che il maniero risalga ad epoca longobarda, intorno alla metà del VII secolo, quando il duca di Benevento ne avrebbe ordinato l’edificazione in un luogo centrale dell’Irpinia, per difendersi dagli attacchi dell’imperatore Bizantino Costante II. Intorno ad esso nacque il nucleo abitativo che prese il suo nome.
Altra tesi, invece, data il castello nel IX secolo, per iniziativa del Principe di Benevento Radelchi. Documenti attendibili, però, ci sono solo dal XII secolo. Il castello si trova nella parte più alta ed antica del paese ed è formato da quattro torrioni circolari che delimitano la dimora-roccaforte. In esso è facile riscontrare elementi di arte gotica, rinascimentale ed ottocentesca. Dinnanzi alla struttura si apre uno stradone in pietra che fa da ingresso principale e che parte dalla piazza Neviera. Sotto Carlo Gesualdo, la fortezza fu adibita a palazzo signorile e, nel tempo, il castello ha subito saccheggi e terremoti.
Nella seconda metà dell’‘800 divenne proprietà dei Caccese e nei primi del ‘900 fu posto sotto la Sovraintendenza dei Beni Culturali di Salerno per il suo valore storico, artistico, ambientale ed architettonico. Il castello di Gesualdo fu fortemente colpito dal terremoto del 1980 e, ristrutturato successivamente, divenne in parte dominio comunale, attualmente visitabile.
Gesualdo Expone l’Irpinia
Dal 2 al 5 giugno, Gesualdo è sotto i riflettori; in quanto ospiterà l’evento “Gesualdo Expone” che vede l’intera Irpinia al centro della scena. Questa iniziativa lodevole mette insieme storia, tradizione e costume popolare, promuovendo, inoltre, il ricco patrimonio culturale non solo di Gesualdo ma delle Terre del Lupo. Per l’occasione sono stati organizzati: itinerari del gusto, percorsi sensoriali e viaggi della memoria alla riscoperta delle radici contadine lungo sentieri permeati di Storia e proiettati nelle speranze del futuro.
Il comune, con l’Associazione Agorà Gesualdo, ha reso possibile questa manifestazione votata a promuovere le eccellenze dell’artigianato e della produzione agro-alimentare locale, nel bellissimo e suggestivo scenario del centro storico del paese medievale. Sono previste: visite guidate, artisti ed artigiani all’ opera (i Maestri della pietra e del ferro, cesellatori e ceramisti, ricami artistici e decupage), laboratori eno-gastronomici, l’allestimento di una fattoria didattica, convegni, momenti musicali che allieteranno queste giornate di piena immersione nella storia e nella tradizione della verde Irpinia: “la terra dall’ aria buona”!
Lungo il dedalo di stradine del borgo antico, ci saranno tanti angoli e mesteri da scoprire!
Pasqualina Giusto
Bibliografia:
Pro Loco Civitatis Iesualdinae, La città di Gesualdo, contributo di studi e ricerche
File multimediale :