Spirale deriva dalla parola “spira” ed è una figura geometrica formata da una linea che si avvolge su se stessa all’ infinito.
Utilizzata molto nella tradizione celtica, essa simboleggia l’estensione, l’idea di sviluppo, la ciclicità della vita e della morte, l’emanazione ed il senso di creazione, di ciò che nasce e muore per rinascere ancora.
Rappresenta il percorso evolutivo che compie l’anima alla ricerca della consapevolezza, in un viaggio senza fine, se non quello di tornare all’ origine. E’ l’ Universo che ci “abita” dentro.
Nei suoi mille significati, è molto simile ad altri simboli femminili come: la Luna, la Conchiglia, la Sfera, la Terra, l’Utero materno. In ogni caso, essa mette in risalto il concetto della rotondità e dell’avvolgersi su se stessa.
La ritroviamo in tanti ambiti: dalla scienza (spirale del dna), alla storia (in quasi tutte le culture), all’ arte, alla psicologia, o basti pensare anche quanto sia ricorrente come icona nei tatuaggi dei tempi moderni.
Può assumere accezioni disparate, forme diverse ed essere metafora di: cammino, concentrazione, progresso, continuazione.
E’ forse il simbolo più forte di infinito e di sospeso in cui ci si può perdere o trovarsi.
Spirale nella storia e nello spazio
Presso i popoli primitivi la spirale raffigurava le danze magiche e di guarigione ed era l’emblema del labirinto; essa rievocava la sinuosità del serpente, la pienezza del Sole, il perenne divenire. La si ritrova su molte incisioni rupestri.
E’ l’alternarsi continuo degli opposti (luce-ombra, vita-morte, bene-male, maschio-femmina) che generano la realtà in una danza cosmica dove tutto è pura Energia.
Gli antichi popoli nordeuropei attribuivano ad essa un potere magico, credevano potesse catturare le forze di Gaia e concentrarle al suo interno. Su vari monumenti celtici essa veniva impressa e ripresa anche in monili o oggetti da indossare.
Fu così che, in epoca più recente, nacque la cd. scienza delle “Kels”.
Kels, nella lingua arcaica sciamanica, significava, appunto, “ spirale “ e indicava tutto ciò che avesse una struttura spiraliforme.
I Nativi d’America, ancora oggi, considerano la spirale un elemento sacro e, in Africa, durante le processioni religiose, viene disegnata sul terreno come percorso magico.
Le spirali vengono realizzate rispettando degli archetipi e precise formule di calcolo. Nel passato si costruivano utilizzando fuoco e rami sottili di alberi speciali, mentre oggi si ricorre a fili di rame o oro e argento.
Secondo lo sciamanesimo druidico, esse, una volta realizzate, si caricano di energie naturali, dell’energia invisibile del Vuoto. Un po’ come aprire una porta, un varco nello Spazio. La spirale assume un valore quasi di entità cibernetica che va oltre il razionale e tangibile.
Spirale: un mondo da scoprire
La spirale, ovvero questo centro intorno al quale ogni cosa ruota: la terra, il mondo o il ventre che darà la vita, può essere rappresentata in modi diversi e cinque sono le tipologie di base che troviamo solitamente.
- La spirale oraria: simboleggia il sole ed il cambio delle stagioni; è un viaggio interiore verso l’esterno, porta bene e significa essere in armonia con la Terra.
- La spirale antioraria: sinonimo di acqua, riflessione, eclissi ed indica una forzatura contraria agli eventi nel loro scorrere naturale.
- La spirale doppia: legata agli equinozi e ai solstizi, è simbolo di equilibrio raggiunto grazie alla comprensione ed armonizzazione degli opposti.
- Il Triskele: formato da tre spirali orarie unite che rappresentano Terra-Madre-Cielo, ovvero Fanciulla-Donna-Anziana, che confluiscono nell’elemento di sintesi del Fuoco. E’ considerato un talismano di protezione in viaggi e battaglie.
Infine vi è la spirale della Vita: tre spirali in senso antiorario, dove c’è la linea continua su cui si svolgono le tre fasi di nascita-morte-rinascita e i tre piani dell’esistenza mente-corpo-spirito. E’ anche simbolo di gravidanza e ogni spirale è la metafora di un trimestre raffigurante il grembo materno che accoglie la vita.
I cerchi di grano
La spirale è un simbolo ricorrente anche nei cerchi di grano, meglio conosciuti come “Crop Cirles”, fenomeni ricorrenti soprattutto nel Regno Unito e, in particolar modo, si ricordano i disegni apparsi nei campi di frumento del Wiltshire.
Questo segno enigmatico e complesso sarebbe la rappresentazione del connubio tra Cielo e Terra o il matrimonio e l’unione di Sole e Luna, le cui fasi mutevoli sono state collegate alla creazione e al rigenerarsi dell’Universo.
Essa diviene pertanto emblema di evoluzione cosmica, sinonimo di crescita e configurazione dell’orbita lunare. La luna emanerebbe il soffio vitale a forma di spirale che continua incessantemente e sempre nuova. In questo susseguirsi di fasi alterne, l’Umanità si rinnoverebbe in un andamento ciclico ed inarrestabile.
Un viaggio nel vortice dell’Infinito dove il Tempo non ha tempo!
Pasqualina Giusto
Sitografia: