La seconda stagione di The Flash è stata incentrata su un tema molto caro alla serie TV della CW, quello della famiglia. Famiglia che, per complicata e problematica che sia, o proprio in virtù del suo essere tale, è ciò che più di tutto definisce la personalità dei protagonisti. La radice di tutti i mali, in alcuni casi, ma una salda sicurezza in altri.
Il finale di stagione di The Flash insiste su questo leitmotiv, con un colpo di scena che apre le porte alle ipotesi sugli sviluppi della trama nella terza stagione.
La famiglia Allen e la famiglia West
Barry, il protagonista, l’uomo più veloce della Terra, ha già da sè una situazione familiare complicata. Mentre la madre è stata uccisa quando lui era molto piccolo da un altro uomo dotato di superpoteri, il padre è stato ingiustamente accusato dell’omicidio e condannato all’ergastolo. Il ragazzo, quindi, è stato cresciuto dal detective West, padre di una sua amichetta, che lo ha accolto e lo ama come un figlio.
All’inzio della prima stagione, vediamo Barry determinato a scoprire l’identità del vero assassino della madre, unico modo per restituire libertà e dignità al padre, che lo segue con affetto e orgoglio da lontano, da dietro le sbarre.
Una volta libero, tuttavia, nella seconda stagione, padre e figlio si rendono conto che la lunga lontananza ha in parte intaccato il loro rapporto, che tante esperienze li dividono e che non è semplice ritornare a essere una famiglia.
La famiglia con cui Barry è cresciuto, infatti, quella che considera davvero “casa”, è quella di Joe e Iris West, ai quali nella seconda stagione si aggiunge il figlio e fratello ritrovato Wally. Wally causa cambiamenti nelle dinamiche familiari, movimenta i rapporti e, anche lui, deve costruire un ponte che superi rimpianti, insicurezza, esperienze divergenti e lunghi anni di lontananza e che possa condurre a una vita comune.
Cisco e Caitlin, Wells e Jesse
Un’altra famiglia in difficoltà, che fa il suo ingresso in The Flash nella seconda stagione, è quella formata da Harrison Wells e da sua figlia Jesse, genietto ribelle. Il padre fa di tutto per proteggerla da Zoom, super cattivo che ha rapito lei e ricatta lui.
Ma proprio l’eccesso di zelo di Harrison, causa una rottura tra i due. L’uomo è costretto a cedere al ricatto, a tradire i suoi amici, perfino a uccidere, ma la ragazza non riesce ad accettare queste sue azioni e scappa, decisa a iniziare una nuova vita lontana da un padre che non riconosce più e che accusa di essere iper protettivo.
Famiglie senza dubbio meno unite sono quelle di Cisco e Caitlin.
Il primo ha un rapporto teso con il fratello Dante, uomo maturo ed elegante, completamente diverso dal ragazzo nerd e spassoso che tiene su lo spirito della sua squadra con battute indimenticabili. Troppo lontani nel corso degli anni, i tentativi di riavvicinamento sembrano sempre destinati a naufragare.
La famiglia di Caitlin, invece, rimane ancora nell’ombra, ma nuovi sviluppi sembrano essere stati annunciati da una conversazione tra la ragazza e la sua doppelgänger Killer Frost. La sexy villain, infatti, ha per la prima volta fatto dei riferimenti alla madre della dottoressa Snow, donna descritta come un’algida arpia, e a un misterioso fratellino.
“Gli spettatori potranno sapere di più sulla famiglia di Caitlin nella prossima stagione.” Ha dichiarato il produttore esecutivo, Andrew Kreisberg. “Non abbiamo ancora incontrato sua madre ma abbiamo iniziato a parlarne”.
Famiglie in The Flash: forza o debolezza?
“Family, such a weakness” – ‘la famiglia, una tale debolezza.’ (Zoom, The Flash 2×18)
Circondato da parenti e amici, per Barry proprio questa grande famiglia allargata è la forza che ha modellato il suo carattere e che lo spinge a lottare per il bene.
Lo stesso non è accaduto a Zoom. Costretto ad assistere all’omicidio della madre e a crescere in solitudine, gli eventi lo hanno portato a credere che la famiglia sia solo una debolezza, opinione che tenta di trasmettere a Barry per tutta la seconda parte della seconda stagione, minacciando le persone a cui il ragazzo tiene di più.
Questo tema portante, quindi, collega tutte le sottotrame della serie, rendendola coerente ma, a volte, banale e ripetitiva, nel suo insistere su un buonismo molto eroico ma poco realistico che ha le sue radici proprio nella famiglia.
Chiara Martino