Non dimenticare: questo è il senso del progetto di crowdfoundign ideato e sostenuto dall’associazione INWARD – Osservatorio sulla Creatività Urbana dal titolo “un murale per Giancarlo Siani” (link).
In memoria di un giovane giornalista pubblicista morto troppo giovane, morto per difendere le sue idee, la libertà di un popolo ed una città nella quale è nato, vissuto e purtroppo ancora una volta morto. Dopo trentuno anni dal tragico evento che ha segnato fortemente l’opinione pubblica napoletana, e la storia italiana in generale, si è deciso di celebrare la memoria di un giovane grande uomo che aveva deciso di combattere, solo con l’uso della parola e con in pugno una penna ed un foglio di carta. Vittima ingiusta di un sistema altrettanto ingiusto, Giancarlo Siani diventerà l’emblema, il simbolo di un muro perimetrale dell’edificio all’interno del quale per tanti anni è vissuto, in via Vincenzo Romaniello a Napoli, continuando invece ad essere ancora il simbolo di un popolo che non si arrende. Paolo Siani fratello di Giancarlo e sua voce rediviva durante tutti questi anni, in collaborazione con INWARD hanno scelto come veicolo espressivo la street art per imprimere un segno nella memoria del popolo napoletano e non solo.
L’incarico creativo è stato affidato al gruppo di street artist Orticanoodles, già diffusamente noti a livello internazionale e protagonisti di altre importanti imprese. Essendo Giancarlo Siani un uomo come tutti, un ragazzo come tutti per questo si è scelto di intraprendere la strada del crowdfounding per finanziare questa impresa, proprio al fine di rendere partecipe interamente il popolo napoletano, sensibilizzarlo e facendo sentire ciascun donatore artefice almeno in parte di questo simbolo commemorativo.
Il cantiere per la realizzazione dell’opera sarà avviato il 23 settembre 2016 lo stesso giorno in cui nel 1985 Giancarlo Siani perdeva la vita e vedeva espugnato il suo Fort Apache. Gli ideali di legalità e di coscienza civile erano i dogmi sui quali il giovane pubblicista napoletano basava la sua vita e sono allo stesso modo i sintomi che sostengono questo progetto.
Il crowdfounding, per chi non avesse conoscenza di questo termine, è una sorta di colletta civile, chiunque può scegliere di partecipare donando una qualsiasi somma di denaro per finanziare la realizzazione di un progetto. In questo caso chiunque sentisse il bisogno o avesse solo il piacere, la volontà di entrare a far parte di questa impresa utile a celebrare una figura così importante, troverà tutte le informazioni utili sul sito di riferimento.
Tutti i fondi raccolti saranno unicamente utilizzati per finanziare oltre all’attività pratica anche la diffusione e promozione del lavoro compiuto. Addirittura il gruppo degli Orticanoodles metterà a disposizione anche alcuni gadget di ringraziamento per i donatori e direttamente realizzati dagli artisti. Chi vuole scelga di non dimenticare.
Vincenzo Morrone