L’idroterapia rappresenta una forma di terapia fisica che utilizza l’effetto del galleggiamento per facilitare i movimenti dei soggetti colpiti a livello muscolare e articolare.
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A cosa serve l’idroterapia?
Questa è una forma di terapia che viene applicata per vari disturbi del movimento. Essa si aggiunge ad altre forme di riabilitazione, facilitando il movimento.
Ogni seduta si effettua in una vasca simile ad una piscina, sotto la guida di un fisioterapista. La vasca è dotata di speciali supporti, come sbarre e maniglie, che aiutano il sollevamento e l’appoggio dei pazienti dentro e fuori di essa. Bisogna mantenere l’acqua a una temperatura di 37°C per la circolazione sanguigna nelle masse muscolari.
Sedute di idroterapia
Il tipo e la durata di esercizio variano a seconda delle condizioni del paziente: in genere il soggetto resta immerso 15 – 30 minuti per ogni seduta, ripetendo l’attività ogni giorno per varie settimane.
Il paziente indossa un costume da bagno e viene sottoposto ad una doccia preliminare; il personale addetto assiste all’esecuzione degli esercizi, stabilendo il numero delle vasche e il tempo necessario per svolgere l’esercizio con l’aggiunta di altri sussidi come pinne.
Anche il semplice camminare con il corpo immerso in acqua rappresenta un esercizio utile per la terapia di varie forme di debolezza agli arti inferiori e per varie malattie alle articolazioni.
Una variante dell’idroterapia è l’idromassaggio, che permette un massaggio muscolare con un getto di acqua sommerso dotato di pressione e ciò aiuta ad aumentare la circolazione sanguigna nei tessuti.
Applicazioni terapeutiche
L’idroterapia come la fisioterapia è indicata in seguito ad operazioni di chirurgia ortopedica eseguite per correggere l’artrosi dell’anca o del ginocchio, in quanto dopo questi interventi i muscoli e i tendini si indeboliscono. Un’altra applicazione è data dalle forme infiammatorie e degenerative a carico della colonna vertebrale che provocano un suo irrigidimento.
Per le malattie neurologiche l’idroterapia stimola la capacità delle funzioni neuromuscolari ancora valide a sostituirsi a quelle compromesse: in particolare la sindrome di Guillain-Barrè è caratterizzata da paralisi temporanea e l’idroterapia rappresenta un sussidio molto utile per la guarigione, incrementando più velocemente a riacquistare la forza muscolare.
In genere il caso più frequente di danno al Sistema Nervoso è quello provocato da incidenti vascolari cerebrali come ictus e anche in questi casi essa è considerata utile per acquistare autonomia nei movimenti.
L’idroterapia però presenta delle controindicazioni. Ad esempio non può essere effettuata da soggetti che soffrono di incontinenza delle urine; dai pazienti con estese forme di dermatite; dai pazienti ipertesi (affetti da pressione arteriosa alta) e dai soggetti che hanno una facile predisposizione alla sincope.
Roberta Miele
Bibliografia
R. Maturi – Idroterapia – Editore A. Morano. 1982;
Y. Ramacharaka – La cura dell’Acqua: idroterapia orientale con il sistema Hindu-Yoghi.