ll Palazzo Pubblico di Siena è l’edificio fatto costruire approssimativamente tra il 1297 e il 1310 dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena, come propria sede. Tale funzione si riflette anche oggi, come sede dell’amministrazione comunale, oltre che del Museo civico.
Siena nel Medioevo
“Un’opera d’arte unica, che non ha paragone nel nostro mondo occidentale…un solo animale completo, con testa, cuore, arterie, zampe, di cui rimane lo scheletro quasi intatto, depositato su tre colli”. Così Bernard Berenson descrive Siena. Essa, simile ed in competizione con Firenze per prosperità bancaria e commerciale, fra il Duecento ed il Trecento fu protagonista nell’ambito figurativo ed architettonico. Firenze, artisticamente antigotica, si incontra e si scontra con l’arte senese, profondamente gotica.
Sulla Piazza del Campo in declivio , una delle più belle al mondo a forma di ventaglio, sorge il Palazzo Pubblico, occupando il lato inferiore quasi collocandosi al centro della corda di un arco. Fu costruito quasi contemporaneamente al Palazzo Vecchio di Firenze, a riprova della rivalità dei due comuni toscani. In effetti, gli antagonismi verificatisi in toscana nel medioevo furono tra i più produttivi nella storia dell’architettura. Il Palazzo Pubblico di Siena corrisponde alla tipologia dei palazzi comunali del XIII secolo, All’inizio fu progettato solo il blocco centrale a quattro piani, mentre le ali a due piani furono aggiunte più tardi (l’ultimo piano risale al 1680). Il palazzo alloggiava tutti gli uffici pubblici principali della città.
Il Palazzo Pubblico di Siena
Esso consta di tre corpi: uno centrale più alto, i laterali, più bassi, disposti ad angolo ottuso e quindi leggermente avanzati quasi a seguire l’andamento naturale della piazza. Il differente verticalismo dei tre corpi accentua il verticalismo del mediano in modo da verificare un rapporto d’altezze simile a quello che intercorre in una cattedrale gotica francese tra le navate laterali e quella centrale.
Questi articolati giochi architettonici favoriscono l’alleggerimento elegante attraverso le continue aperture da quelle del pian terreno con il caratteristico arco ‘sbarrato’ senese, formato dal sovrapporsi di un arco acuto e uno ribassato, alle fragili trifore dei piani superiori. Ciò che domina in tutta l’arte senese è la raffinata giustapposizione dei colori: il rosso dei mattoni che costituisce quasi la totalità, il grigio della pietra in basso, lo stacco vivace degli scudi bianchi e neri e come non notare il candore del cielo azzurro.
Simbolo del Palazzo pubblico di Siena è la Torre detta ‘del Mangia’ svettante sulla piazza, la cui costruzione risale al 1325 e solo nel 1338 le fu dato il primo ufficiale riconoscimento. Il soprannome fu dato dal popolo a un certo Giovanni di Balduccio, battitore delle ore con la campana, soprannominato ‘mangiaguadagni’ per i suoi sperperi e passò poi a indicare nel 1400 l’automa che a sua volta batteva le ore dell’orologio meccanico. Bandinelli asserì che la Torre pur partendo da una levatura del terreno più bassa, raggiunge la stessa altezza del campanile del Duomo di Siena, questo per simboleggiare il raggiunto equilibrio tra il potere celeste e quello terreno, senza che nessuno dei due superi e si imponga sull’altro.
Che dire.. non c’è turista che non rimanga incantato dalla magia della piazza e dalle suggestive costruzioni gravitanti intorno. Camminare in questi spazi è un’esperienza unica ogni qualvolta la si intraprende.
Serena Raimondi