Giovane artista polacco, talento creativo e molto promettente, Robert Proch (qui un suo profilo) con il passare del tempo sta acquisendo un ruolo da protagonista nel panorama artistico contemporaneo.
Tradizionalista ma al contempo innovatore, queste sono le due caratteristiche che contraddistinguono il metodo artistico di Robert Proch: la realtà che circonda l’artista viene rielaborata in forme geometriche che sgretolano la materia e la ripropongono in maniera difforme.
Nel 2010 dopo aver completato un percorso di studi presso l’Accademia di Poznan, Robert Proch ha dato inizio ad un percorso di ricerca volta al miglioramento di un metodo artistico che oltre all’astrattismo lo ha condotto alla scoperta degli aspetti psicologici dell’essere umano. E proprio l’analisi psicologica è il dettaglio che contraddistingue la produzione dell’artista polacco negli ultimi tempi, un percorso evolutivo dell’uomo non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista emotivo legato alle esperienze quotidiane.
Robert Proch si interroga su quale sia l’approccio dell’uomo in genere con le novità, con le fasi di invecchiamento della vita, dettagli minimi dei quali spesso nessuno si rende conto ma che all’occhio del giovane artista appaiono come fonti di ispirazione per le sue opere.
C’è da sottolineare che il percorso di crescita che ha affrontato Proch è stato graduale ma ricco di momenti salienti che oggi, durante la sua fase professionistica, si arricchisce ancor di più grazie alle continue attività collaborative che stimolano non solo l’estro dell’artista ma mettono in evidenza anche il riconoscimento nei confronti di un giovane che fino a poco tempo fa dipingeva nelle aule accademiche. Il supporto prescelto varia dalla tela alla parete ma il risultato finale è sempre volto ad un approfondimento estetico e formale della realtà contemporanea.
Le influenze artistiche che hanno caratterizzato il percorso formativo di questo artista sono molteplici ma nella maggior parte dei casi legate ad una ambientazione di carattere urbano. Nell’ultimo periodo Robert Proch è stato ospite di una importante esposizione tenutasi in Italia alla Wunderkammern di Roma dove si è analizzato quanto la nostra persona sia caratterizzata dalle influenze del nostro passato e dai canoni secondo i quali veniamo educati e cresciuti dai nostri genitori e dalla società nella quale viviamo.
Vincenzo Morrone
Fonti: graffuturism.com, artribune.com