1984: George Orwell e il grande fratello

1984 George Orwell il Grande FratelloIl romanzo 1984 di George Orwell è tra le più acute satire scritte nel ‘900 e nella tradizione letteraria della distopia, che prefigura una società da incubo generalmente percorsa da epidemie mortali od oppressa da governi totalitari perversi, come in questo caso.

Il titolo 1984 indica l’anno nel futuro in cui sono ambientate le vicende narrate e deriva dall’inversione delle due cifre finali dell’anno in cui Orwell inizia la stesura del romanzo, il 1948. Orwell rappresenta uno stato di cose disperato e si teme il fatto che gli uomini stiano perdendo buona parte delle loro qualità umane, divenendo automi senza anima. 1984 è un romanzo-avvertimento terribile di cose che possono verificarsi in una società pressata da un regime totalitario, sia esso di destra o sinistra.

1984 di George Orwell: Trama e caratteristiche

Nel 1984 il mondo è diviso in tre macro nazioni che si contendono una quarta fascia territoriale, in quella che viene chiamata “la Terza Guerra Mondiale”. I super-stati sono l’Oceania, che è composta da Nord e Sud America, Regno Unito ed Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e Africa meridionale, l’Eurasia, composta da Europa e Russia e l’Estasia, composta dai territori del Giappone, della Cina e del Tibet, dell’India settentrionale. Il territorio che resta va dall’Africa centro-settentrionale al Medio Oriente fino al sud-est asiatico.

Il super-stato di Oceania è governato da un Partito che si basa su un socialismo estremo il cui comandante supremo è il Grande Fratello, misterioso dittatore il cui viso compare nei teleschermi e nei manifesti di propaganda, una figura carismatica che nessuno ha mai visto e che viene rappresentato con dei tratti che ricordano le fisionomie di StalinHitler.

La vita degli abitanti dell’Oceania è costantemente spiata da telecamere presenti in ogni abitazione e in ogni punto delle città. Questi sono gli strumenti con cui il potere diffonde ininterrottamente la propria propaganda e controlla i cittadini anche nella loro vita privata, assicurandosi un controllo totale sulle loro vite.

“IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA.”

La società è rigidamente organizzata in classi, mentre tutti sono iscritti al Partito. I funzionari di alto rango compongono il Partito Interno e le gerarchie più basse del sistema costituiscono il Partito Esterno.  La lingua è stata modificata nel Newspeak (o Neolingua) per evitare ogni forma di libero pensiero: sono vietate di conseguenza tutte le opere di invenzione e dal nuovo vocabolario sono escluse tutte le parole e i pensieri non in linea con le direttive del Partito. Tutto ciò che viene censurato viene etichettato (e punito) come “psicoreato”.

Il trentanovenne Winston Smith è un impiegato del Partito Esterno che lavora presso gli uffici del Ministero della Verità, incaricato di “correggere” i libri e gli articoli di giornale già pubblicati, modificandoli in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal Partito Esterno.

Egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la fama di infallibilità del Partito stesso. Winston non sopporta la situazione e non riesce ad adeguare la propria mente al bipensiero, tanto che comincia a scrivere su di un diario i propri sentimenti di malcontento nei confronti del regime.

La sua vita cambia quando incontra ad una manifestazione la ventiseienne Julia che per convenienza si adatta al Partito Esterno. Dopo qualche difficoltà, Winston si innamora di Julia, nonostante il regime non voglia relazioni sessuali che non abbiano altro scopo che la procreazione. Per evitare di essere scoperti durante i loro incontri amorosi, i due amanti, con l’aiuto del signor Charrington, trovano rifugio in una stanza situata nei quartieri riservati al Prolet, ovvero la zona della città meno sorvegliata perché abitata dalla classe operaia semianalfabeta.

Winston e Julia si uniscono a una organizzazione di ribelli chiamati la Confraternita, a cui appartiene anche O’Brien, importante membro del Partito Interno in cui Winston vede una figura paterna. Ma in realtà O’Brien è un emissario della “psicopolizia”: Winston e Julia sono così arrestati in flagrante nella loro stanze condotti al Ministero dell’amore, dove sono separati e barbaramente torturati da O’Brien stesso.

Winston subisce una tortura, divisa in tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione. Winston resiste fino alla fase finale, quando, condotto nella Stanza 101, si materializza la fobia più assoluta di ogni condannato: in questo caso in una gabbia, fissata sul suo volto, vengono messi due topi, unici animali che lo terrorizzano anche nei suoi incubi notturni. Winston, in preda alla paura più assoluta, tradisce Julia e rinnega i suoi sentimenti anti-governativi ed è reinserito nel mondo civile, essendo ora un servitore devoto e fedele del Grande Fratello.

Più tardi rincontrerà Julia in un parco e i due si confesseranno di essersi traditi a vicenda per sfuggire alle torture e lì capisce di non provare più sentimenti per lei. Benché turbato dai ricordi del passato, Winston è ormai incapace di reagire all’omologazione di massa: quando in un bar lo raggiunge la notizia di un importante successo militare dell’Oceania nella guerra in Africa, Winston si rallegra della grandezza del Grande Fratello e dell’amore che questo nutre nei suoi confronti.

“L’Ortodossia consiste nel non pensare — nel non aver bisogno di pensare. L’Ortodossia è inconsapevolezza.” 

La dittatura di 1984

Il Grande Fratello

1984 può essere considerato come uno dei primi e più importanti esempi di romanzo distopico: un’utopia negativa che descrive pessimisticamente un futuro cupo in cui, dopo una guerra nucleare, il mondo è diviso in potenze totalitarie. Il romanzo fu pubblicato poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e si presenta come un’aperta critica al regime stalinista estendibile a qualunque forma di dittatura.

Il dittatore è rappresentato dal Grande Fratello, figura avvolta nel mistero, invasiva che tutto controlla  con telecamere e microfoni-spia, disseminati ovunque, anche nelle case, realizzando una dittatura onnisciente: lo slogan “Il Grande Fratello vi guarda” ricorda continuamente agli abitanti la sua superiorità assoluta nella piramide gerarchica.

Oggigiorno il “Grande Fratello” rappresenta l’istupidimento indotto dalla tv spazzatura e, se si vuole estendere la forma di controllo degli individui a tutta la tecnologia di cui ci circondiamo, “1984” risulta davvero un romanzo profetico e geniale. Sicuramente lo scenario dipinto da Orwell rappresenta una radicalizzazione estrema di un certo tipo di società, ma è innegabile che il problema del controllo dei mezzi di informazione sia ormai centrale nella realtà moderna.

“Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Già adesso non si sa con certezza quando sia nato. Il Grande Fratello è il modo in cui il Partito sceglie di mostrarsi al mondo. Ha la funzione di agire da catalizzatore dell’amore, della paura e della venerazione, tutti sentimenti che è più facile provare per una singola persona che per una organizzazione.”

Neolingua e manipolazione della storia

Totalitarismo e manipolazione della verità, all’ordine del giorno in tutti  sistemi dittatoriali, sono attuati tramite sottili strumenti come  la “neolingua”, immaginata da Orwell stesso, che consente di cancellare in un solo momento sia le parole che i concetti a cui esse fanno riferimento: il linguaggio è strumento per il controllo delle menti, in questo modo non è solo il presente ad essere manipolato, ma anche il passato.

Si afferma il fondamentale ruolo della storia: dal momento che tutti i documenti e le fonti storiche tradizionali hanno subito manipolazioni d’ogni tipo perché anche la storia giustificasse il consenso che si doveva al Partito: la storia stessa diventa un artefatto.

“La storia era un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto tutte le volte che si voleva.”

Amore e cultura: nemici del regime

In una società che vuole l’annullamento di una realtà oggettiva e che tende a sopprimere l’individualità dell’uomo, la lotta al potere è espressa anche dalla relazione amorosa dei due protagonisti, costretti a celare i loro sentimenti: l’amore è visto come una forma di indipendenza perciò è vietato dal regime.

Inoltre, mosso istintivamente dall’amor di verità, Winston cerca di comunicare con alcune persone anziane, nel tentativo di farsi raccontare qualcosa della vita in Inghilterra prima dell’avvento del Grande Fratello come se avesse inconsciamente capito che solo recuperando il passato collettivo sarà possibile “resistere” al dittatura del Partito.

Salvare, per quanto possibile, la verità storica è l’unico modo per opporsi al pensiero unico del Grande Fratello. Dunque la Resistenza contro un potere tirannico passa per un atto che tende a recuperare la consapevolezza culturale, perciò tra le intenzioni di Orwell vi è quella di svegliare le coscienze dei lettori e soprattutto il senso critico, che è alla base di ogni libertà.

Orwell con grande maestria proietta nel futuro un presente che ha ancora a che fare con lo stalinismo ed un passato prossimo che aveva visto lo sviluppo del nazismo; 1984 ritrae la società totalitaria perfetta, la più estrema realizzazione immaginabile di un governo moderno con potere assoluto.

Maurizio Marchese

Fonti:

George Orwell, 1984, Traduzione di Stefano Manferlotti, Mondadori, Milano, 2000.

http://www.oilproject.org/lezione/george-orwell-1984-riassunto-trama-romanzo-distopico-12666.html