Cyop & Kaf, non tutti sanno cosa possa significare questa sigla: ebbene è la firma, la TAG, il nome, o in qualsiasi modo lo si voglia definire, di due o forse tre o forse un gruppo numeroso di street-artist napoletani.
Certo, come incipit può risultare abbastanza complicato da comprendere, però è più semplice di quanto si possa immaginare, basta tenere in considerazione alcuni dettagli importanti: Napoli e le sue storiche vie, arte giovane e creativa, un alone di mistero dovuto alla parziale anonimia degli artisti ed un atteggiamento eversivo che, personalmente, piace molto.
Spesso Napoli vive sulla bocca di tante persone, in alcuni casi napoletani stessi, di stereotipi triti e ritriti che non si possono sentire più. L’accusa è sempre rivolta nei confronti del popolo minuto, di coloro che abitano i quartieri più popolosi appunto, i quartieri che ti fanno respirare la storia della città, che raccontano Napoli nella sua essenza.
Questo è lo scenario nel quale Cyop & Kaf (qui un riferimento personale) espongono, termine forse troppo borghese in questo caso, le loro opere. Soggetti colorati, dinamici, multiforme e racchiudenti un messaggio intrinseco spesso legato alla storia del luogo, delle persone che lo abitano e che lo vivono quotidianamente.
Il duo o trio o quel che sia, napoletano, raramente scegli di entrare negli ambienti stretti ed un po limitativi nonché omologati delle gallerie d’Arte, la propria galleria è la città ed i propri estimatori sono i passanti che vivono la città quotidianamente, napoletani, cittadini della provincia e quei pochi turisti che raramente si spingono a visitare i corridoi più stretti della città partenopea.
Cyop & Kaf non sono dei rivoluzionari, né tantomeno dei “scetapopolo”, si tratta solo di artisti bravi, dotati di una elastica apertura mentale, un solido e fiero attaccamento alla tradizione storica e sociale della propria città e delle proprie origini. Fare Arte con un ideale è molto diverso da farlo per vivere e molto più difficile ma certamente, almeno da un punto di vista soggettivo, molto più ammirevole. La voce del popolo passa anche attraverso le immagini e i lavori di Cyop & Kaf, basta solo saper ascoltare.
Vincenzo Morrone
Fonti: ilgorgo.com, racnamagazine.it