Robert Anthony De Niro, meglio noto come Robert De Niro, è nato a New York nel 1943. Dai genitori, entrambi pittori, ha ereditato probabilmente la passione per l’arte, mostrando però talento per un’altra forma d’arte, il cinema. Nato a Manhattan e cresciuto a Little Italy, ha origini italiane solo da parte paterna: i suoi bisnonni paterni, infatti, erano emigrati in America da un paesino del Molise.
I ruoli drammatici che hanno creato il mito
Il ruolo che gli ha dato accesso all’olimpo hollywoodiano è quello del giovane don Vito Corleone ne Il Padrino – Parte II del 1974, in cui recita per lo più in dialetto siciliano e per il quale vince il suo primo Oscar.
In quell’occasione, Robert De Niro ha l‘opportunità di conoscere il grande Marlon Brando, che nel primo capitolo della trilogia interpreta lo stesso personaggio di De Niro, il boss mafioso Vito Corleone, ma da anziano. L’attore ha ammesso in un’intervista di essere stato molto nervoso per l’incontro poiché, come la maggior parte degli attori della sua generazione, amava Brando, già mito del cinema.
Un altro ruolo significativo per la carriera dell’attore di origini italiane è quello del protagonista di Taxi Driver (1976). Robert De Niro interpreta un tassista psicopatico, reduce dalla guerra del Vietnam, e lavora al fianco di Jodie Foster, sotto la regia di Martin Scorsese, con il quale inizia una proficua collaborazione. I due, infatti, lavorano di nuovo insieme in Toro Scatenato (1980), con il quale l’attore vince il suo secondo Oscar, interpretando Jake LaMotta, un pugile italo-americano.
Nel 1984, viene diretto dal nostro Sergio Leone in C’era una volta in America, film che ha lasciato il segno. De Niro interpreta Noodles, gangster americano nel periodo del proibizionismo, del quale viene ripercorsa la vita con una serie di flashback. Un altro ruolo da boss della malavita è stato quello di Al Capone ne Gli intoccabili.
Le commedie e la versatilità
Dopo i tanti ruoli drammatici che lo hanno reso una leggenda, però, De Niro ha iniziato a dedicarsi anche alla commedia. In Terapia e pallottole (1999), infatti, interpreta un mafioso in crisi, costretto ad andare dallo psicanalista. Il personaggio di Paul Vitti è quindi una parodia degli stessi ruoli da boss grazie ai quali è diventato famoso.
Altre commedie esilaranti, poi, sono state Ti presento i miei (2000) e i due film successivi della serie. L’attore interpreta un burbero suocero, nonché ex agente dell’FBI, che rende la vita difficile al genero Ben Stiller, con il quale viene coinvolto in una serie di incidenti paradossali.
Tra le ultime parti, infine, quelle al fianco della stella nascente Jennifer Lawrence. I due, guidati per tre film dal regista David O. Russel, hanno infatti recitato insieme ne Il lato positivo (2012), American Hustle (2013) e Joy (2015).
La (controversa) vita privata di Robert De Niro
Robert De Niro è notoriamente riservato riguardo alla propria vita privata, tanto che perfino le co-star con cui ha lavorato affermano di non conoscerlo realmente.
“Dopo che rilascio un’intervista, perdo tutto il mio tempo cercando di spiegare cosa intendessi,” ha dichiarato a questo proposito l’attore al Time nel 1977. “Dopo i miei primi film rilasciavo interviste… poi ho pensato, che c’è di tanto importante riguardo a dove sono andato a scuola e ai miei hobby? Niente.”
Una recente biografia, però, ha messo in luce aspetti sordidi della sua vita che lasciano pensare che la riservatezza non dipenda dalla timidezza, bensì dal voler nascondere alcuni aspetti della sua personalità. Scritta dal regista Shawn Levy nel 2014, “De Niro: a life” è la biografia non ufficiale dell’attore. Il biografo scrive che l’uomo, all’apice del suo successo professionale, dopo il divorzio dalla prima moglie, precipitò nella spirale della cocaina e lo descrive come donnaiolo piuttosto duro nei rapporti con le sue conquiste. Tra queste, lo scrittore nomina Uma Thurman, Whitney Houston e Naomi Campbel.
Quali che siano le sfumature della sua vita privata, tuttavia, Robert De Niro sembra non aver ancora intenzione di mettere il punto alla sua carriera d’oro. Possiamo anzi aspettarci altre (continue) interpretazioni caratterizzate dal suo tocco di classe.
Chiara Martino