In questo momento, sopra le nostre teste, a partire da 400 km dalla superficie terrestre orbitano più di 4000 satelliti. La costellazione di oggi testimonia la crescita di un fenomeno, quello dell’ esplorazione spaziale, iniziato nel 1957 con lo Sputnik 1 e che sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi.
Tuttavia, ad oggi, molte persone si chiedono se sia necessario che i governi investano tanto per mandare astronauti sulla stazione spaziale, sonde sulla Luna e su Marte o lasciare che migliaia di satelliti ruotino attorno alla Terra. Ma quali sono i benefici derivanti dall’esplorazione spaziale?
I benefici dell’esplorazione spaziale
In un articolo redatto dall’ International Space Exploration Coordination Group, ISECG (“Benefits Stemming from Space Exploration”, September 2013), si spiega che i benefici dell’esplorazione spaziale vengono distinti in due fondamentali categorie: diretti ed indiretti.
I benefici diretti includono la generazione di conoscenze scientifiche, la nascita di nuovi prodotti messi a disposizione del mercato e nuove collaborazioni tra le imprese. Invece, i benefici indiretti consistono in risultati ottenuti con il tempo come il miglioramento della qualità della vita, la prosperità economica, e benefici in termini di salute e di sicurezza. Potremmo addirittura affermare che l’esplorazione spaziale getta nuova luce in termini di nuove prospettive sul posto occupato dall’umanità, inteso sia in senso individuale che collettivo, all’interno dell’Universo. Inoltre ogni giorno l’interazione tra i prodotti della ricerca spazione e l’immaginazione e la creatività aprono nuove possibilità in attività di altri campi. Infatti, sono molti i prodotti di uso comune che provengono da tecnologie nate in seguito all’espolazione spaziale stessa.
A tal proposito, per coloro vorrebbero approfondire le conoscenze in questo settore, è interessante sapere che la National Aeronautics and Space Administration (NASA) ha messo a disposizione l’elenco di tutte quelle tecnologie da loro sviluppate e che sono diventate di uso comune. Sul sito web spinoff thechnology è possibile scoprire alcune di questi prodotti della rivoluzione spaziale: pannelli solari, monitor cardiaci impiantabili (un dispositivo programmato per monitorare continuamente l’attività del cuore sotto forma di elettrocardiogramma), dispositivi senza fili, telecamere installate negli smartphone, materiali leggeri usati per le turbine degli aeromobili che possono tollerare altissime temperature, sistemi di purificazione dell’acqua compatti, tecnologie biomediche.
Esplorazione spaziale: in che direzione deve andare?
A questo punto potrebbe sorgerci spontaneo stare a chiederci perché non sviluppare direttamente tecnologie come queste invece che andare nello spazio per farlo. La risposta viene data da Neil deGrasse Tyson che nel libro “Space Chronicles: Facing the Ultimate Frontier” dice che se chiedessimo ad un termodinamico (esperto nei fenomeni fisici riguardanti il calore) di costruirci un forno migliore lui forse potrebbe inventare un forno a convezione o un forno con un maggiore isolamento. Infatti, non avrebbe mai pensato a creare un forno a microonde per quanti soldi fossero stati impiegati in questo progetto perché questa tecnologia proviene da un altro posto ovvero da un investimento nelle comunicazioni e non sarebbe mai provenuto da un termodinamico.
Uno degli argomenti più dibattuti riguarda proprio gli investimenti fatti per la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) la quale ad oggi è valutata essere di un costo pari a 150 miliardi USD (anche se in realtà la stima dei costi è molto difficile da effettuare). Uno dei motivi principali che spinge a continuare questo progetto consiste nel fatto che a bordo della ISS vengono fatti molti esperimenti che sulla Terra sarebbero impossibili e ciò grazie alla microgravità. Per esempio, le cellule del corpo umano quando si trovano all’interno del nostro organismo si raggruppano in maniera differente rispetto a quanto fanno in un comune laboratorio e sebbene si siano studiati vari metodi per ottenere l’effetto desiderato sembra che la microgravità che si ottiene gravitando attorno alla Terra sia l’unico modo per simulare il medesimo comportamento. Tutto ciò è utile per la ricerca sul cancro.
Oltre a questo sulla ISS gli astronauti sono essi stessi del materiale di ricerca: il loro corpo viene tenuto sotto controllo e studiato al fine di comprendere la risposta dello stesso a periodi prolungati nello spazio, per esempio per viaggi interplanetari. Ed infatti ci si augura che un giorno tutto questo ci permetterà di raggiungere posti e traguardi che ora ci sembrano troppo lontani.
Mina Nardo