Marco Travaglio e il suo nuovo spettacolo: Slurp
Il 18, 19 e 20 novembre 2016 il teatro Bellini di Napoli ha ospitato Marco Travaglio che con l’accompagnamento di Giorgia Salari e per la regia di Valerio Binasco ha portato in scena Slurp, spettacolo/lettura tratto dal suo ultimo libro Slurp. Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati. Il titolo è già di per sè abbastanza esplicativo: Travaglio si lancia in un’acuta analisi fortemente satirica del ruolo dell’editoria e dell’informazione politica nell’ultimo ventennio di storia italiana, partendo da un confronto, con il quale apre proprio la lunghissima performance, fra il giornalismo esaltatorio del duce e un equivalente descrizione comica delle attitudini allo sport di Matteo Renzi. L’obiettivo, che lo scrittore e giornalista chiarifica apertamente a scanso di ogni equivoco è proprio quello di smuovere la coscienza dei giornalisti, invogliandoli a svolgere il loro ruolo di informatori imparziali dei cittadini o almeno, qualora sentano l’esigenza di parteggiare per uno o l’altro politico di turno, che lo facciano cercando di mantenere una certa coerenza riguardo la posizione presa, garante per altro di una dignitosa credibilità, strumento basilare del loro mestiere.
La classe dirigente è oggetto di indubbia critica per Travaglio, mentre i giornalisti sono il bersaglio di una piccante satira, ma l’obiettivo basilare dei circa 150 animati minuti di performance del giornalista è ben chiaro: un lavoro di sensibilizzazione del pubblico, spronato a sviluppare una coscienza critica e selettiva nei riguardi dell’informazione e della politica del proprio paese.
L’italiano medio, in quanto cittadino deve imparare a prescindere da un’informazione limitata quanto quella fornita da un cortigiano al servizio del potente di turno, e sentire la curiosità quanto il dovere di cercare informazioni coerenti e di stabilire una propria opinione precisa sugli avvenimenti e le situazioni che lo toccano più da vicino, come il prossimo referendum al quale Travaglio fa riferimento. L’accompagnamento di Giorgia Salari sostiene l’ironia di Travaglio con quel pizzico di brio necessario a rendere le due ore e mezza di storia della politica e dell’ ineducazione giornalistica italiana un po’ più leggere e divertenti, per quanto possa essere divertente il sorriso amaro del constatare che la situazione politica del proprio paese risulta comica.
Accompagnando il pubblico per mano attraverso un ventennio di incongruenze e di illegalità, Il direttore del Il fatto quotidiano demolisce il criterio di informazione civile e politica basata sul gossip e sul pettegolezzo, oltre che sull’adulazione incondizionata e spesso immotivata delle punte di diamante della classe dirigente ed amministrativa, sperando in questo modo di offrire un vivace sostegno al recupero dei criteri di giudizio dei cittadini italiani.
Letizia Laezza
Slurp- Teatro Bellini- (sito ufficiale)