La mitologia greca prende nuova vita grazie alla saga degli Hiperionidi, un ambizioso progetto in quattro volumi ambientato nella guerra tra dei e titani.
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Gli Hiperionidi: una saga ambientata nella mitologia greca
Marco Parisi è l’autore degli Hiperionidi – L’alba degli dei (edizione Montecovello), il primo volume di un ambizioso progetto di recupero della mitologia greca. Il progetto prevede infatti una tetralogia, ovvero una saga di quattro volumi dove verrà sviluppata la storia dei figli del titano Hiperione. Il primo libro è ambientato nell’ultimo anno della Titanomachia, ovvero la feroce guerra tra dei e titani durante il regno di Crono.
La missione dei protagonisti è quella di raggiungere il “Meridiano Zero” per liberare il padre fatto prigioniero, affrontando così innumerevoli pericoli in giro per il Mediterraneo. Si tratta quindi di un libro intrigante, consigliato non solo agli appassionati di mitologia ma a tutti gli amanti del fantasy e dell’avventura in generale. Non mancheranno infatti tradimenti, battaglie, naufragi e storie di amore. L’autore ha inoltre voluto disseminare il testo di spunti di riflessione sui temi più scottanti dell’attualità, come l’aborto e l’omosessualità.
Al volume di Marco Parisi è stata dedicata una nuova presentazione venerdì 16 giugno, presso il Circolo della Stampa di Avellino, dove sono intervenuti Generoso Vella (presidente dell’associazione culturale “Nel segno dell’arte”) e il prof. Giuliano Minichiello (già direttore della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Salerno). I lavoro sono stati moderati dal giornalista Fiore Carullo. Noi abbiamo raggiunto l’autore per fargli qualche domanda.
L’intervista
Come ha notato il prof. Giuliano Minichiello, nel libro dimostri una grande conoscenza del mito greco nel quale hai ambiento la tua storia. Com’è nata la tua passione per la mitologia greca?
La passione per il mito greco è nata quasi per caso, spulciando tra i libri della biblioteca di mio padre. Rimasi affascinato dalla lettura di Károly Kerényi e cominciai ad approfondire in seguito con altri testi, tra i quali I miti greci di Robert Graves.
Con la saga degli Hiperionidi hai deciso di raccontare le avventure di divinità greche minori, mentre di fronte ad un progetto così ambizioso il lettore avrebbe potuto aspettarsi le gesta di Zeus o di Ade.
Sì, è stata una scelta dettata da diversi motivi. In primis la necessità di evitare la ridondanza percorrendo sentieri narrativi già ampiamente battuti. Con questa saga intendevo offrire al lettore un contenuto nuovo, raccontando le peripezie di divinità dimenticate, o quasi, nei secoli.
I protagonisti della saga sono i figli del titano Hiperione: Elio, Selene e Aurora. Durante la storia acquisiscono esperienza e nuovi poteri, ma nei primi capitoli ti sei divertito a mettere in evidenza i loro difetti…
Sì, particolarmente con la figura di Elio. Nell’incipit del libro lo presento come un gaffer, spesso autore di uscite infelici e fuori luogo. Del resto una certa sbadatezza gli veniva attribuita già nella mitologia classica. Lo stesso per Selene che sfoggia spesso un umorismo infantile e a tratti volgare, per nulla apprezzato dai suoi compagni di viaggio.
Il tuo racconto inizia con la finzione letteraria del ritrovamento – da parte di un monaco ortodosso – di un antico manoscritto di Erodoto. Come mai questa scelta?
Si tratta di un mio omaggio alla figura di Erodoto alla quale è stata a lungo preferita quella di Tucidide, l’autore della Guerra del Peloponneso.
Se da un lato è vero che la mitologia greca non ha nella nostra cultura il peso che meriterebbe, dall’altro è sorta una mitologia contemporanea. Eroi e divinità ora si chiamano Batman, Superman, Spiderman ecc… sei d’accordo?
Assolutamente sì! Personalmente sono molto affascinato dalla figura di Batman di cui mi intriga molto la psicologia. Faccio una piccola anticipazione per gli amici de laCOOltura: nel secondo libro il monaco Marcus Parisopulos riceve la visita di una scolaresca e per attirare la loro attenzione propone di raccontare la storia del primo vero “supereroe”. Siamo, ovviamente, sempre in ambito greco ma di più non posso dire.
Parlando di supereroi, il tuo ambizioso progetto di attualizzazione della mitologia greca potrebbe trovare un grande alleato nei fumetti. Hai mai pensato alla pubblicazione di un graphic novel ispirato alla saga degli Hiperionidi?
Certo, in realtà mi è stato proposto e c’è già un progetto in cantiere.
Ettore Barra