È stata inaugurata il 20 ottobre scorso nel palazzo comunale di Cremona una mostra omaggio al grande Benito Jacovitti, in occasione della prima edizione della “Festa del Salame”, evento promosso e patrocinato dal comune lombardo per incentivare la produzione gastronomica locale.
Nato a Termoli, classe ’23, Benito Jacovitti è stato uno dei più grandi esponenti del fumetto umoristico italiano. Esordì giovanissimo ben presto iniziò a collaborare con il settimanale “Il Vittorioso” sul quale iniziò a firmarsi “Jac lisca di pesce” per la sua corporatura esile, pseudonimo che ha mantenuto anche da adulto. Nel corso della sua carriera ha collaborato con molte testate per ragazzi, tra cui le storiche “Il Corriere dei Piccoli” e “Il Giornalino“. Innumerevoli i personaggi usciti dal suo pennino e particolarmente noto il cowboy Cocco Bill; moltissimi gli scolari che hanno utilizzato i suoi umoristici “Diari Vitt“, primi nel loro genere.
A vent’anni dalla dipartita del grande disegnatore molisano (avvenuta nel 1997) la figlia del maestro Silvia e Dino Aloi, autore ed esperto di satira fumettistica e organizzatore di mostre a livello europeo, in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, hanno curato una esposizione di quaranta opere, tra tavole originali e riproduzioni.
Le tavole provengono dalla mostra Tutto Jacovitti organizzata in provincia di Cuneo questa estate, nell’ambito della fiera “Artico”, dagli stessi curatori per celebrare la coincidenza del ventennale dalla scomparsa dell’autore con il sessantesimo anniversario dalla nascita di Cocco Bill. In tema con la “Festa del Salame” è stata inoltre aggiunta alla tappa cremonese una stampa originale del menù che il fumettista aveva concepito per la ditta Negroni, main sponsor dell’esposizione.
I salami, spesso antropomorfizzati, sono tra gli elementi distintivi della quasi totalità delle opere del corpus Jacovittiano. Come ci tenne a precisare l’autore molisano nel corso di un’intervista per ACCASFILM, della serie “Fumo di Inchiostro” tali salami erano privi di ogni alone malizioso e venivano invece aggiunti per occupare gli spazi vuoti delle sue vignette e poiché spesso disegnava “di getto” le sue tavole, disegnare particolari, come salami e ossi, era utile per occupare il tempo durante il quale pensava alla gag della vignetta successiva.
Fondamentali dunque per il processo creativo, i salami costituiscono spesso delle gag aggiuntive che incrementano quell’atmosfera straniante e paradossale delle opere del mitico Jac.
Assieme a lische di pesce, vermi, ossi e frattaglie varie, i salami sono elementi che sembrerebbero graficamente poco significativi, ma che invece, incorniciando gli stravaganti e indimenticabili personaggi del cartoonist italiano, vanno a caratterizzare dettagliatissime tavole, fornendo riuscitissimi scorci di un mondo surrealistico e grottesco volto a una visione talvolta disimpegnata e talvolta satirica della realtà.
La “Festa del Salame” è conclusa, ma la mostra rimarrà aperta fino al 5 novembre. Il Centro Fumetto “Andrea Pazienza” propone nello stesso periodo il percorso I negozi di Cremona vestono Jacovitti che consentirà di riscoprire disegni e pubblicazioni attraverso piccoli allestimenti nelle vetrine dei negozi del centro storico della città.
Andrea La Veglia